George Bucci è stato inserito nella Hall of Fame di Springfield. Il riconoscimento riguarda la sola Maac Conference, torneo che Bucci dominò a metà anni ’70 con Manhattan College, prima di vincere il titolo ABA nel 1976, in squadra con Julius Erving. Da lì il trasferimento in Italia nel 1976, prima alla Mens Sana Basket di cui resta il miglior marcatore All-Time con 4587 punti segnati, poi alla Fortitudo Bologna dove risulta essere il secondo marcatore di sempre con 3089 punti.
Enrico Schiavina ha sentito il 65enne Bucci e l’ha intervistato sul Corriere di Bologna, ripercorrendo la sua carriera italiana: Due sole squadre, Bologna e Siena, rappresentano i migliori anni della mia vita. A Bologna? L’ultima volta è stata una decina d’anni fa, sempre per vedere giocare Ryan e salutare qualche vecchio amico, ora sarà molto difficile tornare. Non amo più volare, faccio una vita molto tranquilla, un po’ isolata, vivo in una baita sulle Catskill Mountains, in una riserva naturale, tra animali e natura. E d’inverno, quando qui fa troppo freddo, prendo il camper e vado a sud, in Florida o in giro per parchi, per qualche mese.
Bucci ormai è lontano da tutto, anche dal basket: le squadre italiane cambiano 10 giocatori ogni anno e mi ci perdo. Ma sì, ovvio che seguo la Fortitudo, e che la vorrei in serie A.
Un club di tifosi ha fatto ristampare la canotta Yoga col numero 11. Non lo sapevo, mi fa piacere.