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    Basket, la serie A riparte con un nuovo trofeo e lo sponsor

    MILANO – La Lega Basket è pronta al rilancio dopo lo stop forzato per il coronavirus che ha costretto a dichiarare conclusa in anticipo la scorsa stagione senza assegnare il titolo. Dopo l’antipasto della Supercoppa vinta da Milano, per il campionato 2020-21 che scatta sabato con l’anticipo tra Treviso e Trento, avremo un nuovo trofeo, un nuovo sponsor e anche un nuovo partner per aiutare la Lega a crescere. A presentare le novità è stato il presidente Umberto Gandini che inoltre ha annunciato gli accordi con Eurosport e Rai che si sono aggiudicati i due bandi per i diritti tv per le prossime due stagioni mentre i club hanno indicato all’unanimità Federico Casarin, presidente di Venezia, come candidato in rappresentanza della Serie A per il ruolo di consigliere federale in vista dell’Assemblea elettiva della Fip che si terrà il prossimo novembre e dove i club sosterranno la rielezione di Gianni Petrucci.Per la prima volta un trofeo unicoIl campionato di A scatta sabato e metterà in palio per la prima volta un trofeo unico, originale ed esclusivo. La novità è stata ideata dal presidente della Lba, Gandini, progettata dal visual designer Paolo Guidobono, cofondatore di FoolBite, e realizzata da GDE Bertoni, leader nel settore (è l’azienda che produce il trofeo che viene assegnato a chi vince la coppa del mondo di calcio), guidato da Valentina Losa. “Appena sono diventato presidente – ha detto il presidente Gandini durante la conferenza stampa di presentazione a Milano – ho notato la assenza di un trofeo in grado di rappresentare un carattere distintivo del nostro torneo e per chi se lo aggiudica e questo è diventato subito un obiettivo da raggiungere”.Basket, serie A: il nuovo trofeo del campionatoUnipolSai Assicurazioni nuovo sponsor unicoDopo una stagione di vuoto, il campionato torna ad avere un title sponsor grazue all’accordo triennale con UnipolSai Assicurazioni. L’accordo prevede anche la presenting sponsorship di UnipolSai per la Final Eight di Coppa Italia e per la Supercoppa. “C’è soddisfazione perché abbiamo lavorato su questo accordo per alcuni mesi, con determinazione, ma c’è anche orgoglio perché la scelta fatta da UnipolSai di legarsi alla Serie A di basket è un tangibile segnale della bontà del percorso che abbiamo intrapreso, sempre un passo avanti”, ha detto ancora Gandini – UnipolSai si unisce quindi alle altre grandi aziende che negli anni hanno trovato nel nostro sport un ideale compagno di viaggio in grado di veicolare al meglio e più di tutti non solo il loro nome ma anche i loro valori”.Infront per far crescere la LegaC’è poi l’accordo con Infront per la gestione in esclusiva dei diritti marketing, sponsorship e digitali fino alla stagione 2022/2023. L’azienda si occuperà della ricerca sponsor e della loro gestione sia a livello di Lega, sia degli eventi organizzati sul territorio nazionale (campionato, Coppa Italia e Supercoppa), oltre ad attività e iniziative anche di carattere non agonistico che siano direttamente ed esclusivamente gestite dalla LBA. Infront inoltre sarà responsabile dell’investimento per e della realizzazione di un progetto di valorizzazione dei canali digitali della Lba. “L’accordo con Infront rappresenta una svolta per il basket di vertice – ha sottolineato ancora Gandini – e ha come obiettivo quello di ampliare sempre di più la piattaforma degli interessati al nostro campionato, rafforzando il legame con chi già ci segue e raggiungendo nuovi utenti. Un traguardo che solo una programmazione a medio e lungo termine è in grado di assicurare e grazie a Infront, con questa partnership strategica, sono sicuro che raggiungeremo i risultati che ci siamo prefissati”, ha concluso il numero uno della Lega. LEGGI TUTTO

