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    Basket, Tonut: “Faccio arrabbiare il Poz, mi vuole più egoista”

    L’intervista a Tonut
    Tonut, la Nazionale è diventata la sua comfort zone?
    “Io a Milano mi trovo benissimo ed è una scelta che rifarei sempre. Dopo le bellissime stagioni con Venezia era arrivata l’ora di affrontare una nuova sfida e rimettermi in gioco in un ambiente differente a quello dove ero cresciuto e mi ero affermato. L’Olimpia ha un roster molto profondo di giocatori con grandi qualità. Chiaro che la competitività si alzi, ma questo è solo uno stimolo. Sono felicissimo che, pur di fronte a una stagione con meno minuti, Pozzecco abbia mostrato grande fiducia in me. Tiene certamente in conto anche quello che è stato fino ad oggi il mio percorso in azzurro”.
    Oggi viene definito come specialista di difesa. E’ cambiato qualcosa rispetto al passato?
    “Questo francamente mi fa sorridere. Che venga riconosciuto ciò che faccio nella metà campo difensiva però mi piace. A Milano ho lavorato tanto su questo fondamentale per andare alla ricerca di qualche minuto in più con un ruolo da specialista. Però resto, e mi ritengo, un giocatore offensivo. Dovrei magari essere più egoista. Poz ogni tanto caccia qualche urlaccio perché potrei tirare e io invece preferisco passare palla ad un compagno più libero. Sono fatto così. Non ho mai guardato alle mie statistiche, solo al bene della squadra”.
    Il gioco della Nazionale esalta quindi le sue caratteristiche?
    “Mi sento molto a mio agio. Tutti abbiamo le doti per fare canestro. Una nostra caratteristica è che siamo equilibrati e compatibili l’uno con l’altro. Credo che la vera grande arma sia la nostra versatilità. Certo, abbiamo dei compiti specifici, eppure tutti possono fare tutto in un sistema che si sta rodando sempre di più. È il motivo per cui difendiamo fortissimo, cambiamo, siamo aggressivi, corriamo e riusciamo a supplire alla mancanza di centimetri con le nostre altre doti”.
    E’ alla soglia dei 30 anni, li compirà il prossimo 7 novembre. Cosa si prova ad essere passato dalla parte della barricata dei veterani?
    “Veramente ci sta qualcun altro più anziano di me! A parte gli scherzi, credo di poter trasmettere la mia esperienza a giovani come Spagnolo, Procida o Diouf. Loro ascoltano, sono ambiziosi ma per niente presuntuosi. Aiutarli nel percorso di crescita è molto gratificante”.
    Che rapporto ha con il ct Pozzecco?
    “In ogni giorno passato con lui c’è qualcosa da imparare, dentro o fuori dal campo. Quando dice che siamo i dodici figli maschi che non ha avuto, non scherza. Lo abbiamo visto soffrire più di noi dopo le sconfitte, così come farci scudo di fronte a quella che lui può ritenere un’ingiustizia. Ci fa sentire protetti e ci trasmette grande fiducia. Ha creato un’empatia assoluta con la squadra e il resto dello staff. Dove va uno vanno tutti. È qualcosa che non si può allenare, nasce giorno dopo giorno nel gruppo. Comunque non è tutto rose e fiori. Se deve rimproverarci è duro, vuole che ognuno esegua il proprio compito”.
    Dove può arrivare quest’Italia?
    “Io sono ottimista. Al preolimpico, ad esempio, ero uno di quelli che ci credeva e i fatti mi hanno dato ragione. Credo che il potenziale che abbiamo, per me alto, sia comunque inesplorato. L’errore più grosso sarebbe sottovalutare gli avversari. Il Mondiale è un torneo particolare e già dalla prima con l’Angola dovremo farci trovare pronti per non commettere passi falsi. La nostra è una squadra che va in campo per divertirsi e far divertire, questo credo lo cogliate tutti. Contro la Nuova Zelanda avremo l’ultimo test impegnativo prima di andare a Manila. Sono curioso e impaziente di giocare nell’impianto da 50.000 posti”. LEGGI TUTTO

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    Procida: “Se tutti i club fossero come l’Alba”

