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    Ducati e Shell rinnovano la partnership tecnica fino al 2022

    BORGO PANIGALE – Il binomio Shell e Ducati prosegue a riprova che, dopo oltre vent’anni, il rapporto è più forte e solido che mai. Le due aziende hanno infatti annunciato il rinnovo triennale della partnership tecnica per la fornitura di olio motore nello stabilimento di Borgo Panigale e Rayong (Tailandia). La partnership però si amplia estendendo in Germania, Francia e UK l’accordo di aftermarket per la diffusione dell’olio Shell Advance Ducati, già presente in Italia, USA e Canada.
    Protezione completa
    Con Shell Advance Ducati, i Ducatisti beneficiano delle innovazioni sviluppate grazie alla partnership tecnica tra Shell e Ducati in MotoGP e nel Mondiale Superbike, dove da 21 anni i prodotti Shell vengono testati. Sviluppata appositamente per il cambio dell’olio motore delle Rosse di Borgo Panigale, questa formulazione su misura di Shell Advance utilizza la tecnologia PurePlus di Shell ed è progettata per offrire una protezione completa mantenendo puliti i pistoni, proteggendo il motore dall’usura e dalle alte temperature. “Il passaggio delle conoscenze acquisite in gara sulle moto di produzione è per Ducati un procedimento naturale” spiega Claudio Domenicali, CEO Ducati Motor Holding. “Anche nello sviluppo della nostra partnership con Shell, che da oltre 20 anni è con successo al nostro fianco in ogni circuito, abbiamo adottato questo approccio”.
    “Siamo orgogliosi di aver rinnovato la nostra partnership con Ducati” aggiunge Marco Brun, VP e Country Chair Shell Italia. “Un brand iconico italiano sinonimo di massime prestazioni in tutto il mondo. Siamo lieti che la nostra storica collaborazione con Ducati, consolidata sui circuiti di gara, continui a crescere ogni anno per rendere accessibili le performance dei nostri lubrificanti Shell Advance Ducati ai motociclisti di tutto il mondo”.
    Shell e Ducati hanno iniziato la loro collaborazione nel 1999, con Shell al fianco di Ducati Corse nel Campionato Mondiale Superbike, per poi estenderla quattro anni dopo nel Campionato Mondiale MotoGP. La partnership tecnica – rinnovata per altri tre anni (dal 2020 al 2022) a ottobre 2019 – è una tra quelle di maggiore successo nelle competizioni motociclistiche, con oltre 150 vittorie e sette titoli mondiali tra MotoGP (2007) e Campionato Mondiale Superbike (1999, 2001, 2003, 2004, 2006, 2008). LEGGI TUTTO

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    Auto storiche, svolta in Piemonte: arriva il via libera alla circolazione

    Svolta in Piemonte per le auto di interesse storico, ovvero quelle con immatricolazione superiore ai 40 anni. La Giunta regionale ha detto sì alla proposta dell’Assessore all’Ambiente Matteo Marnati, permettendo la libera circolazione delle auto storiche nel territorio piemontese, weekend compresi. Una decisione che non coinvolgerà però le auto con carta di immatricolazione compresa tra i 20 e i 39 anni, per le quali, invece, la circolazione in libertà sarà prevista solo nei giorni festivi e prefestivi.
    Nel listino dell’usato di Auto, tante occasioni da non perdere a portata di click!
    Valorizzazione turistica del Piemonte al primo posto
    In base alle argomentazioni e ai dati che l’Automotoclub Storico Italiano ha continuato a produrre negli ultimi mesi, allo scopo di dimostrare le differenze tra il parco veicolare obsoleto e i mezzi storici ad elevato valore culturale e sociale, è arrivata la tanto attesa decisione, volta a valorizzare la Regione anche attraverso le proprie auto storiche.

    “Le auto storiche – ha evidenziato il presidente della Regione, Alberto Cirio – in una terra come il Piemonte che ha scritto la storia dell’auto, non rappresentano solo una tradizione ma sono anche un’importante opportunità di valorizzazione turistica del nostro territorio”.
    Fiat 8V Coupé, all’asta un fiammante modello del 1954
    ASI, una battaglia vinta
    “Ritengo – ha detto l’assessore Marnati – che si debba distinguere le auto dal vero valore storico da quelle vecchie. Con questa deroga chi possiede il Certificato di Rilevanza Storica potrà finalmente viaggiare”.