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    Basket, play-off Nba: un super-Herro stende Boston, Miami vede le Finals

    ORLANDO – Notte magica quella di Orlando per Tyler Herro che a soli 20 anni entra nella storia della Nba diventando il miglior rookie degli ultimi 35 anni in una finale di Conference, con i suoi 37 punti, infatti, supera i 35 di Andrew Toney, diventando il quarto giocatore di sempre a superare la soglia dei 30 punti in una gara playoff a soli 20 anni. Prima di lui ci erano riusciti solo Magic Johnson, Rose e Brandon Jannings. La guardia degli Heat, però, si piazza subito alle spalle dell’ex Lakers che con i gialloviola segnò 42 punti in gara 6 delle Finals 1980. Con 14/21 dal campo, 5/10 da tre punti e 4/4 ai liberi, Herro permette a Miami di superare Boston 112-109 in gara-4 della finale della Eastern Conference e portarsi sul 3-1 nella serie, a una sola partita dalle Finals per il titolo.Miami non è solo HerroÈ anche la miglior prestazione di sempre per un rookie degli Heat ai playoff: ad oggi il record apparteneva a Dwyane Wade con 27 punti nel 2004, Herro ne ha messi a segno 17 nel solo quarto quarto. “È competitivo, ma umile, ha fiducia, ha un coraggio fuori dal comune”, lo elogia coach Spoelstra. Ma è tutta Miami a funzionare: 24 punti per Butler, 22 per Dragic, 20 punti e 12 rimbalzi per Adebayo, alle prese poi con un problema alla spalla che però non preoccupa. Boston si ritrova ora con le spalle al muro, nonostante un Jayson Tatum che sigla tutti i suoi 28 punti nel secondo tempo, trascinando i Celtics dal -12 al +1 prima del controbreak Heat che ribalta ancora la partita.Mea culpa Tatum, Boston non può più sbagliareA 16″ dalla fine la tripla di Brown riporta comunque Boston a un possesso di distanza (107-104), poi l’ennesimo capolavoro di Herro e il libero di Butler a 1″1 dalla sirena che sentenziano la sfida. “Sono rimasto a zero per tutto il primo tempo e questo è inaccettabile, so di dover giocare meglio”, fa autocritica Tatum. Per Boston in doppia cifra anche Jaylen Brown (21 punti), Kemba Walker (20 pt), Gordon Hayward (14 punti) e Marcus Smart (10 punti e 11 assist). Venerdì notte c’è gara 5: Heat a un passo dal sogno, i Celtics non possono più sbagliare. LEGGI TUTTO

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    Nba, Miami allunga 3-1 su Boston: il rookie Herro trascina con 37 punti

    ORLANDO (Florida) – I Miami Heat hanno battuto 112-109 in gara -4 i Boston Celtics e si sono portati sul 3-1 nella serie di finale della Eastern Conference, ipotecando seriamente il passaggio alle Finals. Come era nelle attese, è stata una partita molto combattuta e anche abbastanza equilibrata, ma l’esito finale è stato determinato certamente la super prestazione di un giovanissimo Tyler Herro, esordiente che ha sfoderato proprio in questa gara la sua miglior partita di sempre. Partito dalla panchina il 21enne Herro ha segnato 37 punti (con 6 rimbalzi e 3 assist) e seminato il panico nella difesa avversaria risultando decisivo negli ultimi minuti, quando la gara era ancora in parità. In NBA solo un altro giocatore di appena 21 anni ha segnato 37 punti in una partita di playoff, cioè Magic Johnson che ne segnò 42 nella gara decisiva per la Finals del 1980. Nelle fila di Miami comunque vanno segnalati anche i 24 punti segnati da Butler, i 22 di Dragic e i 20 di Adebayo. Nei Celtics ha brillato davvero soltanto la stella di Jayson Tatum, che con i suoi 28 punti ha cercato di fare argine ai rivali. Al team di Boston non sono non bastati nemmeno i 21 punti di Jaylen Brown e i 20 di Kemba Walker. Alle grandi giocate dei Celtics infatti hanno fatto da contraltare anche molte palle perse e molti errori sotto canestro, troppi per poter prendere in mano la partita, sfuggita poi del tutto nel quarto conclusivo. Con la vittoria di questa notte gli Heat si portano dunque a una sola vittoria dalle seste NBA Finals della loro storia, le prime dal 2014.

