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    MotoGP Mugello: pole di Bagnaia davanti a Marc e Alex Marquez, Bastianini 12°

    MUGELLO – Il Gran Premio d’Italia, sesto round del mondiale 2023 di MotoGP, ha visto Francesco Bagnaia conquistare la pole position. Un tempo da record per il pilota della Ducati, che ha fermato il cronometro in 1:44.855, precedendo Marc e Alex Marquez, i quali completano la prima fila. Il rivale numero uno per il titolo, Marco Bezzecchi, scatterà invece dalla settima casella, alle spalle di Jack Miller e Jorge Martin con Luca Marini quarto. Enea Bastianini, al rientro dopo il lungo infortunio, ha invece chiuso con il dodicesimo tempo. LEGGI TUTTO

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    MotoGP Mugello 2023, diretta qualifiche e Sprint: dove vederle in tv

    MUGELLO – Scattano le qualifiche del GP d’Italia, sesto appuntamento del Mondiale 2023 di MotoGP. Al Mugello, dove si è già consumata nelle prove libere la sfida tra Francesco Bagnaia e Marco Bezzecchi, si comincia alle 10:10 con le ultime prove libere, mentre alle 10:50 e alle 11:15 il via, rispettivamente, a Q1 e Q2 per definire la griglia di partenza della Sprint, che scatterà alle ore 15. La giornata sarà trasmessa interamente in diretta tv sui canali di Sky Sport dedicati alla MotoGP (canale 208) e in streaming su NowTV e Sky Go. Mentre in chiaro, le qualifiche e la Sprint saranno trasmesse in diretta su TV8.  LEGGI TUTTO

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    Alpine, ritorno al vertice del WEC: ecco la A424_β

    Il ritorno

    Ma la grandeur francese si sposa anche con la tradizione e la passione dei cugini d’Oltralpe. Così, a 60 anni dal debutto a Le Mans datato 1963, ecco che il Marchio ideato da Jean Rédélé nel 1955 è pronto a tornare protagonista anche sui circuiti di tutto il mondo con una vettura innovativa, dal design alle motorizzazioni: la A424_β, che dal prossimo anno parteciperà alla categoria top del Campionato Mondiale FIA di Endurance (FIA WEC), quello LMDh delle Hypercar. Tutto in perfetto stile Alpine, a cominciare dal nome A424_β: la A seguita da tre numeri, di cui il primo. un 4, rispetta la tradizione delle vittoriose auto da Endurance, il 24 rimanda alla 24 Ore di Le Mans e al 2024, mentre βsta a indicare l’ultima fase prima del lancio.

    DNA sportivo

    Numeri che sanno di storia, di continuità perché Alpine a suo tempo partecipò a Le Mans per 11 volte tra il 1963 e il 1978, anno in cui Alpine (allora era Alpine-Renault) vinse a Le Mans con la A 442B per poi allontanarsene per le vicissitudini del marchio prima quasi abbandonato, poi ripreso e rilanciato da Renault, sotto la direzione di Carlos Ghosn. Sul palcoscenico di Le Mans, Alpine ci è tornata dal 2013, vincendo due volte il titolo europeo delle Le Mans Series per poi rientrare dalla finestra nella categoria LMP2 dove ha vinto un titolo piloti e uno Costruttori nel 2016. E ora torna a sognare, dopo il podio del 2021, sempre in LMP2.

    Opera d’arte

    Bruno Famin, reponsabile delle attività sportive di Alpine – F.1 e ora Endurance – in conferenza stampa l’ha definita un capolavoro, una pietra miliare della storia di Alpine. E in effetti, l’ Alpine A424_β pur essendo in pieno un prototipo sportivo regala anche una bella visione di insieme in quanto a eleganza. Un’opera d’arte automobilistica che prefigura la futura firma luminosa di Alpine su un frontale estremamente grintoso. Il posteriore invece rivela due A a forma di freccia di grande impatto. Vi compare anche il motivo triangolare, che rimanda ai fiocchi di neve Alpine, mettendo in risalto soprattutto il trattamento dell’alettone posteriore. La carrozzeria è essenziale, pura e levigata, come una supercar omologata per la strada. Le fiancate si ispirano anche ad Alpenglow, il concept a idrogeno, vero e proprio manifesto di Alpine.

    Programma globale

    Famin non lo conferma, perché ancora non ci sono i tempi, ma il programma di Alpine va oltre anche Le Mans, infatti oltre al Mondiale Endrance, la Casa francese dovrebbe partecipare, probabilmente nel 2025 anche ai campionati IMSA negli Usa, a cominciare dalla 24 Ore di Daytona, da verificare se con un team ufficiale o con altri privati.

    Scelte originali

    La Alpine A424_β ha cominciato a prendere forma nel 2021 con la collaborazione tutta francese con i telai di Oreca e i motori di Mecachrome. Il risultato finale è arrivato dopo un anno di lavoro nel faticoso tentativo di tovare le soluzioni giuste per garantire le performance imposte dalle ferre regole dell’endurance. E lo stile Alpine, alla fine ha prevalso su tutti, trasformando il design squadrato tipico dei prototipi di Le Mans, in una ideale sintesi con la necessità di trasporre in pista una supercar omologata per la strada. Originalità scelta anche per quanto rivuarda la soluzione del motore che alla fine sarà un V6 turbo da 3,4 litri, abbinato al sistema ibrido di Bosch, come previsto dal regolamento obbligatorio. Un monoturbo che regalerà ad Alpine il record di essere i soli ad utilizzarlo nel panorama dell’endurance. Il motivo? “La semplicità” ha spiegato lo stesso Famin. E probabialmente conta anche il know how di Alpine in Formula 1.