    “Le decisioni della Giunta Regionale piemontese – ha sottolineato il presidente ASI, Alberto Scuro – sono un riconoscimento all’operato di ASI e un effetto dell’iniziativa che la Federazione ha perseguito con il contributo dell’Istituto Superiore di Sanità per dimostrare scientificamente come i veicoli storici non impattino sull’ambiente, ma costituiscano una leva di sviluppo per l’indotto economico ed occupazionale. Inoltre, il Certificato di Rilevanza Storica si conferma come strumento essenziale per la fondamentale distinzione tra i veicoli vecchi e quelli di reale interesse collezionistico. La Regione Piemonte ha fatto un primo, importante passo verso la corretta regolamentazione e la tutela del motorismo storico”. LEGGI TUTTO

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    Zagato IsoRivolta GTZ omaggia il mito: ecco la granturismo esclusiva

    Iso Rivolta, Casa automobilistica che chiuse i battenti nel 1974, rivive i fasti del passato grazie alla Carrozzeria milanese Zagato che, per omaggiare la leggenda dell’azienda fondata a Genova nel 1953, ha realizzato la granturismo IsoRivolta GTZ.
    Solo 19 esemplari, 10 sono già prenotati
    Ispirata alla Iso Rivolta A3 del 1963, la granturismo della Carrozzeria lombarda è una coupé realizzata interamente in fibra di carbonio, sinuosa ed elegante come tradizione del brand richiede, e commercializzata in un’edizione super limitata a 19 esemplari in tutto, di cui 10 già prenotati.
    Aston Martin V12 Zagato, in vendita un esemplare unico
    Il frontale è un inno alla semplicità, definito praticamente dalle sole griglie superiore e inferiore, dai fari a goccia sagomati e da un cofano nontroppo ampio. Nella zona posteriore, spiccano i quattro fanali arrotondati.

    Sotto il cofano il V8 sovralimentato di origine Corvette
    Capitolo motorizzazione. Sotto al cofano della GT c’è il V8 sovralimentato da 6.2 litri di origine Corvette Z06, ritoccato dal Carrozziere nel valore di cubatura arrivata a 6.8 litri. Non ancora comunicati i dati che riguardano la potenza e l’accelerazione da 0 a 100 km/h. Per saperne di più, dovremo attendere il mese di ottobre, quando la prima unità verrà consegnata al proprietario e quindi Zagato fornirà i dati tecnici. E anche il prezzo, sicuramente non per tutti. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Quartararo: “Obiettivo podio a Brno”

    ROMA – “Brno è un circuito che mi piace molto. L’obiettivo è lottare per salire sul podio”. Così Fabio Quartararo si dice pronto a scendere in pista a Brno in occasione del Gran Premio della Repubblica Ceca. Il francese, che dal prossimo anno vestirà i panni della Yamaha factory, guida la classifica mondiale a 50 punti dopo i due trionfi di Jerez. Con la ricaduta di Marc Marquez può approfittarne per continuare a sognare il titolo mondiale. “In questa settimana a casa mi sono goduto le vittorie ottenute a Jerez ripercorrendo mentalmente i primi due round di questo 2020 – ha dichiarato El Diablo -. Anche se non è il più adatto alla nostra moto, sappiamo dall’anno scorso che possiamo essere veloci e che abbiamo le nostre carte da giocarci. Ci sono molte curve impegnative e affascinanti, ma l’ultima è bellissima, perché va affrontata ad alta velocità trovando anche la linea perfetta per percorrere il rettilineo di partenza”.
    Ambizioni alte anche per Morbidelli
    A caccia di riscatto va invece il compagno di box Franco Morbidelli che vuole dimenticare la delusione per la rottura del motore a Jerez: “Brno mi piace tantissimo, è un circuito vecchia scuola ci sono tantissime curve lunghe, veloci e da raccordare, tra le più belle del calendario. A Jerez eravamo competitivi, l’obiettivo è confermarci su quei livelli e chiudere la gara nella top-5”, le parole del pilota italiano. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Quartararo: “A Brno voglio salire sul podio”

    ROMA – “Brno è un circuito che mi piace molto. L’obiettivo è lottare per salire sul podio”. Così Fabio Quartararo si dice pronto a scendere in pista a Brno in occasione del Gran Premio della Repubblica Ceca. Il francese, che dal prossimo anno vestirà i panni della Yamaha factory, guida la classifica mondiale a 50 punti dopo i due trionfi di Jerez. Con la ricaduta di Marc Marquez può approfittarne per continuare a sognare il titolo mondiale. “In questa settimana a casa mi sono goduto le vittorie ottenute a Jerez ripercorrendo mentalmente i primi due round di questo 2020 – ha dichiarato El Diablo -. Anche se non è il più adatto alla nostra moto, sappiamo dall’anno scorso che possiamo essere veloci e che abbiamo le nostre carte da giocarci. Ci sono molte curve impegnative e affascinanti, ma l’ultima è bellissima, perché va affrontata ad alta velocità trovando anche la linea perfetta per percorrere il rettilineo di partenza”.
    Ambizioni alte anche per Morbidelli
    A caccia di riscatto va invece il compagno di box Franco Morbidelli che vuole dimenticare la delusione per la rottura del motore a Jerez: “Brno mi piace tantissimo, è un circuito vecchia scuola ci sono tantissime curve lunghe, veloci e da raccordare, tra le più belle del calendario. A Jerez eravamo competitivi, l’obiettivo è confermarci su quei livelli e chiudere la gara nella top-5”, le parole del pilota italiano.

    Moto Gp, Jerez: bis di Quartararo, super Rossi: 3° LEGGI TUTTO

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    Honda, Motocompo e un possibile ritorno in versione elettrica?

