Marco Cecchinato ha conquistato l’Argentina Open, torneo ATP 250 che si è svolto sulla terra battuta di Buenos Aires, battendo 6-1, 6-2 l’idolo di casa Diego Schwartzman in poco più di un’ora di gioco. Il tanto amato rosso ha consegnato all’azzurro il suo terzo successo in carriera dopo quelli centrati nel magico 2018 a Budapest e Umago. Ceck si conferma re delle finali, avendo un implacabile ruolino di tre successi in altrettanti match decisivi. Per lui anche il best ranking in carriera: da lunedì sarà infatti il nuovo numero 17 del ranking ATP, così da diventare il quinto azzurro nella storia come piazzamento, facendo meglio di Omar Camporese, Andrea Gaudenzi e Andreas Seppi che sono arrivati al n° 18. Dopo i successi al 2° turno sul cileno Christian Garin, nei quarti sullo spagnolo Roberto Carballes Baena e nella sua sesta semifinale in carriera a livello Atp, la seconda stagionale dopo quella a Doha persa con Tomas Berdych, sull’argentino Guido Pella, il tennista azzurro ha dunque battuto un altro padrone di casa, numero 19 della classifica mondiale e quarta testa di serie, arrivato in finale annullando un match point all’austriaco Dominic Thiem, 8 del ranking mondiale e primo favorito del seeding, nonché campione in carica.
Cecchinato-Schwartzman, la cronaca
Nel secondo confronto diretto fra i due, dopo aver mancato tre palle break già nel secondo gioco, il siciliano ha tolto la battuta all’argentino nel quarto game (doppio fallo del padrone di casa sul 30-40), confermando il break per il 4-1. Il sudamericano ha continuato a faticare nei suoi turni di battuta, con Cecchinato bravo a strappare per la seconda volta con un’accelerazione di diritto (5-1) e poi a mettere in cassaforte la prima frazione in appena mezz’ora. L’azzurro è partito con il piede giusto – con un break – anche nella seconda frazione, vantaggio conservato senza problemi da Ceck, che nonostante i tentativi del “padrone di casa” di scuotersi facendosi aiutare dal calore del suo pubblico (anche Batistuta in tribuna) ha strappato di nuovo il servizio a Schwartzman volando 5-2. E l’ultima spallata è arrivata puntuale ad opera di Cecchinato, che senza tremare ha chiuso un match impeccabile, meritandosi anche l’abbraccio del 26enne di Buenos Aires e l’applauso del pubblico argentino.