    Play-off Nba, il quadro completo
    Il coach Spoelstra lo ha elogiato al termine del match: “È competitivo ma umile, ha fiducia, ha un coraggio fuori dal comune”. L’allenatore può comunque ritenersi soddisfatto per la prestazione dell’intera squadra: 24 punti per Butler, 22 per Dragic, 20 punti e 12 rimbalzi per Adebayo, alle prese poi con un problema alla spalla che però non preoccupa. Niente da fare per Boston, nonostante un Jayson Tatum che sigla tutti i suoi 28 punti nel secondo tempo, trascinando i Celtics dal -12 al +1 prima del controbreak Heat che ribalta ancora la partita. A 16″ dalla fine la tripla di Brown riporta comunque Boston a un possesso di distanza (107-104), poi l’ennesimo capolavoro di Herro e il libero di Butler a 1″1 dalla sirena che sentenziano la parola fine sulla sfida. Dura autocritica di Tatum a fine partita: “Sono rimasto a zero per tutto il primo tempo e questo è inaccettabile, so di dover giocare meglio”. In programma venerdì notte gara 5. Ecco il quadro completo dei play-off Nba in programma al Walt Disney World Resort di Orlando:
    EASTERN CONFERENCE
    I TURNO
    MILWAUKEE BUCKS – Orlando Magic —– (4-1)
    Indiana Pacers – MIAMI HEAT —– (0-4)
    BOSTON CELTICS – Philadelphia 76ers —– (4-0)
    TORONTO RAPTORS – Brooklyn Nets —– (4-0)
    SEMIFINALI
    Toronto Raptors – BOSTON CELTICS —– (3-4)
    Milwaukee Bucks – MIAMI HEAT —– (1-4)
    FINALE
    Boston Celtics – Miami Heat (1-3)
    WESTERN CONFERENCE
    I TURNO
    LOS ANGELES LAKERS – Portland Trail Blazers —– (4-1)
    HOUSTON ROCKETS – Oklahoma City Thunder —– (4-3)
    DENVER NUGGETS – Utah Jazz —– (4-3)
    LOS ANGELES CLIPPERS – Dallas Mavericks —– (4-2)
    SEMIFINALI
    LOS ANGELES LAKERS – Houston Rockets —– (4-1)
    Los Angeles Clippers – DENVER NUGGETS —– (3-4)
    FINALE
    Los Angeles Lakers – Denver Nuggets (2-1)
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    Nba, notte “Magic” per Herro: Miami batte Boston in gara-4 ed è a un passo dalla finale

