Nico Hulkenberg è sicuramente uno dei piloti più solidi sulla griglia al momento: veloce, costante e affidabile, il tedesco sta facendo un’ottima stagione al secondo anno con Renault. Al momento occupa il settimo posto in classifica Piloti con 52 punti a referto, ben davanti al team mate Carlos Sainz (undicesimo con 30 punti). Il suo motivo di orgoglio, come ha rivelato in un’intervista rilasciata ad Autosport, è il fatto di essere sopravvissuto in F1 senza essere un pay-driver, senza avere grandi aiuti economici a sostenerlo.
“In un certo senso è un traguardo che ho raggiunto – ha dichiarato Hulkenberg -. Penso che il fatto che io sia ancora qui dica qualcosa su di me e sul pilota che sono”. Nonostante ciò, Nico è ben lontano dall’essere appagato o soddisfatto: “E’ noioso, voglio di più. Ma tutti sappiamo che per vincere devi avere il timing giusto, devi essere sulla macchina giusta al momento giusto. E’ questo il motivo per cui sono ancora qui oggi: la mia carriera non è certo finita. Mi trovo molto bene con Renault al momento, e insieme lavoriamo duro per un target molto alto”.
Hulkenberg (31 anni appena compiuti) ha esordito in F1 nel 2010, alla guida della Williams, ottenendo una incredibile pole position nel GP del Brasile. Nonostante ciò, la scuderia inglese lo ha appiedato a fine stagione per il meglio supportato economicamente Pastor Maldonado. “Ovviamente, la fine del campionato 2010 è stato il periodo più critico per me: ho rischiato di uscire dal Circus. Fortunatamente, in seguito ho trovato team che valutano più il talento dei soldi, e questo è stato buono per me”.
“In un certo senso, mi sono sempre sentito vulnerabile. Non ho mai avuto un supporto economico serio alle spalle (sarebbe stata un po’ la ciliegina sulla torta!), mentre altri ne avevano parecchio. Ma proprio questo mi ha anche aiutato, perchè da sempre ho dovuto puntare tutto sulla performance per convincere i team”.
Nico spesso è stato accostato ai top team per le sue grandi doti di guida, e nel 2014 è stato molto vicino a correre vestito di rosso; nonostante i contratti già firmati, però, la decisione last-minute della Ferrari di puntare su Kimi Raikkonen lo aveva costretto a ripiegare su Force India. “Le mosse e le intenzioni della Ferrari sembravano serie: ci sono stati incontri, negoziazioni, contratti e contatti tra avvocati, ma adesso non importa. Purtroppo alla fine non se ne è fatto nulla, il resto è storia”.
Sicuramente, in tutti questi anni di carriera Hulkenberg ha dimostrato di avere la stoffa per poter combattere con i big della F1. Vedremo se l’arrivo di Daniel Ricciardo nel 2019 al Team Renault permetterà ai transalpini di fare il salto di qualità per inserirsi nella lotta tra i top team.