Il Famila sembra prendere subito il controllo delle operazioni (5-11 dopo 4′), ma difensivamente commette subito troppe disattenzioni, concendendo una penetrazione facile a Wheeler e 4 triple aperte che le russe realizzano, portandosi sul (21-13). Schio torna a contatto con Quigley, Novikova riscrive il +6, ma Lisec segna da 3 di tabella proprio allo scadere del primo quarto. 23-20.
Nadezhda apre il secondo periodo trovando un nuovo allungo fino al +7 (29-22) e controlla approfittando delle solite indecisioni difensive delle venete. La solita Quigley tiene il Famila a una distanza contenuta, così nel finale di secondo quarto, che ricorda quello dell’andata, Schio riesce a pareggiare (33-33) con un recupero e appoggio a tabellone sempre di Quigley (11 punti). Jones riesce a sbloccarsi e, assieme a Nicholls, porta le russe ancora a +4, ma Dotto trova il secondo canestro allo scadere realizzato dalle arancioni dopo quello di Lisec nel primo periodo e sigla il 37-35 dell’intervallo. Fino ad ora le scledensi sono riuscite a limitare Jones (ferma a quota 3 con 1/5), ma sono state severamente punite dai piazzati dalla media di Nicholls e dalle triple di Shilova (3/3). Orenburg ha infatti totalizzato un 5/7 dalla distanza contro l’1/6 veneto.
Primo sorpasso arancio sul 44-45 grazie al piazzato di Gruda su assist di Crippa, ma qui Orenburg piazza un velocissimo 6-0 che rispedisce le venete a -5 in un quarto progredito a fasi alterne per entrambe le formazioni. Lavender fa -3, Quigley -2, dopo aver fallito un raro tiro libero, ma nell’ultima azione la difesa italiana è un vero pasticcio e concede a Ygueravide i punti del 52-48.
Gli ultimi 10′ sono appannaggio del Nadezhda: il pallino del gioco è in mano alle russe e Schio sembra non provarci nemmeno a ribaltare la situazione. Finisce 67-62 con la gioia di una Oreburzhje Sport Hall quasi sold out, contrariamente alle abitudini.
Top scorer: Orenburg: Wheeler 17+8, Shilova 15, Ygueravide 12.
Schio: Quigley 16+6 assist, Lavender 13, Dotto e Gruda 12.