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    Libere 4 a Brno: Valentino Rossi quinto, Quartararo si riprende la vetta

    ROMA – Fabio Quartararo si riprende a pochi minuti dalle qualifiche del Gran Premio di Brno, in Repubblica Ceca. Il pilota francese della Yamaha Petronas domina le FP4 chiudendo in 1:56:959 e precedendo Pol Espargarò di X decimi e Franco Morbidelli, fino ad ora nettamente il migliore in pista nelle prime sessioni di libere. A frenarlo la caduta in curva 11 (all’inizio della salita) che lo ha costretto a tornare temporaneamente ai box utilizzando poi la seconda moto. Valentino Rossi chiude in quinta posizione. Continuano le enormi difficoltà di Petrucci: il ducatista è 16esimo al momento ad 1.4 secondi dal vertice. Risale invece in sesta piazza Dovizioso in 1:57.844: gomme dura-media.

    We shouldn’t have said anything!!! @FrankyMorbido12 sends himself into the gravel at Turn 11! #CzechGP pic.twitter.com/LAa5DgG2BI
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    MotoGp, libere 3 a Brno: Valentino Rossi quinto, Morbidelli al comando

    ROMA – Franco Morbidelli impressionante: 1:56.037, nella terza sessione di prove libere sigla il miglior tempo sul circuito di Brno, in Repubblica Ceca. Sorpreso dunque il leader del mondiale Fabio Quartararo in una sessione priva di Francesco Bagnaia e Marc Marquez. Il francese deve accontentarsi della terza posizione dietro a Johann Zarco della Ducati. Buona prestazione per Valentino Rossi che riesce a guadagnarsi l’accesso diretto al Q2 con il quinto tempo (+0.113). Ma non c’è solo lui nella top ten: Pol Espargarò chiude quarto. Ottime anche le prestazioni di Mir della Suzuki (settimo) e Danilo Petrucci che chiude al decimo posto. Oliveira cade durante il suo ultimo giro veloce e finisce fuori dai primi dieci come Rins e Nakagami, in forte flessione rispetto a ieri. Non bene anche Dovizioso.

    How close do you want it! @FrankyMorbido12 tops FP3 ahead of @JohannZarco1 with just a quarter of a second covering the top ten!!! #CzechGP pic.twitter.com/0fAp2XouZ2
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    MotoGp, libere 3 a Brno: Valentino Rossi quinto, Morbidelli il più veloce

    ROMA – Franco Morbidelli impressionante: 1:56.037, nella terza sessione di prove libere sigla il miglior tempo sul circuito di Brno, in Repubblica Ceca. Sorpreso dunque il leader del mondiale Fabio Quartararo in una sessione priva di Francesco Bagnaia e Marc Marquez. Il francese deve accontentarsi della terza posizione dietro a Johann Zarco della Ducati. Buona prestazione per Valentino Rossi che riesce a guadagnarsi l’accesso diretto al Q2 con il quinto tempo (+0.113). Ma non c’è solo lui nella top ten: Pol Espargarò chiude quarto. Ottime anche le prestazioni di Mir della Suzuki (settimo) e Danilo Petrucci che chiude al decimo posto. Oliveira cade durante il suo ultimo giro veloce e finisce fuori dai primi dieci come Rins e Nakagami, in forte flessione rispetto a ieri. Non bene anche Dovizioso.

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    NBA: Gallinari e Oklahoma ko, i Celtics battono i Raptors

    ORLANDO – Due vittorie e una sconfitta per gli italiani impegnati nella notte Nba. Nella ‘bolla’ di Orlando sorride Nicolò Melli. I suoi New Orleans Pelicans superano 118-107 i Washington Wizards nonostante l’assenza di Zion Williamson. Buona prova per l’azzurro che chiude con 10 punti e 6 rimbalzi in 18′ di utilizzo. Vittoria anche per i San Antonio Spurs del rientrante Marco Belinelli. I texani battono gli Utah Jazz 119-111. L’azzurro contribuisce con 8 punti. Serata storta invece per Danilo Gallinari. Gli Oklahoma City Thunder infatti si arrendono nettamente ai Memphis Grizzlies. Finisce 121-92 e il ‘Gallo’ chiude con 12 punti. Nelle altre partite spicca il successo 122-100 dei Boston Celtics sui campioni in carica dei Toronto Raptors. Una gara dominata dai biancoverdi che toccano anche il +40 di vantaggio.
    Tutti i risultati
    Questi i risultati completi: Memphis Grizzlies – Oklahoma City Thunder 121-92; Brooklyn Nets – Sacramento Kings 119-106 Philadelphia 76ers – Orlando Magic 108-101; New Orleans Pelicans – Washington Wizards 118-107; Toronto Raptors – Boston Celtics 100-122; San Antonio Spurs – Utah Jazz 119-111.
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    Gp Repubblica Ceca, Rossi: “Condizioni difficili, dobbiamo entrare in top 10”

