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    MotoGp, Morbidelli: “Parlare con Valentino Rossi mi aiuta molto”

    ROMA – Pochi punti e prestazioni non in inea con le aspettative: è questo il 2022 di Franco Morbidelli fino ad ora. Il pilota dell’Academy di Valentino Rossi sembra fare fatica in pista con la Yamaha ufficiale, la stessa che guida Fabio Quartararo che però è leader del mondiale. L’italo-brasiliano è tra gli ultimi della classifica piloti MotoGp a 25 punti e ai microfoni di Speedweek confessa: “Sento spesso Valentino Rossi e quando parliamo mi dà sempre forza. Io so come affrontare le circostanze complicate, so come essere positivo quando c’è vento contrario. So benissimo che è una situazione difficile, molto difficile”.
    Morbidelli su Quartararo
    Il miglior piazzamento di Morbidelli è stato un settimo posto nella caotica seconda tappa in Indonesia, poi è rimasto sempre nel gruppo di coda. Fabio Quartararo invece con la M1 è leader del mondiale e Morbidelli aggiunge: “Dobbiamo lavorarci sopra, analizzare il tutto per trovare una via d’uscita da questa situazione. È complicato fare quello che fa lui. Riesce a mantenere la velocità in curva e frena molto tardi e grazie all’alta velocità in curva, recupera molto tempo. Quartararo massimizza ogni aspetto della nostra moto e ne estrapola tutto il potenziale”, ha detto il pilota Yamaha per concludere. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Morbidelli: “Parlare con Rossi mi dà sempre forza”

    ROMA – È un momento delicato per Franco Morbidelli. Il pilota dell’Academy di Valentino Rossi arranca in pista con la Yamaha ufficiale, la stessa che guida Fabio Quartararo che però è leader del mondiale. L’italo-brasiliano è tra gli ultimi della classifica piloti MotoGp a 25 punti e ai microfoni di Speedweek confessa: “Sento spesso Valentino Rossi e quando parliamo mi dà sempre forza. Io so come affrontare le circostanze complicate, so come essere positivo quando c’è vento contrario. So benissimo che è una situazione difficile, molto difficile”.
    Le parole di Morbidelli
    Il miglior piazzamento di Morbidelli è stato un settimo posto nella caotica seconda tappa in Indonesia, poi è rimasto sempre nel gruppo di coda. Il paragone con Fabio Quartararo è inevitabile e Morbidelli afferma: “Dobbiamo lavorarci sopra, analizzare il tutto per trovare una via d’uscita da questa situazione. È complicato fare quello che fa lui. Riesce a mantenere la velocità in curva e frena molto tardi e grazie all’alta velocità in curva, recupera molto tempo. Quartararo massimizza ogni aspetto della nostra moto e ne estrapola tutto il potenziale”, conclude. LEGGI TUTTO

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    In Europa la bici-mania è da record: 22 milioni di esemplari venduti nel 2021

