Sarà Rafa Nadal-Novak Djokovic la finale degli Australian Open di tennis, primo Slam del 2019. Il numero 1 del mondo e del draw ha nettamente battuto 6-0, 6-2, 6-2 il francese Lucas Pouille (28^ testa di serie del seeding), che era alla prima semifinale in un Major (contro le 34 dell’avversario), in un’ora 23′ di gioco. Per Nole si tratta della settima finale a Melbourne, la 24^ in uno Slam, la terza consecutiva dopo Wimbledon e US Open: nelle precedenti sei in Australia non ha mai perso, con l’ultimo trionfo che risale al 2016. Pouille, mai realmente in partita, si può consolare con il primo grande risultato della carriera, dopo aver raggiunto i quarti di finale a Wimbledon e poi agli US Open nel 2016: la collaborazione con Amelie Mouresmo sembra cominciare a dare i suoi frutti, anche se l’impressione è che per poter battere i top 3 servirà ancora molto lavoro.
Djokovic-Pouille, la cronaca
Pouille sembra non soffrire la pressione della Rod Laver Arena, ma Nole fa di meglio e alla prima occasione strappa il servizio al rivale, incanalando sui propri binari il primo set. Djokovic, senza forzare mai, piazza anche il secondo break nel quarto game, il terzo nel sesto e mantiene agevolmente il servizio con percentuali da urlo (81% con la prima e 4 aces), chiudendo il primo parziale 6-0 in appena 23′ di gioco. Pouille comincia il secondo set come se niente fosse, riuscendo finalmente a tenere la battuta al quarto tentativo e conquistando il primo game dell’incontro. E’ però un fuoco di paglia, con Nole che piazza un altro break nel quarto gioco, sfruttando il terzo doppio fallo del match da parte del transalpino, troppo arrendevole con la seconda (26% di punti) e subito sotto 4-1. Djokovic nemmeno suda e si ritrova in tasca anche il secondo set per 6-2 in poco più di mezz’ora, con appena tre punti persi sul proprio servizio. Il livello di tennis del serbo è altissimo anche nel terzo parziale, in cui Pouille resiste fino al secondo turno di battuta, prima di subire un nuovo break, il sesto del match. Nole vuole chiudere alla svelta (sette turni di battuta tenuti a zero) e lascia all’avversario le briciole: finisce 6-2 (appena 4 games concessi al rivale, uno in meno rispetto a quanto fatto da Nadal con Tsitsipas), con il serbo che domenica andrà a caccia del 15° Slam della carriera, il terzo consecutivo dopo Wimbledon e US Open. Rafa permettendo, naturalmente…
Djokovic-Nadal, i precedenti
Domenica lo attende in una sfida da sogno Rafa Nadal, a caccia del 18° Slam della carriera, il secondo in Australia dopo quello conquistato nel 2009 quando sconfisse Roger Federer. Quello con lo spagnolo è uno dei grandi classici del tennis moderno: sono 52 i precedenti, con Nole avanti 27-25 e vincitore anche dell’ultimo epico duello, quello andato in scena nella semifinale di Wimbledon 2018 e portato a casa dal serbo 10-8 al quinto set. Djokovic ha anche fatto suo l’ultimo incrocio sul veloce, ovvero la semifinale del 1000 di Indian Wells del 2016. I due giocheranno il remake dell’ultimo atto di Melbourne 2012, vinto 7-5 al quinto set dal serbo, in quella che è la finale più lunga nella storia di uno Slam (5 ore e 53′).