    BRNO – “Durante il giro con la gomma morbida non ero abbastanza veloce per rimanere nella top 10, anche se il ritmo non era poi così male. Dobbiamo sfruttare la FP3 di domani mattina per ottenere un posto tra i primi 10 ed entrare in Q2”. Lo ha detto Valentino Rossi al termine del venerdì di prove libere del Gran Premio della Repubblica Ceca, chiuso con il dodicesimo tempo.
    Condizioni difficili, problema degrado gomme
    “E’ una situazione difficile e queste sono condizioni difficili. L’asfalto presenta dei dossi e il livello di grip è basso. In particolare soffriamo il degrado delle gomme al posteriore – ha detto ancora il pilota pesarese, come si legge sul sito ufficiale della Yamaha – dopo alcuni giri perdiamo qualcosa. Penso che risolvere questo problema sia la chiave per un buon risultato domenica”.  LEGGI TUTTO

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    Gp Repubblica Ceca, Rossi: “Problema non stare tra i primi 10”

    BRNO – “Il mio ritmo non è poi così male, ma durante il giro con la gomma morbida non ero abbastanza veloce per rimanere nella top 10, quindi questo è un problema. Dobbiamo sfruttare la FP3 di domani mattina per ottenere un posto tra i primi 10 ed entrare in Q2”. Lo ha detto Valentino Rossi al termine del venerdì di prove libere del Gran Premio della Repubblica Ceca, chiuso con il dodicesimo tempo.

    Valentino Rossi in pista anche la prossima stagione
    Condizioni difficili, problema degrado gomme
    “E’ una situazione difficile e queste sono condizioni difficili. L’asfalto presenta dei dossi e il livello di grip è basso. In particolare soffriamo il degrado delle gomme al posteriore – ha detto ancora il pilota pesarese, come si legge sul sito ufficiale della Yamaha – dopo alcuni giri perdiamo qualcosa. Penso che risolvere questo problema sia la chiave per un buon risultato domenica”.  LEGGI TUTTO

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    Honda Jazz, ecco il cuore ibrido con una tecnologia da Formula 1

    Il motorsport come vetrina per mostrare al mondo le proprie abilità di costruttore, ma soprattuto come laboratorio per sviluppare tecnologie da applicare alla produzione di serie.
    Questa era l’ambizione di Soichiro Honda, il fondatore della Casa giapponese che da piccolo sognava di vincere un campionato del mondo con una vettura progettata da lui, diventata la filosofia che ha guidato il marchio fin dalla sua nascita.
    Infatti, il debutto nelle corse è stato immediatamente successivo alla produzione del primo veicolo a marchio Honda, l’N360, nato nel 1963. Un battesimo del fuoco vincente, avvenuto nel GP del Messico del 1965, con la vittoria di Richie Ginther sulla RA272.

    F1 ibrida, occasione di crescita
    L’inizio di una crescita costante, che ha portato la Casa ad essere la protagonista negli anni ’80 della Formula 1, come fornitrice di motori, nell’epoca dei V6 Turbo. Decade d’oro, con l’apice toccato nel Campionato del Mondo del 1988, quello delle 15 vittorie su 16 gare della McLaren MP4/4 di Senna e Prost, spinta dal propulsore del Sol Levante.
    Percorso poi interrotto, ma ripreso nel 2015 grazie alla nuova linfa offerta dalla massima serie delle competizioni motoristiche passata alla propulsione turbo-ibrida. Sponda che ha offerto il link di collegamento con la linea di serie e quindi l’opportunità di sviluppare, in pista, tecnologie da applicare alla produzione, per raggiungere l’obiettivo di mettere in commercio, entro il 2022, una gamma completamente elettrificata in Europa.
    Esempio? La nuova Honda Jazz. Certo, sotto al cofano non c’è la Power Unit che spinge le Red Bull RB16 di Max Verstappen e Alex Albon e le AlphaTauri AT01 di Pierre Gasly e Daniil Kvyat, ma le somiglianze sono più di quelle che pensate.
    Come funziona una power unit di F1
    Un motore di F1 è un oggetto meraviglioso e complicato. Il 1.6 V6 endotermico, è abbinato a due sistemi di recupero di energia che recuperano le dispersioni dalle frenate e dai gas di scarico, che stoccano l’energia in un pacco batterie per rilasciarla su richiesta per fornire un ulteriore boost di potenza e ridurre il turbo lag. Il tutto gestito dagli ingegneri al muretto, che consigliano costantemente al pilota, quale mappa motore usare per sfruttare al massimo recupero e boost in tutte le fasi di gara.

