La rimonta di Sebastian Vettel al leader della classifica Lewis Hamilton riparte da Singapore. L’anno scorso lo sciagurato episodio allo spegnimento dei semafori segnò il momento decisivo della stagione di F1 2017.
Quest’anno Vettel ha un solo risultato e nessun margine d’errore. Incalzato dai reporter, dopo gli episodi che hanno permesso la fuga di Hamilton in classifica piloti, il tedesco ha ammesso: “È piuttosto semplice per me. Penso che il più grande nemico sono io!”.
Il quattro volte campione del mondo tedesco ha rilasciato delle importanti dichiarazioni circa il presente e il futuro prossimo con il compagno di squadra Leclerc.
Cosa cambia per te con l’arrivo nel team di Charles? Sei felice di dargli il benvenuto?
“Sì, ovviamente è sempre un cambiamento quando arriva un nuovo pilota nel team, ma ad essere sinceri in questo momento non cambia nulla, sono più concentrato sulle prossime gare da affrontare piuttosto che sul prossimo anno. Indubbiamente è una grande opportunità per lui, è da diverso tempo nel programma junior della squadra, quindi è bello vedere che abbia completato un bel percorso. È un bravo ragazzo e spero che si integri bene. Sono sicuro che tutti gli daranno una mano”.
È stato molto commentato l’aiuto che Bottas ha garantito a Lewis nel GP di Monza. Credi che gli ordini di squadra saranno un aspetto cruciale nella parte finale di stagione?
“È difficile da prevedere, perché dipende sempre dallo svolgimento delle gare. Tutti i team sono liberi di fare come pensano sia meglio, quello che hanno fatto a Monza (in riferimento alla Mercedes) non è la prima volta che lo abbiamo visto fare, anche lo scorso anno abbiamo assistito ad un episodio simile, quindi non è stata una sorpresa. Ma ovviamente la cosa non mi ha coinvolto direttamente perché ero nelle posizioni retrostanti”.
Mancano ancora sette gare alla fine del Mondiale, ma questa in particolare sembra essere quella che si sposa meglio con la vostra monoposto. Senti la pressione di dover vincere?
“Non lo so, vedremo. Alla fine della stagione si sommano tutti i tuoi punti conquistati e a posteriori capisci quali erano le gare in cui c’era potenziale per vincere e quali no. Non possiamo cambiare ciò che è stato, ma possiamo cambiare ciò che ci aspetta, quindi al momento siamo totalmente focalizzati sulla gara che ci aspetta qui a Singapore, e se saremo in grado di vincere, proveremo ovviamente a farlo, è ciò che vogliamo”.
Kimi Raikkonen è stato finora il tuo migliore compagno di squadra?
“Sì. Assolutamente. Ci sono cose che si possono esprimere in numeri, in risultati, altre invece no. La cosa più importante con il proprio compagno di squadra è il rispetto che si ha reciprocamente. Non ci sono state ‘cazzate’ tra noi, sin dall’inizio, e credo che sarà così fino alla fine. Come ho detto è una grande occasione per Charles ma sono anche triste nel pensare che Kimi non sarà più nel box, perché sebbene siamo diversi, andiamo comunque d’accordo. Detto ciò, non credo che questo cambierà la nostra prospettiva fino alla fine dell’anno; ci rispettiamo moltissimo l’un l’altro e resteremo concentrati sul campionato”.
Hai ripensato ai punti persi a Monza?
“Sono ovviamente deluso. Se inizi una gara partendo dalla prima fila e dopo un paio di curve ti ritrovi nei problemi non è una buona notizia. Dopo quanto è accaduto è stato comunque positivo essere tornati in zona punti, ma ovviamente la delusione è stata molta. Poi realizzi che non puoi far nulla per cambiare quanto accaduto, non ha molto senso continuare a ripensare all’accaduto, ma al contrario è giusto investire tutte le energie per preparare al meglio questo weekend”.
Pensi che nella tua attuale situazione non possa più permetterti di perdere alcun punto?
“Credo che il mio più grande nemico sia me stesso, abbiamo una grande macchina, ed abbiamo tutte le possibilità far bene. Lewis è il leader in questo momento, è lui il più avanti e lui è il pilota da battere, ma penso che abbiamo tutte le possibilità per giocarci le nostre chance. Abbiamo ancora ottime possibilità di far bene, come ho detto, saremo noi il nostro primo nemico e non lui, inteso come pilota o loro come squadra. Dobbiamo guardare a noi stessi e se lo facciamo al meglio, abbiamo buone possibilità di fare bene e di vincere le gare”.
Hai commesso errori nelle gare di Baku, Paul Ricard, Hockenheim e Monza. Sei insoddisfatto del lavoro svolto in queste quattro gare?
“Ovviamente non sono contento, ma se penso al giorno e al momento in cui è stato commesso un errore è una storia diversa. Penso che sia normale quando si disputano molte gare che qualcosa non vada nel verso giusto, c’è sempre qualcosa che avresti potuto fare in modo differente, in modo migliore”. Vettel ha poi anche aggiunto: “Ci sono anche altre gare in cui non avremmo dovuto fare molto bene ed invece abbiamo ottenuto ottimi risultati. Di sicuro la gara peggiore è stata il GP di Germania. Ora la cosa più importante è che so cosa è successo, e posso spiegarlo, poi ognuno è libero di avere le proprie opinioni su quello che è accaduto. Avrei voluto vincere in Germania, ma non voglio concentrarmi su cosa avrebbe potuto essere ed invece non è stato”.
Charles ci ha detto che non ha ricevuto messaggi di congratulazioni da te. È perché non hai il suo numero?
“Corretto, non ho il suo numero. Ma in questi ultimi giorni sono certo che sia stato molto impegnato, e se riuscirò a vederlo in questo weekend, sono sicuro che troverò le parole giuste. E poi avremo abbastanza tempo da passare insieme per poterci scambiare i nostri numeri di telefono”.
Credi che non ci siano controindicazioni nell’arrivare in Ferrari così giovane?
“Se sei veloce e hai talento, l’età non conta. Puoi essere veloce anche quando sulla carta sei ‘vecchio’, penso che Kimi sia l’esempio migliore in questo senso. Charles merita di essere in F1 ed è fantastico che abbia l’opportunità di correre in una grande squadra: faremo del nostro meglio per dargli il benvenuto, e vogliamo lavorare insieme come una squadra. Ma per ora non è così importante, lo sarà il prossimo anno”.
L’anno scorso la gara di Vettel sul circuito di Marina Bay fu molto sfortunata. Eliminato dalla incredibile collisione a tre, che includeva il compagno di squadra della Ferrari Kimi Raikkonen e Max Verstappen della Red Bull. Soffermandosi sull’evento di quest’anno, Vettel ha dichiarato: “Mi piace venire qui e mi piace la pista. E’ diversa da ogni altra gara in Asia, anche perché rimaniamo sui ritmi e sull’orario europeo ed è una delle gare più difficili dell’anno, mentalmente e fisicamente per vari motivi. Fa caldo ed è umido, ed è importante arrivare qui riposati e in salute. E’ uno di quei Gran Premi in cui non ti senti mai del tutto pronto, ma poi non vedi l’ora che arrivi il weekend per iniziare e goderti la sfida“, ha concluso Vettel che ha vinto ben quattro edizioni (2011, 2012, 2013 e 2015) del Gp di Singapore.