Un tempo il circolo virtuoso partiva dalla Formula Uno per arrivare alla strada. Entro pochi anni diventerà anche dalla alle auto di serie. La rivoluzione elettrica ha ancora una lunga marcia (molto lunga) da compiere, ma i passi sembrano poter ricalcare quelli di quasi settanta anni di motori termici.
E’ appena iniziato il quinto campionato mondiale di Formula E, con l’esordio d BMW e per la prossima stagione arriveranno anche Porsche e Mercedes.
Audi compete da due stagioni e il laboratorio su pista delle monoposto a batterie avrà delle ripercussioni sulle auto venduto in concessionario, anche se non a breve termine. Questo secondo Tristan Summerscale, responsabile Audi Formula E. “Le soluzioni che stiamo portando in competizione non hanno ancora trovato uno sbocco sulle auto di produzione. Anche se l’obiettivo finale è proprio quello: portare su strada quello che abbiamo collaudato al massimo in pista. Ma servirà ancora tempo per completare il progetto”.
La Formula E non ha il budget altissimi della F1. Il prezzo massimo di una vettura pronta per le gare non può superare gli 817.300 euro. Per questo e anche per i regolamenti, nonostante vengano aggiornati progressivamente, la ricerca e lo sviluppo sono abbastanza “blindati”.
Quando le Case che competono in F.E potranno sviluppare per loro conto le batterie, cambierà la musica. Ma sarà un’attesa lunga. Sei anni, poi tutti i team potranno scegliere la loro tecnologia. E mostrarla al pubblico con successive applicazioni di serie.