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    Italia-Turchia 87-80 diretta: finale a Pesaro LIVE

    22:33
    Italbasket, Pajola: “Vittoria con la Turchia? Merito di un gruppo fantastico”
    “Siamo stati bravi ad aiutarci a vicenda, soprattutto a farlo per 40 minuti”. Così Alessandro Pajola, ai microfoni di Sky Sport, commenta il successo dell’Italia contro la Turchia. “I nostri avversari hanno provato a rientrare in partita in tutti i modi ma siamo rimasti lì e abbiamo portato a casa la vittoria. Coesione in poco tempo? Quando si sta bene insieme, diventa tutto più semplice. L’atmosfera che si respira in questo gruppo è fantastica”.

    22:19
    Finisce qui: Italia batte Turchia 87-80!
    Il canestro di Tonut e la tripla di Sipahi chiudono il match di Pesaro: l’Italia batte la Turchia 87-80. Buon esordio azzurro nelle qualificazioni agli Europei in programma nel 2025.

    22:17
    Italia-Turchia 85-75
    L’eurostep di Biberovic riporta i suoi a -8, poi arriva la schiacciata di Tonut che ristabilisce il +10 dell’Italia! Match ai titoli di coda, 21.3 secondi separano gli azzurri dalla vittoria.

    22:13
    Italia-Turchia 82-73
    Gioco momentamente fermo: Gianmarco Pozzecco chiama il challenge per un possibile fallo antisportivo di Sanli su Nicolò Melli: secondo gli arbitri, si tratta di un classico fallo di gioco. Nell’azione successiva, arresto e tiro di Spissu dall’arco: bomba, +9 azzurro a poco meno di due minuti dal termine.

    22:10
    Italia-Turchia 79-73
    Segnano Sanli e Spissu (da due), quarta tripla del match per uno scatenato Mahmutoglou: -6 turco.

    22:08
    Italia-Turchia 77-68
    Mahmutoglou segna da tre e riporta i suoi sotto la doppia cifra di vantaggio.

    22:03
    Italia-Turchia 77-62
    Tripla di Ricci, alla quale risponde per le rime Sipahi. Ma è ancora il giocatore dell’Olimpia Milano a salire in cattedra con due punti: azzurri avanti di 12 lunghezze, che diventa +15 con la tripla di Pajola.

    21:59
    Al via il quarto quarto, Italia-Turchia 69-59
    L’ultimo e decisivo periodo si apre con il fallo tecnico fischiato ad Ataman: Mannion segna il libero e porta gli azzurri sul +13 che diventa +10 con la tripla di Mahmutoglou.

    21:53
    Termina il terzo quarto: Italia-Turchia 68-56
    Finisce anche il terzo periodo a Pesaro con gli azzurri avanti di 12 lunghezze sulla squadra di Ataman.

    21:48
    Italia-Turchia 66-56
    Polonara segna da due e subisce fallo: il giocatore marchigiano non completa però il gioco da tre punti. Sul ribaltamento di fronte, fallo in attacco per la squadra di coach Ataman. 

    21:46
    Italia-Turchia 64-56
    Rimbalzo offensivo di Pajola che serve Ricci: la prima conclusione del giocatore dell’Olimpia Milano va sul ferro ma la seconda vale il nuovo +13 azzurro. La Turchia non si arrende e con un parziale di 5-0 (3 punti di Mahmutoglou, 2 di Osmani) va a -8: timeout Pozzecco.

    21:41
    Italia-Turchia 61-49
    Tonut segna da due e subisce fallo: Pozzecco protesta per il mancato fallo sul giocatore dell’Olimpia Milano e si prende un fallo tecnico, segnato da Tuncer.

    21:37
    Italia-Turchia 59-45
    Procida, che impatto: altra tripla per il giocatore dell’Alba Berlino. Segna anche Tonut che vanifica i due punti di uno scatenato Biberovic. Spissu vuole partecipare alla festa e fa impazzire i tifosi azzurri con una tripla: +13!

    21:32
    Al via il terzo quarto, Italia-Turchia 50-41
    Il terzo periodo del match si apre con gli errori a canestro di Procida e Tonut. Ne approfitta Sanli che segna due punti e porta i suoi sotto la doppia cifra di svantaggio.

    21:22
    Italia-Turchia, Melli e Biberovic scatenati
    Si chiude il primo tempo della sfida tra azzurri e biancorossi: per la squadra di Pozzecco ottimo impatto del capitano Nicolò Melli, autore di 17 punti. Buon primo tempo anche per Mannion e Polonara (7 punti a testa). Tra le fila turche show di Biberovic, top scorer del match finora con ben 18 punti a referto.

