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    Nba, show di Chris Paul: i Suns battono i Bucks in gara-1

    PHOENIX (Stati Uniti) – Un Chris Paul inarrestabile trascina i Suns in gara-1 della finale Nba contro i Bucks. Phoenix comanda la sfida già dai primi minuti e il 36enne play, alla prima apparizione in una serie per il titolo, non tradisce le attese: 32 punti e 9 assist alla fine per Paul nel 118-105 finale, un bottino eccellente considerando un primo quarto senza canestri. Ma la stella dei Suns è andata in crescendo: 11 punti nel secondo quarto e 16 nel terzo, momento decisivo per l’allungo di Phoenix, diventando il terzo giocatore della storia con almeno 30 punti a 36 anni alle Finals dopo Kareem Abdul-Jabbar (6 volte) e Tim Duncan. I Suns possono esultare anche per i 22 punti e 19 rimbalzi di Deandre Ayton, bravissimo sotto canestro e abile in difesa nel limitare un Giannis Antetokounmpo recuperato in extremis ma ancora non al meglio dopo l’infortunio al ginocchio, e per i 27 punti con 8/21 dal campo per Devin Booker.
    Antetokounmpo non basta ai Bucks, Suns da record
    Per Phoenix da segnalare anche l’ottima prestazione di Mikal Bridges (14 punti) e il fondamentale impatto di Cameron Payne nella ripresa, con 10 punti che tengono avanti Phoenix durante i minuti di riposo di Chris Paul. Ma soprattutto un perfetto 24/25 dalla lunetta con l’unico libero sbagliato nei secondi finali di gioco da Jae Crowder: i Suns si confermano così miglior squadra della storia dei play-off per efficacia a cronometro fermo, con un dato che sfiora l’82%. Ai Bucks invece non basta il recupero di Antetokounmpo, autore di 20 punti, 17 rimbalzi e 4 assist ma con una prestazione in calo nella parte decisiva del match, anche se nei 35 minuti in cui il greco è rimasto in campo Milwaukee ha segnato più di Phoenix. L’ultimo a mollare in casa Bucks è Khris Middleton, che nel terzo quarto prova a rispondere colpo su colpo agli affondi di Chris Paul chiudendo con 29 punti e 12/26 dal campo, 7 rimbalzi e 4 assist. Ma per Milwaukee servirà ben altro per mettere paura ai Suns. LEGGI TUTTO

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    Nba, Chris Paul trascina i Suns: Bucks ko in gara-1

    PHOENIX (Stati Uniti) – Uno strepitoso Chris Paul trascina i Phoenix Suns nella vittoria (118-105) contro i Milwaukee Bucks nella gara-1 delle finali Nba, giocata in Arizona. Alla sua prima apparizione in carriera nelle Finals dopo sedici stagioni, il trentaseienne playmaker ha realizzato 32 punti e 9 assist, a cui si aggiungono i 27 punti segnati da Devin Booker e i 22 di Deandre Ayton, che ha strappato anche 19 rimbalzi. Ai Bucks, a caccia del secondo titolo Nba cinquant’anni dopo il primo, non è bastato recuperare Giannis Antetokounmpo, assente nelle ultime due partite per un infortunio al ginocchio: il greco ha cominciato bene ma è stato contenuto a 20 punti (con 17 rimbalzi) in 35 minuti. Al suo fianco Khris Middleton ha collezionato 29 punti ma nei momenti chiave è stata decisiva la difesa dei Suns, che sono stati in vantaggio anche di 20 lunghezze e nel quarto finale hanno piazzato lo strappo decisivo sul 101-94, grazie a una palla rubata e a un canestro di Paul. Gara-2 della serie al meglio delle sette partite è in programma giovedì, sempre in casa dei Phoenix Suns, che puntano al primo titolo nella storia della franchigia.  LEGGI TUTTO

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    Italbasket, Sacchetti: “Abbiamo copiato la Nazionale di Mancini”

    A Radio Punto Nuovo nel corso di Punto Nuovo Sport Show è intervenuto Meo Sacchetti, ct dell’Italbasket: “La Serbia? Ha una storia di pallacanestro di grande portata ed erano delusi. Sensazioni? Ho provato sentimenti forti con un gruppo importante, adesso sembra banale dirlo ma ero più preoccupato contro Portorico perché non eravamo pronti che contro la Serbia. I ragazzi sono stati bravi, senza paura. Io nella storia? No, Meneghin è la storia. Non vince l’allenatore, vincono i giocatori. Mancini come me? Abbiamo copiato la sua Italia, con giovani ed entusiasmo oltre ad infondere positività. Mancini ha dato un cambio di ritmo in questa situazione, riportato entusiasmo anche in quelli che non seguono il calcio in modo importante. Non diciamo nulla per la gara di questa sera, ma anche i miei ragazzi della pallacanestro hanno seguito questa nazionale di calcio. Il calcio è più di uno sport in Italia. Speriamo di ritagliarci un po’ di spazio in più con la pallacanestro con questo successo. Non vogliamo muovere una nazione come fa il calcio, ma pensiamo di meritare un po’ più di spazio rispetto a quello che abbiamo. Inviterà Mancini a Tokyo? Barella ha visto il Banco di Sardegna ed è appassionato. Non so se potrò invitarlo per la questione bolla, ma se Petrucci potrà invitarlo, lo farà sicuramente. Mannion? Rubare la facilità di canestro di Curry è un paragone eccessivo, ma una faccia tosta incredibile e può diventare un giocatore importantissimo per noi. Girone? Tosto, ma si gioca sempre con un solo pallone. Non bisogna avere paura di nessuno. Di solito, la squadra più forte vince, ma non sempre accade come è successo alla Francia all’Europeo”. LEGGI TUTTO