    Numeri che parlano da soli: 22 milioni di pezzi venduti in Europa nel 2021. Cifre stabilite dalle biciclette e dalle e-bike. L’industria europea del ciclo fa così segnare un record. È quanto emerge dall’ultimo report annuale dell’industria e del mercato della bicicletta Europea di CONEBI (Confederazione Europea dell’Industria Bici, E-Bike, Componenti ed Accessori) diffuso in Italia da ANCMA, l’Associazione Nazionale Ciclo Motociclo Accessori.
    Vendite biciclette in Europa, numeri altissimi
    La crescita europea è stata trainata in particolare dalla continua domanda di bici elettriche, che ha superato i 5 milioni di unità vendute. Le vendite totali di biciclette ed e-bike hanno raggiunto il valore di 19,7 miliardi di euro, +7,5% rispetto al 2020. CONEBI registra una crescita della produzione stimata di circa il 10% rispetto al 2020, corrispondente a poco più di 16 milioni di unità in Europa nel 2021. Anche la produzione di parti e accessori per biciclette è aumentata nel 2021, raggiungendo un valore di 3,6 miliardi di euro. “Il reshoring è in atto e le note interruzioni della catena di approvvigionamento stanno innescando una nuova ondata di industrializzazione in Europa – ha dichiarato Erhard Büchel, Presidente del CONEBI -: è un processo che richiederà tempo, ma rappresenta un’opportunità unica per l’ecosistema industriale europeo di crescere in modo sostenibile nel lungo termine. Più produzione locale – a partire dalla produzione di componenti – e vicinanza al consumatore, sono una parte essenziale della transizione”.
    Le dichiarazioni di Paolo Magri, presidente ANCMA
    Nel 2021 gli investimenti complessivi del settore sono arrivati a un livello di oltre 1,75 miliardi di euro, +17% rispetto agli 1,5 miliardi di euro dell’anno precedente. I posti di lavoro diretti nel settore manifatturiero sono passati da oltre 77.500 nel 2020 a quasi 87.000 nel 2021, il che porta il totale dei posti di lavoro diretti e indiretti in Europa a una stima di circa 170.000. Per Paolo Magri, presidente di ANCMA, “i dati di CONEBI confermano che nell’ambito della bicicletta sono in corso profonde trasformazioni, per le quali è necessaria una presa di coscienza più compiuta anche da parte delle istituzioni: da un lato c’è una forte domanda che merita di essere valorizzata attraverso l’infrastrutturazione ciclabile e una rinnovata logica di incentivi all’utilizzo, mentre dall’altro si assiste all’evoluzione di paradigmi industriali, economici e produttivi di cui tener conto per coglierne al meglio le opportunità e dentro i quali anche il tessuto imprenditoriale italiano gioca e giocherà un ruolo molto significativo”.
    Regione Piemonte, 7 milioni di euro per le imprese contro l’inquinamento LEGGI TUTTO

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    Indagine Altroconsumo: cantieri e traffico innervosiscono gli automobilisti italiani

    Le ferie sono vicine, le valige quasi pronte. Gli italiani si preparano a partire per le vacanze, come ogni anno, per rilassarsi e godersi un meritato riposo nelle location marittime. Questo implica anche un maggior numero di auto che percorrono autostrade e non, e che in questi due mesi pieni d’estate saranno sicuramente ingolfate. Perciò considerata la quantità di tempo che si passa in strada per spostarsi da una parte all’altra, Altroconsumo ha voluto raccogliere valutazione degli automobilisti riguardo alle strade che percorrono abitualmente.
    Sotto la lente anche le città
    Nel “mirino” sono finite quindi le strade urbane ed extraurbane, nonché le autostrade italiane, che quotidianamente vengono percorse da milioni di persone. Coloro che hanno espresso il loro parere a riguardo si sono trovati soddisfatti sulle strade che percorrono in auto. Nonostante questo però ci sono aspetti che ugualmente non piacciono e si possono catalogare in: i continui lavori e il traffico presenti in autostrada, oltre al pessimo stato del manto stradale in città e nelle strade extraurbane (sempre secondo gli automobilisti).
    Eccessivi cantieri
    I cantieri presenti sulle strade sono una delle conseguenze di una situazione riguardante Autostrade per l’Italia, sanzionata dall’Antitrust a maggio per non aver ridotto i pedaggi sulla rete, a fronte dei forti disagi. A causa dei mancati interventi di manutenzione obbligatoria tra il 2009 e il 2018, Autostrade ha cercato di recuperare in questi ultimi due anni con l’apertura di nuovi cantieri, aumentando in parallelo i prezzi dei pedaggi. Cosa ne è venuto fuori? Che i prezzi dei transiti autostradali sono aumentati del 28%. Perciò già due anni fa Altroconsumo ha provveduto a segnalare le gravi carenze nella manutenzione delle infrastrutture all’Antitrust, che poi nel 2021 ha imposto una multa da 5 milioni di euro ad Autostrade per i forti disagi causati alla viabilità.
    Malcontento per le condizioni stradali
    Tornando ai problemi che proprio non vanno giù agli automobilisti ci sono, per l’appunto, cantieri eterni che riempiono la rete autostradale: le maggiori criticità emergono per le autostrade che collegano la Liguria (A10 Genova-Ventimiglia, A6 Torino-Savona, A7 Milano-Genova), e quelle che percorrono Sicilia e Calabria (A18 Messina-Catania, A19 Palermo-Catania, A2 Salerno-Reggio Calabria). Ad ognuna di esse è stata data un’insufficienza. C’è poi il problema delle strade della propria città. Più del 52% di coloro che si sono sottoposti alla valutazione non è soddisfatto delle condizioni dello stato del manto stradale.
    Altra situazione critica è la convivenza forzata con i diversi utenti della strada: oltre agli automobilisti, pedoni, ciclisti, mezzi pubblici. Infine, ulteriori criticità nei tratti urbani sono legate al traffico. Le città che hanno più ricevuto valutazioni negative sono Catania (36 su 100) e Roma (39 su 100), mentre la più gradita è Bologna (65 su 100), storicamente nota per avere una mobilità a misura d’uomo. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Martin: “Aprilia molto competitiva, hanno fatto passi avanti enormi”

