La Formula 1 tornerà in pista già questa domenica in Ungheria, ma le attenzioni generali sono ancora rivolte a quanto già capitato, in particolare nell’ultimo Gran Premio di Germania. L’episodio più sensazionale di Hockenheim è stato certamente quello che ha visto coinvolto Sebastian Vettel, leader della gara uscito clamorosamente di pista in seguito ad un suo errore, rovinando i piani festosi della Ferrari.
E mentre il pubblico è ancora diviso tra chi lo accusa pesantemente e coloro che invece lo sostengono, emerge un dato statistico curioso. Vettel infatti, con il fattaccio di Hockenheim, è diventato il primo pilota negli ultimi tredici anni a ritirarsi da leader della corsa per un incidente dovuto ad un suo errore.
E’ altrettanto interessante individuare che, prima del tedesco, la stessa sorte capitò ad un pilota talentuoso ed ancora in attività come Fernando Alonso.
GRAN PREMIO DEL CANADA 2005
Per andare a scoprire l’ultimo caso di un pilota ritiratosi per incidente da leader della corsa (senza il coinvolgimento di altre vetture), è dunque necessario fare un lungo passo indietro di tredici anni, concentrandoci in particolare su ciò che accadde nel Gran Premio del Canada 2005. La Ferrari, dopo un filotto di stagione vissute da assoluta protagonista, nel campionato 2005 non si rivela all’altezza degli anni precedenti, permettendo così alle due Renault di cogliere l’eredità della casa di Maranello.
E così, mentre Schumacher e Barrichello faticano a sostenere i ritmi della scuderia francese, lo stesso non si può dire per Fernando Alonso, il quale, sostenuto dal compagno di squadra Giancarlo Fisichella, prende il largo della classifica mondiale. Giunti all’appuntamento di Montreal, lo spagnolo si presenta carico di motivazioni, sperando in un risultato positivo che lo avvicinerebbe sempre più alla conquista del suo primo titolo iridato. E invece, il Canada si rivelò una delle più cocenti delusioni di quella stagione, che lo vedrà comunque trionfare al termine del campionato.
Alonso, indisturbato al comando della corsa, spinge sull’acceleratore per aumentare il distacco da Kimi Raikkonen, allora in forza alla McLaren-Mercedes. Il pressing esercitato da “Iceman” costrinse lo spagnolo a ridurre i tempi sul giro, realizzando giri veloci e prendendosi rischi sul tracciato cittadino di Montreal. La fuga di Alonso terminò improvvisamente con un ritiro verso metà gara, complice un errore del pilota della Renault che danneggiò irrimediabilmente la sospensione anteriore in seguito ad un contatto con il muretto. La Renault del futuro campione del mondo rientrò dunque ai box definitivamente (raggiungendo il compagno Fisichella, anch’egli costretto al ritiro per problemi meccanici), lasciando così la vittoria nelle mani di Raikkonen. Quello di Alonso fu l’ultimo k.o. per incidente che vide coinvolto unicamente il leader della corsa, ovviamente prima di Sebastian Vettel nel recente GP di Germania 2018.
ALTRI CASI SIMILI
Dal 2005 ad oggi, quindi, soltanto due piloti hanno perso la leadership di una gara a causa di un incidente avvenuto per un proprio errore. Va comunque sottolineato che, seppur raramente, vi sono stati altri casi negli ultimi tredici anni in cui diversi piloti sono stati costretti al ritiro mentre si trovavano in prima posizione. Nella maggior parte delle occasioni però, i forfait furono causati da guasti meccanici, che lasciarono incolpevolmente un pilota a piedi proprio sul più bello. Curiosamente, l’ultimo a soffrire di questa sfortuna sportiva fu proprio Sebastian Vettel, costretto a gettare la spugna nel Gran Premio d’Austria 2016 per lo scoppio di un pneumatico. In altri due casi recenti, invece, il leader della corsa ha dovuto abbandonare anzitempo un GP per via di un contatto avvenuto con un altro concorrente: in entrambe le situazioni fu coinvolto, suo malgrado, il grande protagonista dell’ultima tappa in Germania: Lewis Hamilton.
L’inglese subì una prima collisione nel 2012, quando fu Nico Hulkenberg a porre fine alla gara dell’inglese nel Gran Premio del Brasile. Nel secondo caso un altro Nico, questa volta Rosberg, tamponò il suo compagno nel controverso Gran Premio di Spagna 2016. Un terzo caso simile, che distrusse i sogni di gloria mondiali di Vettel, si verificò nell’ultima edizione del Gran Premio di Singapore, quando il tedesco perse la leadership subito alla partenza dopo una clamorosa carambola con il compagno di team Raikkonen e con la Red Bull di Verstappen.
Stesso pilota, ma lotta fratricida diversa. Anche nel 2010 Vettel divenne il discusso protagonista di un controverso incidente tra lui ed il leader della corsa del Gran Premio di Turchia: il suo compagno in Red Bull, Mark Webber.
In altri casi storici, in cui bisogna tornare indietro negli anni ’90 e ’80, lo stesso pilota perse la leadership della corsa per ben due volte nell’arco della stessa stagione. Ciò accadde una prima volta nel 1988, quando Ayrton Senna fu costretto al ritiro a Monaco (per un suo errore) e a Monza, quando venne colpito dalla Williams di Schlesser, regalando una clamorosa doppietta Ferrari a pochi giorni dalla scomparsa di Enzo Ferrari.
Undici anni dopo, nel 1999, un altra McLaren si rese protagonista in negativo di due ritiri da leader della corsa. Il pilota in questione fu Mika Hakkinen, con il finlandese che fallì l’appuntamento con la vittoria per due volte per suoi errori singoli, ed in entrambi i casi in Italia. La prima volta andò a sbattere sul rettilineo del traguardo di Imola, mentre nel secondo caso dovette arrendersi a Monza, con le lacrime del “finlandese volante” ancora impresse nella memoria degli appassionati.
Quali altri casi di ritiri eccellenti ricordate?