    Procida, cosa significa essere nei dodici che giocheranno il Mondiale nelle Filippine?
    «Anche se sto per mettere piede sulle scalette dell’aereo ancora non ho realizzato bene. Ma ci sono e mi sento onorato. È sempre stato un sogno nel cassetto che ora si avvera».
    Il c.t. Pozzecco vuole che lei esca dalla panchina per dare energia e punti. Ruolo complicato?
    «Il coach chiede a me e tutti gli altri di essere sempre noi stessi e di non rinunciare mai ad un tiro. Ogni volta che entro cerco di mettere tantissima aggressività. L’obiettivo è fare ciò che serve alla squadra in quel momento: catturare un rimbalzo, subire uno sfondamento, prendere un tiro da tre. Mettendo sempre il gruppo davanti a tutto».
    La Nazionale è un passaggio compiuto. E la NBA?
    «Sogno e sognavo entrambe. Quello azzurro si sta avverando, l’altro spero un giorno possa diventare realtà».
    I Pistons la seguono con attenzione. C’è un rapporto costante?
    «Ci parlo spesso e, a loro avviso, gli piaccio molto. Adesso sta a me convincerli. Penso il giusto alla NBA, non voglio distrarmi. So che un giorno potrebbe succedere. E se succederà, sarà per il duro lavoro che faccio ogni giorno per migliorare».
    Anche all’Alba Berlino sono molto contenti di lei. Come mai gli italiani che vanno in Germania migliorano così tanto?
    «Non penso sia tanto il campionato, quanto piuttosto l’Alba, che ti mette nelle condizioni di crescere. È un club che non ha paura di dare fiducia a tutti i giocatori per fargli giocare minuti importanti. In Italia servirebbero società capaci di investire sui giovani, dando loro l’opportunità di giocare e di poter sbagliare, per poi correggerli durante la settimana».
    Il play azzurro Spagnolo la seguirà a Berlino. Che consigli ha dato a Matteo?
    “Gli ho parlato della città, delle abitudini di squadra e dell’ambiente. Non avrà alcun problema ad adattarsi subito alla nuova realtà. Non è difficile trovarsi a proprio agio in una contesto aperto e multiculturale come Berlino. Hai tutto a portata di mano. È una città piena di giovani, di cose da fare ce ne sono molte. L’unica grande differenza è nel clima: tanto cielo grigio e pioggia. Ma ci si abitua anche a questo».
    Perché il piccolo Procida un giorno decise di diventare un giocatore di basket?
    «Ho iniziato con la pallacanestro per divertimento. Mi piaceva da ragazzino fare sport e i miei genitori, vedendomi più alto dei coetanei, mi hanno fatto provare portandomi in palestra. Non pensavo di diventare un professionista. Non c’è mai stato un momento in cui ho detto “ora sono un giocatore e questo sarà il mio lavoro”. È stata una crescita costante. Cerco di dare il massimo in ogni occasione per arrivare il più in alto possibile».
    Si sente un possibile erede di Datome?
    «È un paragone azzardato, per me Gigi è un modello assoluto».
    Quali insidie vi aspettano nella prima fase del Mondiale?
    «Servirà rimanere molto concentrati. Sappiamo di poter fare bene. Il futuro è tutto nelle nostre mani». LEGGI TUTTO

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    Al Hilal risponde alla battuta di Antetokounmpo: “La tua maglia pronta”

    Al Hilal, ecco la maglia di Antekounmpo
    In ogni caso, qualche tempo fa la stella dell’Nba Giannis Antekounmpo aveva voluto scherzare sulla situazione del fuoriclasse francese, “chiedendo” in maniera ironica al club saudita di acquistare lui al posto dell’attaccante. A distanza di qualche settimana, l’Al Hilal ha risposto simpaticamente a Giannis. Tramite i propri canali social, il club ha infatti voluto dare il “benvenuto” al campione di basket preparando la divisa della squadra con il suo nome in aggiunta di un bigliettino: “Ora fai parte della famiglia dell’Al Hilal” e scrivendo su Instagram: “La tua maglia è pronta…”. LEGGI TUTTO

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    Basket, l’Italia si prepara ai Mondiali: ecco quando partirà per l’Asia

    Gli azzurri si sono ritrovati oggi al Centro di Preparazione Olimpica dell’Acqua Acetosa a Roma e partiranno domani verso l’Asia.
    Basket, l’Italia vince il torneo dell’Acropoli: Grecia ko
    Mondiali, il programma dell’Italbasket
    La prima tappa dell’Italbasket del ct Gianmarco Pozzecco sarà Shenzhen, in Cina, dove l’Italia sosterrà le ultime due amichevoli al Bao’an Stadium Center contro Brasile (20 agosto, ore 9.00 italiane) e Nuova Zelanda (21 agosto, ore 11.30 italiane) nell’ambito del torneo internazionale Solidarity Cup. Il 25 agosto l’esordio nel Mondiale contro l’Angola (ore 10.00) nella spettacolare ‘Philippine Arena’ di Manila, impianto da 55.000 posti. Nella seconda giornata gli azzurri sfideranno la Repubblica Dominicana (ore 10.00, Araneta Coliseum) e nella terza i padroni di casa delle Filippine (ore 14.00, Araneta Coliseum).
    Basket, sorteggi qualificazione EuroBasket 2025: Italia nel Gruppo B LEGGI TUTTO

