Dal paradiso all’inferno e poi il ritorno in paradiso. Nella semifinale di Coppa Davis sulla terra rossa di Zara la Croazia batte gli Stati Uniti 3-2 e raggiunge la Francia nella finalissima di novembre. Che fatica, però, per gli uomini di Zeljko Krajan, che in due giorni si sono complicati la vita e hanno rischiato di compromettere il 2-0 maturato dopo i singolari del venerdì. Prima la sconfitta del doppio, poi il clamoroso ko di Marin Cilic contro Sam Querrey, con il numero uno croato che era avanti di un set e di un break. A consegnare ai padroni di casa il pass per l’ultimo atto del torneo ci ha pensato il 21enne Borna Coric, che ha superato in cinque set l’altro Next Gen, Frances Tiafoe (classe 1998): 6-7(0) 6-1 6-7(11) 6-1 6-3 il punteggio finale dopo oltre 4 ore di match.
Querrey per Johnson e gli Usa tornano in partita
Jim Courier cala la carta Sam Querrey (numero 60 del mondo), preferendolo a Steve Johnson (numero 30), apparso sottotono nel match di venerdì con Coric. D’altronde, si sa, in Coppa Davis la classifica conta fino a un certo punto. Eppure, il primo set e mezzo di partita sembra confermare i precedenti, che vedevano Cilic avanti 6-0: il numero 6 del mondo vince nettamente il tie-break del primo set e piazza un break a inizio secondo parziale. Sembra il prologo a una fuga che per la Croazia significherebbe finale, la terza della sua storia. E invece Querrey non molla: recupera e poi vince al tie-break il secondo set. Nel terzo Cilic si innervosisce e inizia a commettere un errore dopo l’altro (saranno 72 a fine partita). L’americano, invece, è più solido, soprattutto al servizio con l’84% di punti vinti con la prima. A Querrey bastano due break – uno a inizio terzo parziale e l’altro alla fine del quarto – per rimandare il verdetto della semifinale al quinto match. Cilic conclude mestamente con un dritto che si spegne in rete. Un black-out inspiegabile il suo, che poteva costare caro alla squadra di Zeljko Krajan.
Coric: una rimonta che vale la finale
Il 21enne Borna Coric ha la responsabilità di portare la Croazia in finale. Il tennista di Zagabria parte contratto contro Frances Tiafoe: cede il servizio, poi lo recupera ma al tie-break non riesce a conquistare nemmeno un punto. Il croato non si scompone, reagisce e vince 6-1 il secondo set. Nel terzo si rinnova la battaglia: si arriva ancora al tie-break, che si rivela un’altalena di emozioni. La spunta l’americano, che chiude i conti al 24esimo punto. Un giocatore senza personalità getterebbe la spugna. Coric, invece, dimostra di essere un tennista vero, anche di testa: pareggia i conti con un altro 6-1 e poi vince il quinto 6-3 senza concedere più nulla al servizio. A fine match sii scatena l’apoteosi, con Coric che impazzisce di gioia e viene sommerso dai suoi compagni.”È un momento speciale, il più bello della mia vita”, commenta il croato dopo la vittoria.
Francia-Spagna 3-2
Nell’altra semifinale tutto già scritto, con la Francia prima finalista dopo il doppio del sabato. Ininfluenti, dunque, le vittorie di Albert Ramos-Vinolas e Pablo Carreno-Busta: il primo ha battuto in tre set Richard Gasquet 1-6 6-4 14-12, il secondo Benoit Paire 5-7 6-1 6-0.