In vacanza tra il mare di Grado e il palazzetto di Romans per non perdere il ritmo, il friulano Fabio Mian si gode il passaggio alla Dolomiti Energia Trento, formalizzato quando era ancora giugno così da vivere un’estate più tranquilla, e risponde alle domande di Massimo Fontanini per Il Messaggero. Ecco alcune sue considerazioni:
L’Aquila. Sono molto contento di: sto continuando un percorso proprio come lo immaginavo, riuscendo a spingermi ogni anno sempre più in là. Avevo ricevuto altre proposte, ma quando si è fatta avanti Trento. Anche l’Aquila è cresciuta piano piano e ultimamente è arrivata al top.
Davide Pascolo. Ci conosciamo da tanti anni, se non sbaglio giocavamo contro quando lui era a Fagagna e io alla Cbu Udine nell’allora C2. Poi, abbiamo giocato assieme nella Nazionale di sviluppo in una tournee in Cina e abbiamo fatto la preparazione assieme con quella maggiore in vista del Preolimpico di Torino. Sono molto felice di ritrovarlo, speriamo di raggiungere risultati importanti.
Nazionale. È sempre un obiettivo. Quei 10 giorni di preparazione al Preolimpico e il debutto in un torneo proprio a Trento sono tra i ricordi più belli che terrò sempre dentro me. La scelta di Trento, giocando anche l’Eurocup per alzare l’asticella, va verso questa direzione. Vorrei un giorno tornare ad indossare l’azzurro.
Trieste e Udine. Trieste è una piazza incredibile in cui c’è una passione per il basket da fare invidia a molte altre di serie A. La vittoria dell’A2 è il giusto premio per un processo di crescita sia della società che dei tifosi. Tifo sempre per Udine, indipendentemente dalla categoria, e spero che ritorni il derby contro Trieste il prima possibile in A.