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    Figuraccia Messi: il campione NBA lo abbraccia ma lui non sa chi è

    MIAMI (STATI UNITI) – Lione Messi non si ferma più. Il campione argentino sta trascinando l’Inter Miami di Beckham in Mls a suon di gol. Contro Charlotte è arrivata la quinta vittoria di fila, con Messi ancora una volta a segno: con questo fanno otto gol in cinque partite. Tutti gli occhi sono puntati sulle prodezze dell’argentino, che però fuori dal campo si è reso protagonista di una figuraccia.
    Messi, figuraccia fuori dal campo
    Dopo il trionfo contro Charlotte, Messi si è concesso ai tantissimi tifosi che lo stanno seguendo in America. La sua presenza sta infatti attirando numerosi Vip negli stadi, ansiosi di incontrare il fuoriclasse argentino. Tra questi un famoso giocatore dell’Nba, che ha voluto salutare Leo con una stretta di mano e un abbraccio. Dalla faccia di Messi si nota come non avesse idea di chi fosse, concedendosi comunque per l’abbraccio. Si trattava di Kyle Kuzma, attualmente ai Washington Wizards e famoso per il suo passato nei Los Angeles Lakers di LeBron James. LEGGI TUTTO

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    L’Italia di Pozzecco batte la Grecia: non succedeva da 10 anni

    E’ un’Italia da sballo. Dopo aver battuto la Serbia, gli azzurri di Pozzecco battono anche la Grecia con il punteggio di 74-70 e si aggiudicano la 32esima edizione del Torneo dell’Acropoli. Il successo contro la Grecia non era scontato. Non accadeva da 10 anni. Era l’8 settembre 2013, fase a gironi dell’EuroBasket in Slovenia a Koper (81-72). Va in archivio dunque con un sorriso la quarta amichevole sulle sette previste prima dell’esordio al Mondiale e per l’Italbasket si registra un percorso netto. 
    Italia di Pozzecco super e Grecia ko 
    Miglior marcatore del match Simone Fontecchio con 17 punti. In doppia cifra anche Nicolò Melli con 13 (e 9 rimbalzi) e Marco Spissu a quota 11.  “Siamo più che contenti. Anche stasera i ragazzi hanno giocato da squadra e questo mi rende orgoglioso. Giochiamo un basket diverso da quello di tutti gli altri e chiunque entra viene utilizzato per quel che sa fare in un contesto di grande libertà. E’ stata una bella partita, il pubblico certamente si è divertito”, il commento di coach Pozzecco. LEGGI TUTTO

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    Anthony Lamb e la G League: un esempio e un monito da seguire

    Quella di Anthony Lamb non è soltanto un’edificante e bella storia di formazione, tangenziale allo star system Nba, emblematica di come si possa salire dal basso sconfiggendo pure i fantasmi della depressione e l’infanzia nell’indigenza. Ci racconta un mondo solo in apparenza marginale. Un mondo che incide parecchio e ancor più lo farà in futuro su tutto ciò che non è Nba. Perché la G League dove ora si pescano stranieri restringe il bacino entro il quale scegliere. Lo dice Lamb, del resto: all’Europa penserà eventualmente a fine carriera. O a sogno finito. Basta fare di conto: le 30 franchigie Nba possono avere sotto contratto 15 giocatori ciascuna. Più due contratti two way (semplificando, giocatori che possono distribuire la loro stagione tra Nba e G League per un totale di 90 gare) che ora diventano 3 ciascuna. LEGGI TUTTO

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    Basket, l’Italia batte la Cina e si aggiudica la Trentino Cup

    TRENTO – L’Italia vince la finale della “Trentino Basketball Cup” battendo la Cina di Sasha Djordjevic (ex coach Virtus Bologna). Alla BLM Group Arena di Trento gli azzurri di Pozzecco, con Melli e Fontecchio tenuti a riposo, si sono imposti per 79-61 con 13 punti per Matteo Spagnolo. Italia subito al comando delle operazioni arrivando anche sul +17 (40-23) a 2’20” dalla conclusione del primo tempo con gli azzurri che vanno negli spogliatoi sul 42-31 con 9 punti di Ricci. Nella ripresa il gap arriva fino al +20 (55-35) con il Poz che ha dato spazio a tutti i giocatori a disposizione in panchina con Gabriele Procida (10 punti) in evidenza. Prossimo appuntamento per l’ItalBasket domenica 13 agosto al Pala De André di Ravenna contro il Porto Rico per quella che sarà l’ultima gara in Italia della carriera del Capitano Azzurro Gigi Datome. LEGGI TUTTO