    21:15
    Termina il primo tempo: Italia-Turchia 50-39
    Mannion attacca il ferro e porta gli azzurri sul +11 e i turchi, di ritorno dal timeout di un insoddisfatto Ataman, falliscono la tripla del -8 con Biberovic. Il secondo parziale si chiude con l’Italia avanti 50-39.

    21:10
    Italia-Turchia 48-38
    Altro canestro di pregevole fattura di Procida dopo lo 0/2 di Melli dalla lunetta. Azzurri avanti di 8, che diventa +7 con l’1/2 a cronometro fermo di Kabaca. Melli poi segna 2 punti, subendo anche un fallo: il capitano azzurro completa il gioco da tre punti. Italia ora sul +10!

    21:05
    Italia-Turchia 43-37
    Giocata d’alta scuola per Procida: il giocatore dell’Alba Berlino mette la firma sul nuovo +6 per l’Italia. 

    21:01
    Italia-Turchia 41-35
    Biberovic da due (16 punti a referto finora) e la bomba dall’arco di Sipahi riportano i turchi a un solo possesso di distacco. Ci pensa poi Melli, con una tripla, a mettere la firma sul +6 azzurro.

    20:57
    Italia-Turchia 38-30
    Ricci e Polonara salgono in cattedra con sette punti complessivi. Poi Mannion segna il +8 per l’Italia, massimo vantaggio azzurro nel match.

    20:53
    Italia-Turchia 29-26, inizia il secondo quarto
    Viaggio in lunetta per Sanli: 2/2 per il giocatore del Fenerbahce e Turchia avanti 26-24. Mannion (da tre) e Pajola (da due) non ci stanno e riportano gli azzurri avanti.

    20:48
    Termina il primo quarto: Italia-Turchia 24-24
    Conclusione perfetta, dalll’arco, di Biberovic sulla sirena: il primo quarto tra Italia e Turchia termina in parità.

    20:47
    Italia-Turchia 24-21
    Azzurri letali in contropiede con Melli e Petrucelli: +3 per i ragazzi di Pozzecco.

    20:45
    Italia-Turchia 20-19
    Melli segna due punti (già 9 punti per il capitano azzurro): gli azzurri salgono a -1, che diventa +1 con la schiacciata in contropiede di Polonara. Italia in vantaggio.

    20:39
    Italia-Turchia 14-15
    Appoggio a canestro di Ricci in contropiede e 7-0 di contro-parziale per gli azzurri: timeout Ataman.

    20:38
    Italia-Turchia 12-15
    La squadra di Ataman prende il largo: 8-0 di parziale per i turchi con le due triple di Biberovic. Il canestro di Ricci e la tripla di Spissu riducono le distanze.

    20:34
    Italia-Turchia 7-7
    Buon inizio per gli azzurri con la tripla di Tonut e il canestro da due punti di Melli. La Turchia risponde con il semi-gancio di Osmani e Tuncer. Poi arrivano la tripla di Biberovic e la schiacciata del capitano azzurro: parità a Pesaro.

    20:31
    Italia-Turchia, si parte!
    Il primo possesso del match lo conquista la squadra di Pozzecco.

    20:29
    Italia-Turchia, i quintetti ufficiali
    ITALIA: Spissu, Tonut, Melli, Ricci, Procida. Coach: Pozzecco.
    TURCHIA: Sanli, biberovic, Tuncer, Osmani, Sipahi. Coach: Ataman.

    20:25
    Italia e Turchia in campo
    Le due formazioni fanno il loro ingresso sul parquet della Vitrifrigo Arena: ora gli inni nazionali e poi si alzerà il sipario sulla prima gara degli azzurri valevole per la qualificazione agli Europei del 2025.

    20:22
    Italia-Turchia, ancora pochi minuti e si parte
    Mancano meno di 10 minuti alla palla a due tra gli azzurri e la squadra di coach Ataman. Che atmosfera alla Vitrifrigo Arena di Pesaro!

