Di Redazione
“Stiamo andando avanti con il progetto per l’ampliamento del PalaBarton, lo consegneremo al Comune, come promesso, entro settembre. Speriamo loro siano pronti a dare subito seguito alla cosa“. Gino Sirci, presidente della Sir Perugia, e il suo staff in sinergia con la Rpa hanno messo a punto il piano per portare la struttura alla capienza di 5000 posti, che consentirebbe di candidarsi a ospitare importanti e seguitissime finali di Coppa Italia e Champions.
“E’ un progetto — fa notare Sirci — che ci chiede la gente. Ora che siamo diventati una squadra top è una casa che serve a noi ma anche alla città, perchè è un grande luogo di socializzazione”.
E’ questo che ispira la sua idea di ‘azionariato sociale’ visto il successo della campagna abbonamenti?
“Certo. E’ un’iniziativa a sfondo popolare. Ci sono gli sponsor, è vero, ma i biglietti acquistati dai tifosi costituiscono una base di sostegno fondamentale. E poi le strutture vanno realizzate quando servono”.
E Perugia è la città del ‘Triplete’ del volley ormai.
“Un palazzetto che ha 38 anni oggi va per forza adeguato. L’importanza che lo sport ha assunto merita impianti adeguati. Dobbiamo pensare all’evoluzione e alla futura crescita”.
Quanta pressione c’è sulla Sir?
“L’unico vero pericolo che corriamo è pensare che tutto sarà facile. Invece sarà tutto difficile o meglio, ancora più difficile perchè sembra che siamo i favoriti”.
Chi teme di più?
“Tutti, ma l’avversario più pericoloso è la rilassatezza. Anche lo scorso anno abbiamo perso punti in gare in cui sembrava tutto facile. La gestione del team e delle partite è fondamentale. Dobbiamo essere consci delle nostre potenzialità ma usare grande impegno. Nessuno ci regalerà niente”.
Pensa di candidare Perugia alla finale di Champions?
“Se avessi la certezza che a maggio 2019 l’ampliamento fosse completato lo farei. Con 5000 posti possiamo candidarci a ospitare finali top con tutte le ricadute anche economiche sulla città che questo comporta. Un grande PalaBarton serve a Perugia, non solo alla Sir. Se la città cresce è un vantaggio per tutti”.
(Fonte: La Nazione Umbria)