    ORLANDO (Florida) – Tiyler Herro ha appena 20 anni ma potrebbe aver già giocato la sua miglior partita della vita. La finale della Eastern Conference pende sempre più dalla parte di Miami, che nella bolla di Orlando piega 112-109 Boston in gara 4 e si porta sul 3-1, a un passo dall’ultimo atto che vale l’Anello. Protagonista assoluto la giovanissima guardia-ala originaria di Milwaukee: 37 punti, 6 rimbalzi e 3 assist. È la miglior prestazione di sempre per un rookie degli Heat ai play-off Nba: ad oggi il record apparteneva a Dwyane Wade con 27 punti nel 2004, Herro ne ha messi a segno 17 nel solo quarto quarto. Altra curiosità: solo un altro ventenne ha fatto meglio di lui in post-season, Magic Johnson in maglia Lakers con 42 punti in gara 6 delle Finals 1980. “È competitivo ma umile, ha fiducia, ha un coraggio fuori dal comune”, lo elogia coach Spoelstra. 
    Nba, buona partenza per Miami: vittoria su Boston in gara-1 Ma è tutta Miami a funzionare: 24 punti per Butler, 22 per Dragic, 20 punti e 12 rimbalzi per Adebayo, alle prese poi con un problema alla spalla che però non preoccupa. Boston si ritrova ora con le spalle al muro, nonostante un Jayson Tatum che sigla tutti i suoi 28 punti nel secondo tempo, trascinando i Celtics dal -12 al +1 prima del controbreak Heat che ribalta ancora la partita. A 16″ dalla fine la tripla di Brown riporta comunque Boston a un possesso di distanza (107-104), poi l’ennesimo capolavoro di Herro e il libero di Butler a 1″1 dalla sirena che sentenziano la sfida. “Sono rimasto a zero per tutto il primo tempo e questo è inaccettabile, so di dover giocare meglio”, fa autocritica Tatum. Per Boston in doppia cifra anche Jaylen Brown (21 punti), Kemba Walker (20 pt), Gordon Hayward (14 punti) e Marcus Smart (10 punti e 11 assist). Venerdì notte c’è gara 5: Heat a un passo dal sogno, i Celtics non possono più sbagliare. (in collaborazione con Italpress)
    Nba, il quadro dei playoff
    Questo il quadro dei play-off Nba in programma al Walt Disney World Resort di Orlando:
    EASTERN CONFERENCE
    I TURNO
    MILWAUKEE BUCKS – Orlando Magic —– (4-1)
    Indiana Pacers – MIAMI HEAT —– (0-4)
    BOSTON CELTICS – Philadelphia 76ers —– (4-0)
    TORONTO RAPTORS – Brooklyn Nets —– (4-0)
    SEMIFINALI
    Toronto Raptors – BOSTON CELTICS —– (3-4)
    Milwaukee Bucks – MIAMI HEAT —– (1-4)
    FINALE
    Boston Celtics – Miami Heat (1-3)
    WESTERN CONFERENCE
    I TURNO
    LOS ANGELES LAKERS – Portland Trail Blazers —– (4-1)
    HOUSTON ROCKETS – Oklahoma City Thunder —– (4-3)
    DENVER NUGGETS – Utah Jazz —– (4-3)
    LOS ANGELES CLIPPERS – Dallas Mavericks —– (4-2)
    SEMIFINALI
    LOS ANGELES LAKERS – Houston Rockets —– (4-1)
    Los Angeles Clippers – DENVER NUGGETS —– (3-4)
    FINALE
    Los Angeles Lakers – Denver Nuggets (2-1)
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    LBA 2020/2021, domani a Milano la presentazione

    MILANO – L’Assemblea della Lega Basket Serie A ci sarà domani giovedì 24 settembre alle 11.30 al The Westin Palace a Milano in Piazza della Repubblica. Al termine della riunione, il presidente della LBA Umberto Gandini terrà alle 13.00 la conferenza stampa di presentazione del campionato 2020/2021. LEGGI TUTTO

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    LBA, domani a Milano la presentazione del campionato

    MILANO – Domani, giovedì 24 settembre alle 11.30, al The Westin Palace di Milano in Piazza della Repubblica, si terrà l’assemblea della Lega Basket Serie A. Poi, dopo la riunione, il presidente della LBA Umberto Gandini terrà alle 13.00 la conferenza stampa di presentazione del campionato 2020/2021. LEGGI TUTTO

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    Nba, Chicago Bulls: è Billy Donovan il nuovo coach