    ROMA – “Espargaro ha elaborato una moto super competitiva insieme ad Aprilia. A parte il motore, che ha fatto un passo avanti incredibile, quando li vedo in pista mi colpisce soprattutto come gira la moto, sembra una Yamaha con un motore veloce”. Sono queste le parole a DAZN di Jorge Martin, pilota Pramac Racing, nelle quali elogia l’Aprilia, scuderia rivelazione di questa MotoGp. Il 24enne analizza la RS-GP e aggiunge: “Accelerano bene e frenano forte. Sembra che l’Aprilia abbia tutto, è incredibile il livello che stanno mostrando: è molto alto”.
    Concessioni decisive
    Con i risultati mostrati in pista che si sono tradotti in un secondo posto in classifica piloti per Alex Espargaro (151), l’Aprilia ha però perso le concessioni. Piccole e grandi deroghe da parte di FIM per aiutare la casa di Noale ad alzare il proprio livello. Martin però aggiunge: “Le concessioni li hanno aiutati molto. Ma KTM, che è arrivata in vetta perché avevano delle concessioni, è tornata indietro poi quando le ha perse. Sono un’arma a doppio taglio”. Infine un commento sul suo futuro, che Martin si augura a Borgo Panigale: “Ogni pilota vuole andare nella squadra factory: è il team che vince, che ha storia. Oggi un team satellite può lottare per il titolo con una moto ufficiale, ma per gli aggiornamenti è preferibile essere nel team factory. La priorità è di salire in rosso”, ha infatti detto lo spagnolo. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Martin: “Aprilia impressionante, sembra una Yamaha con motore veloce”

    ROMA – Jorge Martin, pilota Pramac Racing, elogia l’Aprilia, vera sorpresa di questa MotoGp 2022. In un’intervista ai microfoni di DAZN, il 24enne infatti afferma: “Espargaro ha elaborato una moto super competitiva insieme ad Aprilia. A parte il motore, che ha fatto un passo avanti incredibile, quando li vedo in pista mi colpisce soprattutto come gira la moto, sembra una Yamaha con un motore veloce. Poi accelerano bene e frenano forte. Sembra che l’Aprilia abbia tutto, è incredibile il livello che stanno mostrando: è molto alto”.
    Fine delle concessioni
    Con i risultati mostrati in pista che si sono tradotti in un secondo posto in classifica piloti per Alex Espargaro (151), l’Aprilia ha però perso le concessioni. Piccole e grandi deroghe da parte di FIM per aiutare la casa di Noale ad alzare il proprio livello. Martin però aggiunge: “Le concessioni li hanno aiutati molto. Ma KTM, che è arrivata in vetta perché avevano delle concessioni, è tornata indietro poi quando le ha perse. Sono un’arma a doppio taglio”. Poi un accenno sul proprio futuro che aspira alla Ducati ufficiale: “Ogni pilota vuole andare nella squadra factory: è il team che vince, che ha storia. Oggi un team satellite può lottare per il titolo con una moto ufficiale, ma per gli aggiornamenti è preferibile essere nel team factory. La priorità è di salire in rosso”. LEGGI TUTTO

