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Haas lancia la sfida a Renault per il quarto posto tra i Costruttori

KM at speed I-666
A cinque round dal tramonto di questo mondiale F1 possiamo parlare di una classifica costruttori alle spalle dei top team che è sempre più terra di duelli o addirittura di “trielli”, se così vogliamo chiamarli.

Se la Renault era arrivata in Russia con un buon cuscinetto protettivo nei confronti della Haas, ora lascia Sochi con l’immagine ingombrante della scuderia Italo-Americana negli specchietti. Alle spalle di una McLaren che non trova l’uscita di un tunnel più buio che mai cominciato ormai da mesi, si è accesa la battaglia per quello che al momento è il settimo posto nei costruttori, con ben tre team in lizza, racchiusi in sole 8 lunghezze.

Quella vista sul tracciato dell’Olimpic Park di Sochi, è una Renault che non è mai uscita allo scoperto in modo positivo, protagonista di un fine settimana dall’insolito anonimato per una scuderia che vuole conquistare la quarta piazza finale nella classifica delle squadre. Il team transalpino non ha mai mostrato i muscoli e sin dalle prime sessioni sono emerse difficoltà sia in termini di prestazione sul giro da qualifica che sul passo gara. Tutto ciò ha portato quindi i ragazzi del muretto a compiere, nel corso delle qualifiche, una scelta insolita e rischiosa al tempo stesso.

Infatti la qualifica russa di quest’anno verrà ricordata anche per il fatto che tutti i piloti che si sono qualificati per il Q3 lo hanno fatto senza particolare affanno. Ben cinque piloti non hanno preso parte al Q2 per evitare il vincolo dell’obbligo della mescola da utilizzare nelle prime fasi della gara.

Questa decisione, maturata in seguito a dati non troppo incoraggianti sul passo della mescola più morbida, la Hypersoft, alla fine non ha pagato. Se Hulkenberg ha quantomeno avuto la possibilità di entrare in zona punti, il compagno Sainz è stato protagonista di un weekend davvero deludente dove in gara è giunto penultimo a due giri di distacco dal vincitore.

Nel frattempo, i diretti avversari della Haas hanno potuto approfittare delle esitazioni dei gialloneri per rimettersi di nuovo in scia nella classifica costruttori. Da sottolineare la qualifica da urlo da parte di Kevin Magnussen, che si è andato a prendere con forza la quinta casella in griglia, approfittando dell’assenza di entrambe le Red Bull alla quale però non ha potuto opporre poi resistenza in gara.

Il pilota danese, anche in gara, ha mostrato non poca cattiveria, compiendo talvolta azioni al limite del regolamento, come nella difesa nei confronti di Ocon, dimostrando quanto ci tenesse a portare a casa un risultato davvero importante dopo un sabato da ricordare. Così è stato, ha tenuto alle proprie spalle entrambe le vetture della Force India, dando persino dei grattacapi ai tecnici al muretto della scuderia inglese.

La Haas ha ora tutte le carte in regola per sferrare la mossa definitiva nei confronti dei rivali francesi: Magnussen e Grosjean hanno a disposizione una macchina davvero performante e a questo si aggiunge ora anche la conferma dei due piloti per il 2019.

Il duello tra Haas e Renault non manca anche nella classifica dei piloti, dove le rispettive punte dei team, Hulkenberg e Magnussen sono a pari punti d guidano la classifica degli “altri” con 53 punti a testa.

Le battaglie in classifica costruttori non sono finite; in un fazzoletto di soli otto punti sono racchiuse ben tre squadre che si giocano al momento la settima piazza. Con 35 punti la Force India guida il gruppo: a Sochi non è arrivato un grosso bottino ma entrambi i piloti hanno chiuso nella top 10.

Quelli che non possono ritenersi soddisfatti, sono i ragazzi della Toro Rosso che lasciano la Russia dopo un weekend da dimenticare: alle penalità per le sostituzioni delle componenti della PU che hanno costretto Gasly e Hartley a scattare dal fondo, si sono aggiunti i problemi all’impianto frenante di entrambe le vetture dopo pochi metri dallo start e che hanno costretto al ritiro entrambi i piloti dopo appena un giro di gara.

L’obiettivo per il Giappone è quello di recuperare i punti persi, proprio nella patria di chi fornisce un motore che dovrebbe aver fatto importanti passi avanti in termini di potenza. In scia alla scuderia di Faenza si è piazzato l’altro team che difende il tricolore, l’Alfa-Sauber, dopo un fine settimana nel segno della competitività. Il weekend si era aperto con un ottimo lavoro da parte del neo-promosso Antonio Giovinazzi, lavoro proseguito dai piloti titolari che al sabato sono passati entrambi in Q3.

Un’occasione ghiotta per Charles Leclerc che ha dato nuovamente prova del suo talento cristallino, sverniciando la Haas di Magnussen nelle fasi iniziali del GP per poi concludere in settima posizione alle spalle dei top drivers. Il team capitanato da Frederic Vasseur, con 27 punti, può così sognare uno storico sorpasso sulla Toro Rosso che dista soltanto tre lunghezze.


Fonte: http://www.circusf1.com/2018/feed


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