    CHICAGO (STATI UNITI) – Billy Donovan, ex head coach degli Oklahoma Thunder, sarà il nuovo allenatore dei Chicago Bulls. Dopo l’esonero, lo scorso 14 agosto, di Jim Boylen, i Bulls si affidano al coach di Rockville, reduce da un ottimo secondo posto in classifica di Conference e da cinque qualificazioni consecutive ai playoff, per risanare le sorti di una squadra che nella stagione passata ha avuto non poche difficoltà. Karnisovas &Co. scelgono dunque un profilo di sicuro impatto, con l’obiettivo di dare alla piazza di Chicago un punto di riferimento su cui fondare un nuovo ciclo.Positivi i riscontri immediati, soprattutto fra le “star” del gruppo. Zach LaVine ha commentato “Wow, grande coach” attraverso i suoi social. Donovan, che ha iniziato la sua carriera vincente come head coach dell’ Università della Florida, firma un contratto di cinque anni. LEGGI TUTTO

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    Basket, Nba: Denver-Lakers 114-106, i Nuggets riaprono la serie. E Murray dà una gomitata a LeBron

    ORLANDO – Squillo d’orgoglio di Denver e serie finale riaperta. In gara-3 della Western Conference i Nuggets superano 114-106 i Lakers, giocando un match praticamente perfetto che riapre i giochi che ora vedono la franchigia di Los Angeles avanti 2-1.Murray e Grant decisiviDopo il primo quarto di sostanziale parità (29-27 per i Nuggets), Denver allunga le mani sulla gara nel secondo periodo e da lì fa gara di testa arrivando ad avere anche 20 punti di vantaggio sui Lakers (il peggior deficit mai fatto registrare in tutti i playoff da LA). Poi però sei palle perse consecutive e i recuperi difensivi di Rajon Rondo lanciano il parziale di 19-2 dei californiani che si riportano anche a -2 nei minuti finali. A chiuderla ci pensa un 13-8 dei Nuggets firmato da 8 punti consecutivi di Jamal Murray fino al 114-106 finale. E’ proprio il numero 27 il protagonista di gara-3, una partita che chiude a due soli rimbalzi dalla tripla doppia. Decisivi i suoi 28 punti con 10/17 al tiro e anche 4 triple a segno, ma soprattutto i suoi 12 assist, massimo in carriera per lui, oltre agli 8 rimbalzi. Il fattore X nella vittoria dei Nuggets per coach Malone si chiama però Jerami Grant: firma il suo career high ai playoff con 26 punti e un ottimo 7/11 al tiro. Ancora più significativi forse i 12 liberi conquistati (10 realizzati) in 34 minuti di grande impatto sulla partita. Non manca ovviamente il contributo della superstar della squadra, Nikola Jokic, che chiude in doppia doppia con 22 punti e 10 rimbalzi, aggiungendoci anche 5 assist.Gomitata a Lebron JamesLeBron James chiude gara-3 con la tripla doppia numero 26 in carriera ai playoff, 4 in meno di quelle di Magic Johnson, leader all-time. È però una tripla doppia speciale anche per lui: la seconda con almeno trenta punti in questi playoff (dopo quella di gara-5 contro Portland), impresa mai riuscita a nessun Lakers (James Worthy e Jerry West ne contano una). Per l’ex Cleveland serata da 30 punti, 11 assist e 10 rimbalzi con 14/23 al tiro, che però non sono bastati a evitare la sconfitta i gialloviola. Da segnalare poi che Murray e James sono stati protagonisti di un episodio colorito a inizio ripresa. Dagli sviluppi di una rimessa laterale, il giocatore di Denver non ha esitato a colpire con il gomito in faccia l’avversario. James ovviamente non ha fatto nulla per nascondere il colpo, volando a terra e inchiodando Murray alle sue responsabilità. Gli arbitri alla fine hanno deciso di punirlo con un fallo flagrant-1 – una scelta che vede d’accordo anche lo stesso LeBron: “Ho portato un blocco e il suo gomito era alto. Onestamente, non mi sono posto il problema se il suo fosse un fallo flagrant di tipo 1 o 2, non avrei mai voluto che fosse costretto ad abbandonare il parquet. Amo la competizione, non penso lo abbia fatto di proposito”. Episodio che accende ancora di più la sfida, appuntamento ora giovedì notte italiana per gara-4. LEGGI TUTTO