Al termine della vittoriosa sfida con Udine, così coach Ramagli analizza, di fronte ai taccuini e ai microfoni della stampa, il momento della squadra: “L’auspicio, per queste ultime tre settimane di precampionato, è quello di poterci finalmente allenare al completo, visto che ormai il 7 ottobre non è più così lontano e finora non siamo mai riusciti a farlo… Detto questo, siamo ancora in piena preparazione, quindi trarre conclusioni, parlare di singoli, o spingersi in analisi troppo particolari può essere fuorviante. Una cosa secondo me, tuttavia, la si nota: questa squadra ha già un’identità piuttosto riconoscibile. Siamo un gruppo che è predisposto al sacrificio, che ha voglia di soffrire insieme e che, ai momenti di difficoltà, riesce comunque sempre in qualche modo a reagire. In queste prime amichevoli -prosegue il coach- è stata una nostra costante, sia stasera, che contro Venezia e contro Torino: a un certo punto della partita andiamo in sofferenza, stasera ad esempio nel terzo quarto, ma poi riusciamo a venir fuori con caparbietà e spirito di squadra. Questo ci ha permesso di riaprire la partita con Venezia, vincere con Torino e riuscire ad allungare in maniera perentoria questa sera, senza lasciare possibilità di replica a Udine”.
A proposito della gara contro i friulani, Ramagli spiega: “Udine è una buonissima squadra, costruita per provare a vincere il campionato di A2, anche se sicuramente la concorrenza non le mancherà: riuscire, in questo momento per noi complicato, con due stranieri fuori, con un terzo che si riallena col gruppo da appena due giorni e con Pechacek malmesso, a tenerli a 29 punti nel secondo tempo, dopo averne subiti 44 nel primo, vuol dire che a livello di mentalità siamo sulla buona strada. I momenti di sbandamento capiteranno, ed è normale: ma se in quei momenti non saremo neppure capaci di difendere forte, con intensità e in maniera organizzata, allora quei momenti segneranno la nostra partita. Statisticamente anche stasera abbiamo prodotto 14 palle recuperate, pur mancando Peak che è il nostro miglior giocatore, finora, a chiudere le linee di passaggio agli avversari: è un dato che si sta mantenendo costante nel nostro pre-campionato e che ritengo assolutamente significativo perché penso possa essere un nostro marchio di fabbrica anche nel corso di tutta la stagione”.