More stories

  • in

    Dennis Rodman, il “Worm” dei Bulls compie 60 anni

    Dennis Rodman festeggia i sessant’anni. Nato nel 13 maggio del 1961, è diventato famoso come quel pizzico di follia nella macchina perfetta dei Chicago Bulls. Si faceva notare sul parquet non solo per i suoi capelli colorati: sulla maggior parte dei rimbalzi, le mani erano sempre quelle di Rodman. Era soprannominato ‘The Worm’, ossia ‘il Verme’, per quel suo strano modo di giocare a flipper nella sua travagliata adolescenza. Un nomignolo portato poi orgogliosamente in campo, con la sua ineguagliabile capacità di prevedere in anticipo qualsiasi traiettoria del pallone a spicchi nei pressi delle plance. La sua carriera inizia nel college in Oklahoma che gli permette di tagliare il pericoloso cordone ombelicale con Dallas. Nel 1986 arriva la chiamata dei Pistons al secondo giro del draft Nba in cui rimane due anni. Poi l’ascesa irrefrenabile di quei Chicago Bulls che fermano la favola dei Pistons e decidono di prendersi la scena. I successivi due anni agli Spurs sono da dimenticare ma in quel momento arriva una chance di redenzione: il coach-zen Phil Jackson decide di puntare nuovamente su di lui ai Bulls e con Michael Jordan, la vittoria è l’unico risultato possibile, a tutti i costi. Due volte miglior difensore, in sette occasioni miglior rimbalzista con in totale cinque anelli Nba, tra Pistons e Bulls. Mai banale, sia nel parquet sia nella vita privata: Rodman si è reso più volte famoso per le sue gesta fuori dal campo come la relazione con Madonna o il matrimonio lampo con Carmen Electra. LEGGI TUTTO

  • in

    Dennis Rodman, la leggenda dei Bulls festeggia 60 anni

    Dennis Rodman, un pizzico di follia nella macchina perfetta dei Chicago Bulls, compie sessant’anni. Nato nel 13 maggio del 1961 si fece notare sul parquet non solo per i suoi capelli colorati ma soprattutto per le sue abilità in campo: sulla maggior parte dei rimbalzi, le mani erano sempre quelle di Rodman. Era soprannominato ‘The Worm’, ossia ‘il Verme’, per quel suo strano modo di giocare a flipper nella sua travagliata adolescenza. Un nomignolo portato poi orgogliosamente in campo, con la sua ineguagliabile capacità di prevedere in anticipo qualsiasi traiettoria del pallone a spicchi nei pressi delle plance. La sua carriera inizia nel college in Oklahoma che gli permette di tagliare il pericoloso cordone ombelicale con Dallas. Nel 1986 arriva la chiamata dei Pistons al secondo giro del draft Nba in cui rimane due anni. Poi l’ascesa irrefrenabile di quei Chicago Bulls che fermano la favola dei Pistons e decidono di prendersi la scena. I successivi due anni agli Spurs sono da dimenticare ma in quel momento arriva una chance di redenzione: il coach-zen Phil Jackson decide di puntare nuovamente su di lui ai Bulls e con Michael Jordan, la vittoria è l’unico risultato possibile, a tutti i costi. Il risultato è storico: con lui, Jorda e Scottie Pippen i Bulls ottengono il secondo three-peat (tre titoli di fila) della loro storia, con la vittoria dal 1996 al 1998. Due volte miglior difensore, in sette occasioni miglior rimbalzista con in totale cinque anelli Nba, tra Pistons e Bulls. Mai banale, sia nel parquet sia nella vita privata: Rodman si è reso più volte famoso per le sue gesta fuori dal campo come la relazione con Madonna o il matrimonio lampo con Carmen Electra. LEGGI TUTTO

  • in

    Serie A, vince l'Olimpia Milano. Sassari e la Virtus Bologna ko

    L’Olimpia Milano chiude la regular season con una vittoria battendo Cremona 74-66. Il quintetto di Messina arriva con il vento in poppa ai playoff scudetto grazie al quarto successo consecutivo. Seconda sconfitta consecutiva per gli ospiti che restano ai piedi della zona playoff. Larga vittoria per la Reyer Venezia, 71-65, ai danni di Reggio Emilia. Il quintetto guidato da Raffaele guadagna una posizione chiudendo la regular season in quarta piazza. Grazie a un secondo tempo da urlo Trieste batte la Fortitudo Bologna 88-82. Ottima prestazione di Henry autore di 22 punti. 
    Virtus Bologna e Sassari ko, vince Brescia
    Successo di misura per Brescia, 86-84, contro Pesaro. La Germani chiude la regular season in nona posizione. Brindisi asfalta Varese 108-84 grazie a un super Thompson, 21 punti, e mantiene la seconda piazza. Non riesce la rimonta a Sassari contro Cantù. I padroni di casa si impongono 106-101 e vengono trascinati da una prestazione monstre di Gaines, autore di 43 punti. I sardi perdono una posizione nella griglia dei playoff e ora, da quinti, nel primo turno dovranno affrontare Venezia senza il vantaggio del fattore campo. La Virtus Bologna si congeda dalla regular season con una sconfitta. Al PalaDozza vince 91-83 Trento. 
    Serie A, gli ultimi risultati LEGGI TUTTO