L’Atp di Toronto 2018 è stato il torneo di Stefanos Tsitsipas. Il talento greco, destinato ad occupare un posto stabile nell’elite del tennis mondiale presente e futuro, ha raggiunto la finale del Masters canadese battendo avversari del calibro di Djokovic e Anderson (i due finalisti di Wimbledon) prima di infrangersi contro lo scoglio più duro, quel Rafa Nadal sempre più numero uno del ranking, vittorioso 6-2; 7-6 nel match di ieri sera.
E’ la seconda sconfitta subita da Tsitsipas in una finale Atp contro Nadal che l’aveva battuto già lo scorso aprile sulla terra battuta di Barcellona, suo feudo tennistico personale. Un avversario, Nadal, al momento insormontabile per il 20enne greco che si augura di raggiungere il livello del maiorchino. Emblematiche le sue parole al termine della finale di Toronto: ” E’ straordinario il modo in cui si è costruito come giocatore. Era uno normale, come tutti noi, ed è diventato una bestia, un mostro. Quanto devo lavorare ancora. C’è troppo differenza tra me e lui. La sua pazienza è straordinaria così come la sua forza fisica: ti fa sempre soffrire in campo. ”
Giovane e sfrontato in campo, Tsitsipas lo è altrettanto nelle dichiarazioni post match. Di certo non gli manca la sincerità: “Non voglio essere volgare, ma mi ha rotto il cu** in campo. Sono stato molto vicino a fare qualcosa, peccato.” C’è poco tempo per riposare per il greco atteso questa settimana all’Atp di Cincinnati. Primo turno, subito impegnativo con Goffin.