    20:15
    Italia, le parole di Pozzecco nel pre-partita
    “So bene quanto Pesaro viva di basket, qui si viene sempre molto volentieri e come Nazionale sapevamo che saremmo stati accolti con entusiasmo e passione”, sottolinea il coach dell’Italbasket. Domani per la prima volta in panchina non sarà con noi Charlie Recalcati: tutti sanno quanto io sia legato a lui, una delle persone più importanti della mia carriera. La decisione l’abbiamo dovuta prendere perché anche in ottica Olimpiadi era necessario asciugare un po’ lo staff tecnico. Vivrò il passaggio di consegne tra Gigi e Nik ma non sono preoccupato perché certamente è assicurata la continuità da due professionisti che sono così legati alla maglia Azzurra. La Turchia sarà un avversario non semplice, è un’ottima squadra ed è allenata magnificamente da Ergin Ataman, uno dei migliori coach a livello europeo di tutti i tempi. La partita sarà complicata ma mi fido dei miei giocatori e sono sicuro che faremo una grande partita”.

    20:10
    Italia-Turchia, i precedenti
    Le due nazionali si sono sfidate in 58 occasioni, con il bilancio nettamente a favore degli azzurri: 47 vittorie a 11. L’ultimo confronto diretto tra le due compagini risale alla scorsa estate quando, al torneo di Trento, i ragazzi di Pozzecco si sono imposti 90-89 dopo un supplementare. 

    20:03
    Italia-Turchia, dove vedere la partita in tv e in streaming
    Il match tra Italia e Turchia, valevole per la prima giornata delle qualificazioni agli Europei del 2025, si disputerà oggi (giovedì 22 febbraio) alle ore 20:30. La sfida sarà visibile in diretta tv su Sky Sport Arena (canale 204) e in diretta streaming su SkyGo, Now e DAZN.

    20:01
    Turchia, i convocati di coach Ataman
    I giocatori scelti dal tecnico turco per la sfida contro gli azzurri di Pozzecco:
    Omer Can Ilyasoglu (n.1, Mega Mis Beograd), Sehmus Hazer (n.2, Fenerbahce), Tarik Biberovic (n.3, Fenerbahce), Sertac Sanli (n.5, Fenerbahce), Yigitcan Saybir (n.9, Turk Telekom), Melih Mahmutoglu (n.10, Fenerbahce), Erten Gazi (n.11, Anadolu Efes), Sadik Emir Kabaca (n.12, Galatasaray), Okben Ulubay (n.13, Turk Telekom), Furkam Haltali (n.14, Pinar Karsiyaka), Berk Ugurlu (n. 17, Besiktas), Bugrahan Tunce (n.19, Galatasaray), Kerem Konan (n.20, Besiktas), Ercan Osmani (n.24, Anadolu Efes), Kenan Sipahi (n.25, Pinar Karsiyaka), Erkan Yilmaz (n.33, Anadolu Efes).

    20:00
    Italia, i convocati di coach Pozzecco
    I giocatori chiamati dal coach azzurro per la partita contro la Nazionale turca:
    Marco Spissu (n.0, Reyer Venezia), Niccolò Mannion (n.1, Varese), Stefano Tonut (n.7, Olimpia Milano), Nicolò Melli (n.9, Olimpia Milano, Capitano), Diego Flaccadori (n.12, Olimpia Milano), Amedeo Tessitori (n.16, Reyer Venezia), Giampaolo Ricci (n.17, Olimpia Milano), Matteo Spagnolo (n.18, Alba Berlino), Giordano Bortolani (n.22, Olimpia Milano), Guglielmo Caruso (n.30, Olimpia Milano), Achille Polonara (n.33, Virtus Bologna, Vice Capitano), Luca Severini (n.40, Tortona), Gabriele Procida (n.50, Alba Berlino), Alessandro Pajola (n.54, Virtus Bologna), John Petrucelli (n.77, Brescia).

    Vitrifrigo Arena, Pesaro LEGGI TUTTO

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    Gli LBA Awards intitolati a tre leggende del basket

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    Procida: “Italbasket, è come una vacanza. Alla Nba non penso ancora”