    Lo scorso 23 luglio Honda ha registrato il marchio Motocompacto. Finora non era mai stato coniato, ma è palesemente simile a quello dello scooter pieghevole apparso all’inizio degli anni ’80, celebre per la caratteristica di sistemarsi perfettamente all’interno del bagagliaio di un’auto: Motocompo.
    Motocompo: cos’era

    La sigla ufficiale era Honda NCZ 50, ma tutti lo conobbero con il più semplice Motocompo. Si trattava di uno scooter pieghevole, che tramite il ripiegamento di manubrio, sella e pedane all’interno della carrozzeria, si trasformava in una sorta di scatola facilmente sistemabile nel bagagliaio di un’auto. Non una qualsiasi, perché Honda, quando nel 1981 lanciò il mini scooter nel mercato, lo aveva pensato e costruito considerando le dimensioni del bagagliaio delle due utilitarie Honda City e Honda Today.
    Flop di mercato

    Pesante solamente 42 kg (45 in ordine di marcia), Motocorpo era “spinto” da un monocilindrico 2T da poco più di 2 CV, l’avviamento era a pedale e naturalmente era monomarcia. Più simpatico a vedersi che utile nella pratica quotidiana, Honda Motocorpo non ottenne il successo commerciale sperato (in un mese vendeva meno di 3.000 unità), e nel 1983 la produzione si interruppe.
    Ritorno al passo coi tempi: sarà elettrico?
    Oggi, si ipotizza possa tornare in una nuova veste al passo coi tempi e con la mobilità contemporanea. Una versione elettrica, magari. E chissà che con la nuova motorizzazione (e il nuovo nome), il piccolo scooter Honda non possa avere più fortuna rispetto a quarant’anni fa.
    In Giappone l’ultima trovata: arriva lo scooter gonfiabile LEGGI TUTTO

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    Honda, il ritorno di Motocompo in versione elettrica?

    Motocompacto è il nome del nuovo marchio registrato da Honda lo scorso 23 luglio. Un nome inedito, ma fin troppo simile a quello dello scooter pieghevole apparso all’inizio degli anni ’80, capace di sistemarsi perfettamente all’interno del bagagliaio di un’auto: Motocompo.
    Che cos’era Honda NCZ 50 Motocompo

    La sigla ufficiale era Honda NCZ 50, ma tutti lo conobbero con il più semplice Motocompo. Si trattava di uno scooter pieghevole, che tramite il ripiegamento di manubrio, sella e pedane all’interno della carrozzeria, si trasformava in una sorta di scatola facilmente sistemabile nel bagagliaio di un’auto. Non una qualsiasi, perché Honda, quando nel 1981 lanciò il mini scooter nel mercato, lo aveva pensato e costruito considerando le dimensioni del bagagliaio delle due utilitarie Honda City e Honda Today.
    Ha venduto troppo poco

    Pesante solamente 42 kg (45 in ordine di marcia), Motocorpo era “spinto” da un monocilindrico 2T da poco più di 2 CV, l’avviamento era a pedale e naturalmente era monomarcia. Più simpatico a vedersi che utile nella pratica quotidiana, Honda Motocorpo non ottenne il successo commerciale sperato (in un mese vendeva meno di 3.000 unità), e nel 1983 la produzione si interruppe.
    Ritorno in versione ‘green’?
    Oggi, si ipotizza possa tornare in una nuova veste al passo coi tempi e con la mobilità contemporanea. Una versione elettrica, magari. E chissà che con la nuova motorizzazione (e il nuovo nome), il piccolo scooter Honda non possa avere più fortuna rispetto a quarant’anni fa.
    POIMO, lo scooter gonfiabile dal Giappone LEGGI TUTTO

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    MotoGP, Marquez salta anche Brno: Bradl correrà al suo posto

    BARCELLONA – Marc Marquez salterà il Gran Premio della Repubblica Ceca di MotoGp, in programma nel weekend sulla pista di Brno. Attraverso il proprio profilo ufficiale twitter, il Team Repsol Honda ha annunciato il forfait del pilota spagnolo che così salterà la seconda gara consecutiva dopo il Gran Premio di Andalusia. Al posto del’otto volte campione del mondo, operato ieri per la seconda volta all’omero dopo aver scoperto che la placca di titanio utilizzata aveva subito danni a causa dell’accumulo di stress, correrà Stefan Bradl.
    Marquez campione vero
    “Innanzitutto auguro a Marc un pronto recupero”. ha dichiarato il pilota tedesco. “Quello che ha fatto a Jerez dimostra che ha davvero lo spirito del campione. Per me correre sulla Honda è sempre un grande onore e una sfida importante che sono pronto ad affrontare” ha concluso Bradl.

    Unfortunately @marcmarquez93 will miss the #CzechGP with @stefanbradl stepping into the Repsol Honda Team once again.”Every session I learn more about MotoGP” @alexmarquez73″Competing with the Repsol Honda Team is always a great honour” @stefanbradl https://t.co/rwmS4JfiaI pic.twitter.com/oqQZdhou2a
    — Repsol Honda Team (@HRC_MotoGP) August 4, 2020 LEGGI TUTTO