Di Redazione
Intervista a tutto tondo quella che Fefé De Giorgi, uno dei personaggi più amati della pallavolo italiana, ha concesso la quotidiano scaligero de “L’Arena”. Oggi De Giorgi continua la sua esperienza in Polonia, dove ha allenato anche la nazionale a Jastrzębie-Zdrój.
Un giudizio sulla Superlega di quest’amo? “Quello che verrà sarà un campionato incredibile sotto il profilo della qualità. Sono arrivati tanti campioni. E non accadeva da un po’ di tempo. Ci sono tre, quattro giocatori tra i migliori al mondo. Simon, Leon, Leal, Lisinac … il campionato italiano sarà super e il migliore al mondo come livello tecnico medio. Ci sarà da divertirsi”.
Molte differenze con la PlusLiga polacca? “Perugia e Civitanova sono tra le due migliori squadre al mondo per come sono state costruite. Ma la differenza non è nelle prime squadre perché generalmente al vertice tutti i team sono forti, semmai è il livello medio che fa la differenza”.
In Champions League Perugia o Lube riusciranno finalmente a insidiare il regno di Kazan? “Si, penso proprio di sì. Civitanova ha un roster incredibile. E così pure Perugia. Potrebbe essere la volta buona”.
Mondiale, quante chance ha la squadra azzurra? “Spero che l’Italia possa arrivare fino alla fine. Il sestetto è molto competitivo, la squadra è di qualità è può arrivare a giocarsi anche il titolo ma nel mondo, come in Europa, il livello si è uniformato. Possiamo fare una considerazione sulla Russia, perché oggettivamente non è facile batterla. E ha inserito due giovani veramente forti: Dmitry Volkov e Egor Kliuka”.
In Italia sono arrivati tanti campioni, ma c’è stato il ritorno anche di grandi allenatori come Julio Velasco. Tornerà anche De Giorgi? “Se si dovessero creare le giuste condizioni di sicuro. Non ci sarebbero problemi, anzi. Io al momento in Polonia sto bene, c’è una pallavolo di alto livello. Per noi allenatori questo è importante e l’Italia è di sicuro un paese dove adesso la qualità nella pallavolo è davvero molto alta, ma se dovesse esserci l’opportunità potrei tornare molto volentieri ad allenare nel campionato italiano. Tanti i giocatori e le squadre in grado di giocare una buona pallavolo. E il ritorno delle retrocessioni ha contribuito a rafforzare tutte le squadre”.
(Fonte: L’Arena)