    Gabriele Procida cresce bene a Berlino, dove il suo spazio è in aumento. Per chiarire: 8,6 punti (unica pecca il 29% da tre) e 1,7 recuperi in 18’ di media in Eurolega; 9,6 punti, il 40,5% da 3, 1,5 assist e 1,2 recuperi in Bundesliga. La scelta n. 36 al draft Nba 2022 ha visto i suoi diritti passare a Utah nello scambio per Simone Fontecchio a Detroit. E siccome e destino sembrano legati a Fonte, in assenza di Simone impegnato nella Nba, Gabriele può avere più spazio nella Nazionale da domani impegnata nelle qualificazioni a Euro 2025.
    Gabriele, che effetto fa essere confermato in Nazionale? «Grandissimo piacere. Poi c’è tanta gente che ora è in pausa invece a me piace allenarmi. Per di più qui a Pesaro è come una vacanza, è bello condividere tutto con questi ragazzi. Siamo davvero uniti».
    L’assenza di Fontecchio può aprirle maggiori spazi nelle 2 gare. «Lo spazio è una cosa che mi devo guadagnare con il lavoro in palestra, negli allenamenti e nei minuti a disposizione».
    La stagione dell’Alba Berlino? «Per me individualmente bene. Mi ero ripromesso di essere più continuo durante la stagione, di portare sempre contributo alla squadra in partita anche se non segno, rendendomi sempre pronto in difesa. Sono sulla buona strada. Per il resto la stagione è un po’ difficile in Eurolega e anche in campionato stiamo faticando, ma sono sicuro che ci riprenderemo per i momenti chiave».
    Il doppio impegno pesa, come si gestisce? «Riposandosi quando c’è il tempo, ma io più resto in palestra, più sono dentro il ritmo partita. Nei miei giorni liberi vado comunque in palestra a tirare e lavorare su fondamentali, mi trovo bene nel tenermi sempre attivo».
    Di recente i suoi diritti Nba sono stati ceduti a Utah nello scambio con Detroit per Fontecchio. Che ne pensa? «Sono contento: da quello che mi hanno detto e anche parlando con Simone, Utah è una franchigia super, con grande storia dietro e organizzazione ben curata e molto seria. Ma Alla Nba in realtà non penso più di tanto, non la vedo vicinissima c’è ancora tanto da lavorare e da provare a me stesso».
    Prima parlava della difesa. «Molto meglio, voglio essere più importante anche in difesa, è il punto fermo da cui partire. Mi sento più sicuro e più stabile, penso di essere molto più solido». Due italiani a Berlino, lei e Spagnolo. «Essere con Matteo aiuta molto, però fuori dal campo ci frequentavamo di più all’inizio, da quando c’è l’Eurolega, il tempo è ridottissimo».
    Non le manca l’Italia, la famiglia? «Mi sono adattato, però chiaramente ci sono momenti in cui genitori e amici mancano e poi il clima Berlino non è dei migliori. Però ormai mio terzo anno fuori casa, il secondo all’estero. È la mia vita, un lavoro che è passione».
    Il tempo libero? «Gioco un po’ alla Play Station online con gli amici in Italia, ascolto un po’ di musica, soprattutto americana e spagnola. Il pomeriggio faccio un’oretta di sonno per riprendere energie. Al mattino alle 9 sono in palestra. Poi qualche esercizio di stretching. E la sera cucino, piatti semplici, ma faccio io».
    Torniamo alla vita a Berlino. «È una metropoli cosmopolita, ci sono tante cose da fare, tanti ristoranti italiani come dicono loro “autentici” perché sono di italiani. E si mangia bene. In squadra poi l’ambiente è molto familiare. E l’etica del lavoro che c’è è una grande cosa a nostro favore, tutti pronti a farti migliorare a rispondere a tue esigenze».
    Subito la Turchia a Pesaro, gara chiave per le qualificazioni. «Come le altre volte importante è andare in campo a divertirci, a giocare assieme come sappiamo fare. Abbiamo tanto talento in attacco e dobbiamo trovarci bene tra noi, avere tanta grinta. A Pesaro sarà stupendo con il grande palazzetto in una città di basket.»
    Che ricordo le ha lasciato il Mondiale? «La partita con la Serbia: essere lì, far parte del gruppo anche se non ho giocato, vedere Simone dal vivo, la felicità a fine partita. Come se avessimo vinto noi il Mondiale. E poi Manila: i filippini mi hanno impressionato per la gentilezza estrema, la disponibilità, l’entusiasmo. Ho incontrato solo persone d’oro».
    In estate ci sono le Olimpiadi. «Un sogno grande, sì. Immagino un’esperienza fantastica. Però prima abbiamo il Preolimpico a Porto Rico. Penso sia possibile, ma allo stesso tempo molto difficile». LEGGI TUTTO

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    “Basket e fede. Amo già l’Italia”: alla scoperta di Rayjon Tucker