    Dalla pista alla strada
    In F1, ovviamente, la declinazione dell’ibrido trova la sua massima espressione nella prestazione, ma questo principio ha trovato applicazione nel sistema e:HEV, cuore della Jazz, passando dal “massima prestazione in ogni condizione” a “massima efficienza in ogni condizione”.
    Il sistema della Jazz si basa su due motori elettrici, uno fonte di moto principale, l’altro con funzione di generatore del pacco batteria agli ioni di litio, sul 1.5 i-VTEC e una trasmissione a scatto fisso.

    Ma mentre Verstappen ha l’ingegnere di pista a suggerirgli la modalità giusta da usare, sulla Jazz c’è un’unità di controllo della potenza che, in base a velocità e condizioni di guida, imposta la trazione più efficiente, gestendo il passaggio tra elettrico, ibrido e termico in maniera fluida.
    In pratica, la vettura, a basse velocità soprattutto in città, si comporta da EV perché mossa dal solo motore elettrico. Quando l’andatura sale, si passa in Hybrid drive, con la PCU che attiva il 1.5, che alimenta il generatore che a sua volta fornisce potenza alle batterie che alimentano il motore. La terza modalità, Engine drive, si attiva al passaggio alla sola trazione a benzina attraverso il collegamento con una frizione tra motore e ruote anteriori.
    Principi simili, funzioni diverse, ma che hanno nell’esperienza acquisita in ricerca e sviluppo in F1 la base comune.

    La tecnologia non si ferma
    Infatti, come racconta Toyoharu Tanabe, direttore tecnico Honda F1: “La produzione ha intrapreso la strada dell’ibrido, ma anche se l’applicazione della tecnologia in F1 è diversa da quella di serie, le somiglianze sono molte. Parlo di software più che di hardware perché è proprio nella gestione della parte elettrica e delle batterie che avviene lo scambio di informazioni più proficuo tra gli ingegneri delle due aree. Ci sono tante chiavi di sviluppo che possono essere applicate non solo per il futuro, ma anche nel presente. La tecnologia non si ferma e stiamo studiando nuove idee per il futuro. Non siamo mai soddisfatti, continuiamo ad andare avanti per migliorarci sempre”. LEGGI TUTTO

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    Nuova Cadillac Lyriq, il lusso di un SUV-coupé tutto full electric

    L’obiettivo è ambizioso, ridefinire il concetto di lusso delle auto americane: se alla portata o meno, lo dirà il mercato, unico vero giudice del mondo dell’automobilismo. Di certo Cadillac Lyriq è destinato a far parlare di sé. La Casa di Detroit sforna la sua full electric in configurazione SUV-coupé. Lo fa nella forma di un concept, almeno in maniera ufficiale: in quella ufficiosa, l’80 % degli elementi che vediamo saranno quelli della versione di serie, per una produzione che non dovrebbe partire prima del 2022, e che al massimo vedrà un’anticipazione al 2021 per il solo mercato asiatico.
    Auto usate: nel listino completo di Auto tanta occasioni da non perdere a portata di click!
    PIATTAFORMA ELETTRICA: 480 KM D’AUTONOMIA

    Lyriq è costruita sulla piattaforma modulare di General Motors con propulsione Ultium da 100 kWh: grazie ad essa, i vertici Cadillac promettono un’autonomia di oltre 480 km con una carica completa, con la ricarica rapida che aggiunge altri 150 kW.
    Prevista la trazione posteriore e quella integrale per altre varianti ad alte prestazioni, e il sistema di assistenza alla guida Super Cruise3. All’interno dell’abitacolo, tutto è pensato per favorire il comfort e la praticabilità di guida dell’automobilista, anche a livello di infotainment e connettività. Elementi, questi ultimi, contraddistinti dallo schermo curvo da 33″ dall’altissima risoluzione grafica e l’head-up display.
    I LED COME ELEMENTI STILISTICI, E CHE SILENZIO…
    Passeggeri che vengono accolti a bordo dalle coreografie create dalle luci a LED, che in Lyriq diventano la parte più in evidenza degli esterni. Linee spigolose e pulite, con uno spoiler sul tetto che dichiara l’attenzione rivolta all’aerodinamica. Peculiarità di Lyriq è la griglia del frontale in “Black Crystal”, che si unisce ai LED verticali, mentre nella zona posteriore i fanali alternano la configurazione orizzontale-verticale per sfociare poi nel montante.
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    Inoltre, Cadillac ha sviluppato per la prima volta una tecnologia di cancellazione del rumore attraverso microfoni e accelerometri, mentre il sistema audio, più chiaro e nitido grazie all’utilizzo di 19 altoparlanti, è stato realizzato in collaborazione con AKG Studio. LEGGI TUTTO