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    Furti d'auto, primato per la Campania: è la regione più pericolosa

    La Campania si aggiudica il podio nella classifica delle regioni più pericolose d’Italia per i furti d’auto. Nonostante abbia il primato, non è di certo qualcosa di cui vantarsi. Ma si sa, ogni Paese ha una zona dove alcune dinamiche (e crimini) si incentrano maggiormente, quindi – forse – l’importante è solo stare attenti. Altri dettagli a riguardo della situazione sono stati resi noti dall’Ania, Associazione tra le imprese di assicurazione. Secondo quanto è stato registrato, nel 2021 in Campania sono state rubate circa 18.695 vetture e percentuale di furti su 1.000 auto circolanti è circa tre volte superiore a quella del resto della penisola.
    Le regioni più pericolose
    In Campania pare che i furti siano pari al 26,8% del totale in Italia, ciò significa che, in sostanza, un’auto su quattro viene rubata nelle zone di Napoli e altre province campane. Numeri che confermano quanto la regione, sotto questo punto di vista, sia pericolosa e non sicura per i propri veicoli.
    Ma esattamente come esiste una regione dove le auto sono più a rischio, ne esiste un’altra dove invece il tasso di furti è molto basso. Si tratta della Valle d’Aosta che, nel 2021, è stata protagonista di sole 17 auto rubate, con un’incidenza su 1.000 pari allo 0,07% e una percentuale di recupero del 76,5%, seconda solo all’83,7% del Trentino Alto Adige, penultima regione per furti ( ne registra 98).
    Insomma, numeri veramente molto bassi se paragonati alla Campania o ad altre regioni tipo il Lazio, che come regione a rischio furti prende il secondo posto in classifica. Qui, infatti, si possono contare 12.629 furti, con una percentuale superiore alla media in rapporto a 1.000 veicoli circolanti, 3,31% contro 1,75%. Il tasso di recupero è più basso (29,5% a fronte del 38,4% medio). Segue poi la Puglia e la Sicilia. Se dal Centro-Sud si passa al Nord, la regione più pericolosa nel settentrione è la Lombardia con 6.868 vetture rubate. La conclusione è che è il Centro-Sud è la fetta di stivale più pericolosa sul versante auto rubate e perciò è bene tenere sempre gli occhi aperti.
    Milano, presa la “Banda della Stelvio”: dopo i furti fuggivano in Alfa Romeo LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Dovizioso: “Guidare una Yamaha ufficiale è sempre stato il mio sogno”

    ROMA – Andrea Dovizioso, in un’intervista concessa a Speedweek, analizza una stagione che per lui si sta rivelando deludente. I soli 10 punti in classifica piloti in MotoGp sono sintomo di una crisi tecnica al box Yamaha RNF che il pilota analizza così: “Non mi aspettavo questa situazione. Da subito ho notato alcune cose buone, ma anche grossi limiti. È stato un grande shock. Quando provi a cambiare qualcosa che non sei in grado di cambiare, diventa molto difficile. Volevo correre per il team factory dopo il 2012, ma non ne ho avuto l’occasione. Guidare una Yamaha ufficiale è qualcosa che ho sempre desiderato nella mia carriera”.  
    Una stagione complicata
    Dieci punti in classifica, gli stessi guadagnati da Darry Binder al suo anno d’esordio in classe regina, mentre Andrea Dovizioso con i suoi 36 anni è il pilota più esperto in griglia. Il pilota romagnolo cerca di andare a fondo ai problemi che vedono la Yamaha fare bene solo con il campione del mondo Fabio Quartararo: “Ci sono molte ragioni per quello che sta accadendo quest’anno, è deludente. Il mio rapporto con l’azienda è molto buono. Ho partecipato ad alcuni meeting, nei quali ho cercato di proporre come migliorare alcune aree. Questi incontri mi hanno lasciato soddisfatto, ma purtroppo non è cambiato nulla. Non ho avuto la possibilità di lavorare su grandi cose”, ha sottolineato l’ex pilota Ducati. LEGGI TUTTO