La Federal Aviation Administration (FAA) sta indagando negli Stati Uniti sull’incidente che è avvenuto due giorni fa nel comprensorio del Willow Run Airport. La notizia assume un carattere tutto particolare perché a danneggiarsi pesantemente in fase di atterraggio è stata un’automobile, anche se definita dalle Autorità “flying car”, cioè auto volante. L’incidente si è verificato venerdì 14, alle 13 ora locale, le 19 in Italia, durante quello che è stato denominato un test per “taxi volanti”.
Come riporta il sito clickondetroit.com – che ha pubblicato alcune immagini dell’incidente – si tratta del primo e unico esemplare – contraddistinto dalla sigla WD-1 – realizzato dalla Detroit Flying Cars, una start-up cofondata da Sanjay Dhall che nel volo di test (e che è stato ospedalizzato presso l’Ospedale dell’Università del Michigan a Detroit in condizioni non ritenute gravi) era ai comandi del mezzo a quattro ruote con ali retrattili.
La Detroit Fying Car viaggia su strada spinta da un motore 100% elettrico da 40 kW, capace di una autonomia di quasi 100 km, mentre in volo può arrivare ad una velocità di crociera di 200 km/h con un’autonomia di 600 km.