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Alonso: Red Bull ora mi snobba, ma mi ha contattato due volte per sostituire Ricciardo!


Continua la telenovela tra Fernando Alonso e il management della Red Bull. Dopo il botta e risposta via Social tra lo spagnolo e Christian Horner di questa estate, le schermaglie verbali si sono susseguite anche a Spa, come riportato da Autosport.com.

Tutto era cominciato dopo che Horner, in una intervista, aveva dichiarato di non volere Alonso nel suo team, in quanto è un pilota che crea confusione e vuole che tutto il team ruoti intorno a lui. Lo spagnolo aveva risposto via Twitter, riprendendo la notizia e commentandola con una serie di emoticons e la frase: “La nuova hit dell’estate!!”. A ciò si sono aggiunte le parole di Helmut Marko, che ha definito le frasi di Alonso “molto fastidiose”, e ha accusato lo spagnolo di trattare i team come “one-man show tutti per lui”.

Sembrava essere tutto rientrato, ma lo spagnolo, incalzato dalle domande dei giornalisti, è tornato sull’argomento, aggiungendo dettagli prima sconosciuti: “I commenti di Horner e Marko sono totalmente fuori luogo, dal momento che ho avuto da Red Bull due offerte anche quest’anno. Mi avevano già contattato nel 2007, 2009, 2013 e quest’anno si sono rifatti vivi a Monaco e dopo la decisione di Daniel di passare in Renault. Mi sorprende essere definito un accentratore da loro per due motivi: primo, non hanno mai lavorato con me, secondo, mi hanno cercato spesso in questi ultimi anni, e ora invece si appellano alla lealtà ai loro programmi junior. Non è giusto nei miei confronti. Dopo i suoi commenti, ho scritto a Christian, il quale si è scusato via mail. Spero che lo faccia anche di persona!”.

Dal canto suo, il manager del Team austriaco ha risposto così: “Sì, è vero, abbiamo offerto un contratto a Fernando, ma era il 2007! Che io sappia, nessuno della Red Bull ha più avuto contatti con lui da allora. Sono stati piuttosto Briatore e la FOM a contattarci!”. Poi ha cercato di addolcire le sue parole facendo i complimenti allo spagnolo: “E’ un ottimo pilota, ha un grandissimo talento, ma semplicemente non è il profilo adatto per il nostro team. Abbiamo investito tanto nel nostro programma junior, e ha dato risultati eccellenti in questi ultimi dieci anni”.

Difficile a questo punto stabilire dove stia la realtà dei fatti: ognuna delle due parti in causa, infatti, dà la propria versione dei fatti, che è opposta a quanto afferma l’altra. Non dobbiamo certo stupirci di ciò: le polemiche di questo genere sono all’ordine del giorno in ogni sport, e la F1 non fa certo eccezione. Quello che lascia un po’ perplessi è l’opportunità di tutto ciò; Alonso ha ormai annunciato il suo ritiro dalla F1, mentre Red Bull ha annunciato l’ingaggio di Gasly al posto di Ricciardo. Le parole di Horner, per quanto dure, un fondo di verità ce l’hanno, e la reazione “scomposta” (come si direbbe nel calcio) dell’asturiano ne è la dimostrazione. Fernando, in generale, non accetta che in un team venga messo in discussione il suo ruolo di prima guida; prova ne è il duello interno in McLaren nel 2007 con Hamilton, in cui lo spagnolo ostacolò in ogni modo il team mate nella lotta al titolo. Allo stesso tempo, non si capisce per quale motivo Red Bull, che ha indicato Verstappen come prima guida, debba offrire una vettura ad un altro top driver strapagato come Alonso, avendo un ottimo pilota come Gasly nella propria filiera. Detto ciò, vedremo se nel weekend belga arriveranno anche le scuse di persona da parte di Christian Horner o della Red Bull.


Fonte: http://www.circusf1.com/2018/feed


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