PARIGI. Cent’anni di storia, cent’anni di gloria e di grandeur. Citroën si è ritagliata con merito un posto nel cuore dei francesi, e non solo: perché la 2 CV, giusto per citare un nome iconico, è diventato uno dei simboli trasversali della Francia, la Tour Eiffel, il Galletto, la Baguette. Una 2 CV esportata in tutto il mondo, espressione di popolarità ma anche e soprattutto di audacia creativa. Citroën celebra un centenario straordinario, una storia automobilistica caratterizzata da unicità nel design e fantasia fuori dalle regole, sostenuta da innovazione e anticipazione tecnologica, arricchita da provocazione e semplice freschezza sbarazzina presentata in parallelo a modelli di classica eleganza ma sempre dotati di elementi distintivi.
Citroen è soprattutto la storia di intuizioni, di un precursore come André Citroën, e di tanti uomini e donne al servizio di un ideale, quello espresso dal brand francese. Personaggi celebrati attraverso un percorso storico di modelli testimoni del tempo e di persone, un ideale viaggio tra chi ha creato e prodotto le auto e chi le ha scelte, perché Citroen si è sempre ispirata al popolo, alla gente. Non a caso Linda Jackson, CEO di Citroën, presentando un viaggio fra le 30 auto più significative del Marchio (esposte a Retromobile), ha parlato di “un’occasione per valorizzare il talento di tutti coloro che in Citroën, sin dal 1919, hanno coltivato l’audacia e la creatività che caratterizzano la Marca. Ancora oggi le vetture Citroën, per il design unico e il comfort di riferimento, portano una ventata di freschezza nel mondo dell’auto. Il nostro successo di ieri, di oggi e di domani è stato, e sarà sempre, il frutto di un’infinita fonte di ispirazione: voi“.
Citroen nel tempo è diventata non solo un brand automobilistico di successo, ma anche un patrimonio culturale: ha rappresentato un modo di vivere, alternativo, sia di base sia d’avanguardia (le DS…), e per rendersene conto di persona basterebbe un viaggio nel “museo-archivio” allestito in Italia a Sinalunga dove si può trovare di tutto. Ma non anticipiamo i tempi, il percorso celebrativo sarà lungo e noi ne saremo testimoni diretti.
Per ora torniamo alle origini, a quel 1919 da cui André Citroen, ingegnere e costruttore “visionario”, è partito probabilmente senza immaginare di arrivare così lontano ma con la volontà di arrivarci e lasciare impronte indelebili: «André Citroën aveva davvero l’ambizione di mettere l’auto a disposizione di tutti. Voleva progettare vetture accessibili a tutti e pronte all’utilizzo: una vera novità per l’epoca» spiega Denis Huille, responsabile progetto per Citroën Heritage, struttura centrale per la cura del patrimonio storico.
Un pioniere, André Citroen, di cui è bene conoscere alcune innovazioni pensate per il più ampio numero di persone: come prima istanza, l’auto Citroen doveva essere comoda e confortevole, guidabile con facilità e con piacere, sicura e dai costi accessibili a tutti; quindi doveva presentare nuove tecnologie ed evoluzioni non specificamente di sua invenzione, ma da mettere a disposizione di tutti.
La prima vettura commercializzata nel 1919 da André Citroen è la Type A 10 HP che è anche la prima vettura francese prodotta in grande serie. Concepita come auto economica, nel costo e nei consumi per quell’epoca ridotti sia di benzina (7,5 litri ogni 100 km) sia degli pneumatici grazie alla grande leggerezza del corpo vettura. Fu un successo inatteso, seguito da un’evoluzione di versioni come la Torpedo, la Coupé de Ville o Conduite Interieure, tutte caratterizzate da un elemento molto innovativo: quattro balestre semi-ellittiche della sospensione posteriore offrivano un ottimale effetto di ammortizzamento grazie alla flessibilità differenziata.
Un successo che ha aperto le porte all’evoluzione: dalla Type A 10 HP già nel 1921 è nata la B2, cronometrata a 73 km/h, e in seguito Type B10, B12 e B14. Nel frattempo, questo modello ha saputo adattarsi alle esigenze di mobilità di un mondo in continua evoluzione, grazie alle versioni taxi, ambulanza e furgoncino per le consegne. I primi passi alla conquista del mondo dell’auto partirono nel migliore dei modi…