    TORINO – Contro la corazzata di Eurolega c’è un ragazzo su cui l’Eurolega ha messo gli occhi addosso. Ma Rayjon Tucker alla prima stagione europea ha scoperto di amare l’Italia e l’incanto sul mare. Mvp di dicembre in A, della 20ª giornata, protagonista di schiacciate tonanti, Tucker non è solo muscoli ed energia: 15,5 punti con l’80% ai liberi, il 57% da due, il 42% da tre. Rayjon da Charlotte ha firmato pure il quarto vinto dalla Reyer su Pistoia: 23 punti e 8 rimbalzi. Sarà interessante vederlo alla prova di una difesa d’acciaio, fisica e organizzata. L’abbiamo incontrato in hotel, berretto, sorriso gentile e disarmante   Tucker, impressioni sui primi mesi in Italia e nel basket europeo? «Io amo già l’Italia: la gente è stupenda, i tifosi grandi, il cibo è meraviglioso. E la società, specialmente, mi fa sentire come a casa, attenta a ogni necessità. Il basket, è molto competitivo, il QI è elevato, c’è qualità, fisicità. Perciò questo basket produce così tanti talenti».  Lei si è adattato subito.«Il mio primo anno è stato in Australia e questo mi ha aiutato. Arrivato qui sapevo cosa servisse per aprire il mio gioco, mettere tiri e giocare nel modo giusto. È diverso rispetto all’America, ma è sempre basket.».  In quali aspetti del gioco il nostro basket è così diverso? «La fisicità innanzitutto, devi imparare a giocare con i contatti, a come usare i blocchi ed evitarli in difesa. Sì, è un gioco più fisico. E gli spazi: il campo in America è più largo e i tre secondi difensivi, oltre a quelli offensivi aprono soluzioni diverse, tutto questo contribuisce a costruire tattiche diverse. Poi di là è un basket più dinamico, qui è più gioco di squadra, il tempo è più breve. Quindi i punti pesano di più. Comunque alla fine, contano le basi e l’amore per il gioco».  Lei fisicamente avrebbe potuto giocare a football? «Ho giocato anche a football, ovviamente. E non ho preso seriamente il basket fino alla scuola di decimo grado (sarebbe il secondo anno di superiori ndr). Ma nell’estate verso l’11° grado ho conosciuto Jeff McInnis, che ha giocato 13 anni nella Nba e mi ha fatto innamorare del basket. Jeff mi ha messo la palla in mano e mi ha mostrato cosa servisse. Lui è stato uno dei migliori giocatori senza avere un talento particolare e mi ha illustrato difesa, durezza, energia. E io ho sempre amato le sfide, così ho cominciato a lavorare e ripeto, mi sono innamorato».  Lei ha provato per tre stagioni nella Nba dopo il college ad Arkansas Little Rock.Capitolo chiuso? «Sono uno che cerca di comprendere il presente, concentrato su ciò che si può prospettare. Quindi ora ho in testa di giocare bene qui e provare a vincere un campionato. Sono ancora abbastanza giovane, ho 26 anni. Dunque non penso che la porta sia definitivamente chiusa, ma non è nei miei pensieri. Certo sarebbe bello tornare a casa, per la famiglia e altro. Ma amo l’Italia, questo club e la mio principale obiettivo è Venezia. Il contratto? Ho un anno, ma onestamente penso che potrei restare per almeno un altro o due».  Difficile lasciare casa? «No, io sono una persona molto spirituale. Mi basta pregare, avere una conversazione con Dio per avere fede e fiducia in ciò che sto facendo. Dio è sempre con me, qualsiasi cosa accada».  Non è facile essere spettacolari e così efficienti. E raramente una giocatore grosso tira bene. «Io lavoro molto sul mio basket durante l’estate, su qualsiasi situazione e tiro. Per essere pronto. So di avere limiti, se sei un atleta devi sempre avere la spinta a migliore. Uno dei miei maggiori talenti è andare al ferro e però dove tirare bene per rendere più facile ciò che mi piace davvero».  Ha scelto il numero 59, per un suo amico morto, vero? «Sì, quando ero con i Philadelphia 76ers avevo il 9. Quell’anno il mio amico Terrence Clarke, come un fratello minore, giocava nella Ncaa con il numero 5. Aveva appena deciso di entrare nella Nba, sarebbe stato scelto dopo la stagione a Kentucky. Ma è morto in un incidente stradale a Los Angeles dopo un provino. Per onorarne la memoria ho deciso di combinare i due numeri. Non sapevo se mettere il 95 o il 59. Ne ho parlato con mamma che mi ha ricordato come mio nonno Arthur, a cui ero molto legato, era morto a 59 anni. Lì ho trovato il motivo della scelta».  Lei ha un sacco di tatuaggi. Quanti? E qual è il preferito? «Il conto l’ho perso, il preferito è la scritta “all god all faith all grown”, la sintesi della mia fede: avere fede in Dio ti porta a lavorare per crescere ed essere pronto ad affrontare tutto»  Cosa ama fare fuori dal campo?  «Innanzitutto ballare Mia madre ha una scuola di danza, io ho ballato da quando avevo due anni. Poi ovviamente la musica, la ascolto, la faccio. Rap, il mio preferito è J.Cole. Mi piace la moda, creo vestiti, ho un mio brand che lancerò a breve. E poi leggo la Bibbia e amo dormire».  Social network? «No, cerco e posto cose di basket. Ma per il resto non è realtà, puoi mettere ciò che vuoi e come vuoi, dare una visione diversa da ciò che sei. Puoi manipolare tutto per mostrarti come vuoi essere visto».  Giocatore preferito? «Tutti ovviamente dicono Jordan, LeBron Kobe, il mio da bambino era Kobe. Ma i miei preferiti sono Tracy McGrady, Russell Westbrook, che giocavano duro, Derrick Rosse, Dwyane Wade».  Cosa pensa di Danilo Gallinari che ha scelto Milwaukee, lei ci ha giocato. «Per giocare a quel livello devi essere grande. Milwaukee è una super organizzazione incentrata su Antetokounmpo. Danilo può fare bene e aiutare i Bucks».   LEGGI TUTTO

