Eleonora Molinaro
LiveTennis.it ha raggiunto, in esclusiva, la tennista lussemburghese Eleonora Molinaro, classe 2000 ed attuale numero 374 del ranking WTA. La diciottenne di origini italiane è stata, nel 2018, tra le prime 10 della classifica Juniores, prendendo parte sia alle Olimpiadi Giovanili di Buenos Aires, sia al Masters di Chengdu, nel quale ha perso solamente in finale.
E’ possibile consultare l’intervista in lingua originale. Per farlo, clicca QUI.
Cominciamo l’intervista con una domanda extra-tennistica: Eleonora, sappiamo che hai origini italiane. Raccontaci tutto nel dettaglio!
“Innanzitutto vorrei salutare tutti gli amici di LiveTennis. Sì, ho origini italiane: mio nonno e mio padre sono nati in Friuli Venezia Giulia, sto imparando la vostra lingua dal 2014 e posso dire senza esitazione che amo l’Italia“.
Hai appena diciotto anni, ma hai già tanta esperienza alle spalle. Giochi per il Lussemburgo, un piccolo paese per il quale gioca Mandy Minella e ha giocato Gilles Muller, ritiratosi da poco. Quanto è importante, per te, il confronto con tennisti come loro?
“Sono molto orgogliosa di poter difendere, da quattro anni, i colori del Lussemburgo in Fed Cup e di poter giocare i tornei del Grande Slam per questo Paese. E’ importante far vedere alle grandi nazioni che anche i “pesci piccoli” possono dire la loro. Mandy Minella è un esempio per me: con lei gioco spesso in Fed Cup e sono contenta perché riesco sempre ad imparare qualcosa di nuovo grazie ai suoi consigli“.
Raccontati la tua “giornata tipo”, oltre al tennis trovi spazio per la scuola?
“Faccio preparazione atletica per cinque volte alla settimana, due ore a sessione, e gioco a tennis per quattro volte, due ore a sessione. Mi alleno, dal 2007, al Tc Aquebusiers con Julien Mathieu e Gilles Kremer, mentre sotto il profilo atletico sono seguita da Yves Grandjean.
Non riesco ad andare a scuola, dunque faccio lezioni online in lingua francese: quest’anno avrò gli esami di maturità”.
Nel 2018 hai raggiunto la finale nel G2 di Firenze ed hai vinto al Bonfiglio. Che sensazioni provi quando giochi in Italia?
“Mi sento mezza italiana perché cerco sempre di parlare la vostra lingua e, inoltre, ho notato che quando giro per tornei in molti mi scambiano per una ragazza del vostro paese, visto il nome e le origini piuttosto evidenti. Il Trofeo Bonfiglio è un torneo di Grado A, è davvero stupendo giocare lì perché ci si confronta con le migliori giocatrici under 18: la mia è stata la prima vittoria lussemburghese a Milano, un sogno”.
Hai terminato la stagione con il Masters ITF in Cina, dove hai perso in finale contro Fernandez…
“Sono contenta e orgogliosa di aver centrato la qualificazione per il Masters, non mi sarei mai aspettata di arrivare in finale e mi sento comunque triste per il risultato. E’ stata comunque una buona settimana, specialmente per me che ho portato in alto la bandiera del Lussemburgo”.
Hai raggiunto il best ranking alla posizione numero 374, vincendo due tornei ITF ad Antalya (Turchia) e Gonesse (Francia). Quali sensazioni hai provato?
“Molto felice dopo la vittoria del mio primo $15,000 in carriera, anche il secondo titolo è stato importante perché ha contribuito ad aumentare la mia confidenza e a migliorare la classifica, regalandomi punti importanti”.
Quali sono i progetti futuri di Eleonora Molinaro, in termini di tornei e ranking? Chi sono i tuoi idoli?
“La mia stagione 2018 è finita, ho cominciato la pre-season che mi porterà a fare i primi tornei tra metà gennaio ed inizio febbraio. Non ho particolari obiettivi di classifica, ma non mi dispiacerebbe giocare le qualificazioni degli US Open 2019: sarebbe qualcosa di fantastico. I miei idoli? Tra i maschi Rafael Nadal, tra le donne mi piacciono Wozniacki, Serena Williams e Halep”.
Ti congediamo con una domanda sull’esperienza ai Giochi Olimpici Giovanili di Buenos Aires!
“E’ stato un piacere poter partecipare alle Olimpiadi di Buenos Aires. Non pensavo nemmeno di riuscire a qualificarmi visti i pochi tornei giocati, ma poi è stato fantastico poter volare fino in Argentina e trascorrere una settimana con i miei connazionali specializzati anche in altri sport”.
Intervista a cura di Lorenzo Carini