    Non solo ambizione

    «Nata dalla competizione per la competizione – ha detto Laurent Rossi, CEO di Alpine – il Marchio ha obiettivi ambiziosi in continua crescita. Il motorsport non è un mero passatempo, qualcosa che ci scorre nelle vene e permea il DNA della nostra “band of racers”. Quarantacinque anni dopo la nostra storica vittoria nella 24 ore di Le Mans, la nostra presenza non è solo frutto di una grande ambizione”.

    SVILUPPO

    Se l’idea è quella di portare il nuovo gioiello, Alpine A424_β direttamente in America, aDaytona, a fine gennaio, bisognerà accelerare i tempi. Quindi da agosto dovrebbero essere previste tre sessioni di test, tra Francia e Spagna, prima dell’omologazione LMDh nella galleria del vento. Alla quale seguirà quella FIA, ma non prima di altri due long test da endurance, di cui uno forse a Portimao. L’Alpine è tornata quando torna qualcoaa che sa di tradizione e cultura…, la Ferrari insegna. LEGGI TUTTO

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    Porsche presenta Mission X, la nuova hypercar totalmente elettrica

    Come sarà
    Il sistema propulsivo è quello della Taycan Turbo S, con un rapporto tra peso e potenza vicino a 1. Questo vuol dire che dati i 560 kW (762 cavalli) del modello di serie, il peso è certamente inferiore alla tonnellata. Agilissima per via della leggerezza, dovrebbe essere anche molto maneggevole dato che il pacco batterie è in basso e in posizione centrale, dietro i sedili di guidatore e passeggero. La configurazione aerodinamica è stata studiata in ogni minimo particolare, con valori di deportanza superiori a quelli della 911 GT3 RS. Con un sistema elettrico a 900 Volt, promette tempi di ricarica dimezzati rispetto a quelli, già da record per la Porsche, della citata Taycan Turbo S. La linea è a dir poco spettacolare, con richiami alle 904 e 906 del passato per via dei gruppi ottici anteriori sviluppati in verticale. Le porte si aprono verso l’alto, proprio come su un prototipo da corsa, e danno accesso ad interni curatissimi e realizzati con materiali superleggeri. Il posto di guida è quasi da fantascienza, con il volante che ha la forma della cloche di un aereo, per un’altra similitudine con i mezzi da corsa. La strumentazione e ovviamente tutta digitale, con il passeggero che può utilizzare un cronometro sulla plancia davanti a lui. Le dimensioni indicano un’altezza inferiore ai 120 cm, con una lunghezza di circa 4 metri e mezzo. Le possibilità che sia prodotta in una serie, ovviamente limitata, non sono state escluse, anche se per ora i responsabili della Porsche non si sbilanciano in materia.
    Porsche, 75 anni tra GT iconiche e vittorie sportive LEGGI TUTTO

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    MotoGP, Alex Marquez vola nelle prime libere del Mugello. Bezzecchi quarto

    SCARPERIA (FIRENZE) – La sessione mattutina di prove libere al Mugello si chiude con il  primo tempo di Alex Marquez, che nel finale piazza il tempo vincente (1:46.121). Secondo un buon Fabio Quartararo, terzo Binder. Bene anche Marco Bezzecchi, che chude quarto dimostrando il suo ottimo stato di forma. “Solo” sedicesimo (si fa per dire) Pecco Bagnaia, che però non ha tentato il time attack. A terra Aleix Espargarò, già dolorante alla vigilia. Per lui in corso di valutazione le condizioni fisiche. LEGGI TUTTO

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    MotoGP, Bagnaia e Bastianini vogliono il podio, “Bez” pronto a stupire

    ROMA – Pecco Bagnaia ed Enea Bastianini in gara non al massimo della forma, Marco “Bez” Bezzecchi pronto a dare filo da torcere alle Ducati ufficiali, con Vinales che annuncia battaglia e Marquez che ammette le potenziali difficoltà della Honda sulla pista del Mugello. Non si è ancora scesi in pista e c’è già tanta carne al fuoco, alla vigilia dell’attesissimo Gran Premio d’Italia, che vedrà il ritorno, uno di fianco all’altro, dei due piloti Ducati della “squadra titolare”, ovvero Pecco Bagnaia ed Enea Bastianini. Entrambi presenti nella press conference d’apertura del week-end del Mugello. LEGGI TUTTO

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    MotoGP, i medici dicono “sì”: Bastianini torna in sella alla Ducati al Mugello

    ROMA – La comunicazione ufficiale è arrivata a seguito del controllo medico eseguito nelle ultime ore, che ha dato esito “fit”, ovvero “adatto”. Il che, tradotto, per Enea Bastianini significa rientro in pista al Mugello, come era nelle speranze e nelle aspettative dell’intero team Ducati. Team che sorride per due volte, visto il parere favorevole rilasciato anche per Pecco Bagnaia, pure lui in pista nella gara di casa. Dichiarati “fit” anche Raul Fernandez e Oliveira LEGGI TUTTO

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    MotoGP, dopo Austin in arrivo secondo circuito negli USA. Ma andrà costruito

    ROMA – La MotoGP avrà un secondo appuntamento mondiale negli Stati Uniti. Ma non sarà un circuito conosciuto, quello che si aggiungerà alla tappa già presente di Austin, in Texas, bensì un tracciato costruito ex novo, da zero. Così, almeno, è quanto rivela il direttore commerciale del Circus, Dan Rossomondo, intervistato dallo Sport Business Journal. “Stiamo iniziando a definire i nostri piani per gli Stati Uniti e per la nostra seconda gara lì – ha detto – ma a differenza della Formula 1, noi non possiamo correre ovunque. Quindi servono persone che costruiscano circuiti appositamente realizzati per la MotoGP”. LEGGI TUTTO