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    Tamberi show, che schiacciate al “Celebrity Game” dell’Nba

    Marco Tamberi-show anche all’All Star Game dell’Nba in corso ad Indianapolis. Il campione olimpico del salto in alto, alla sua seconda partecipazione all’evento che vede impegnati i più grandi campioni di basket, ha dato spettacolo con un paio di bellissime schiacciate durante la partita “Celebrity Game”.
    Tamberi e la schiacciata sui social
    Il campione marchigiano ha fatto parte della squadra allenata da Stephen A. Smith, dal rapper Lil Wayne e da A’ja Wilson. Per la cronaca la sua squadra è stata sconfitta 100-91 dal team “Shannon”. Il campione italiano, che da ragazzo ha giocato a pallacanestro prima di dedicarsi al salto in alto, ha postato su Instagram una delle sue schiacciate. LEGGI TUTTO

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    Nba, Boston batte Miami con un super Tatum. Oklahoma piega Sacramento

    Tatum show con i Bostons, Gilgeous-Alexande trascina i Thunder
    Successo esterno per i Boston Celtics che si impongono sui Miami Heat per 110-106 trascinati dal solito Jayson Tatum che sfiora la tripla doppia con 26 punti, 10 rimbalzi e 9 assist. Vittoria interna, invece, per gli Oklahoma City Thunder che superano i Sacramento Kings per 127-113 con Shai Gilgeous-Alexander autore di 38 punti, mentre ai Kings non basta la tripla doppia di Domantas Sabonis con 21 punti, 11 rimbalzi e 14 assist. LEGGI TUTTO

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    Da Miss Italia al Varese Basket in Serie B: l’avete riconosciuta?

    Alice Sabatini, una Miss alla Pallacanestro Femminile Varese
    Nata a Orbetello nel 1996, cestisticamente è cresciuta a Santa Marinella. Nella team laziale ha anche esordito in serie A2 e, nell’annata 17/18, ha giocato la sua ultima stagione, in serie B. La passione per il basket l’ha portata nuovamente all’agonismo. Sabato 10 febbraio Alice Sabatini ha esordito con la Pallacanestro Femminile Varese in Serie B, andando a segno nella vittoria casalinga 87-65 contro l’Ardor Bollate: 2 punti, 2/2 dalla lunetta. L’atleta ha commentato: “Sono felice di essere tornata a far parte di una squadra” ed ancora “sono passati 6 anni dall’ultima partita: il basket mi mancava. Non avevo più provato a cercare una squadra a causa del lavoro che spesso mi porta anche fuori dall’Italia. Quando ho ricevuto la chiamata da Fabio, ero un po’ incredula, ma, appena ho ripreso la palla in mano, ho capito quanto mi mancasse. Sono felice di far parte di questa squadra. Le ragazze sono davvero molto carine e mi hanno accolta bene sin dal primo giorno”. LEGGI TUTTO