Ufficio Stampa Credera
Di Redazione
Pronte a spiccare il volo verso la serie D, le ragazze della Branchi CR81 Credera, lo erano già da un po’ di tempo.
Da quanto erano partite dalla Terza Divisione della pallavolo provinciale e conquistato, anno dopo anno, un gradino più in alto, fino alla Prima Divisione dove ad aspettarle, al termine delle prime due stagioni, ci sono stati i Play-off e con essi la fine dei sogni.
O, a ben vedere, solo un temporaneo segnale di arresto. Bisognava pazientare e sudare, crederci e continuare a costruire. “E così è stato – racconta Matteo Agazzi, dirigente e seconda guida della squadra, allenata da Riccardo Zanotti – anche se sulle prime sembrava fossimo destinati ad un altro finale. Poi a metà stagione, le cose hanno preso la giusta piega.
Abbiamo trovato il nostro gioco, quello che ci soddisfaceva e i risultati non hanno tardato ad arrivare. Anzi.
Da lì abbiamo iniziato ad inanellare una serie di vittorie consecutive, arrivando alla fine con un attivo di 24 gare vinte su 26, conquistando la promozione in anticipo rispetto al termine della stagione regolare.
Un successo che dobbiamo all’esperienza di molte delle nostre atlete ma anche al grande spirito di gruppo che non è mai mancato.” Ma la ricetta vincente comprende anche altri ingredienti. “A contare più di tutto, credo, sia stato l’orgoglio: a cambiare il volto della stagione, infatti, è stata una vittoria conquistata al tie break in casa della penultima squadra in classifica.
Due punti conquistati a fatica.
Troppa fatica a dirci che per raggiungere l’obiettivo era necessario un cambio di marcia.” Il resto è storia e futuro, quello che “ci porterà – continua Agazzi – per la prima nostra volta in serie D, con una squadra necessariamente rinnovata.
Abbiamo dovuto, seppur a malincuore, salutare alcune delle atlete con cui abbiamo condiviso questa meravigliosa esperienza.
Sia per motivazioni professionali e familiari loro, sia per esigenze agonistiche nostre.” Valigie e saluti, ma non per tutti. C’è anche chi rimane, come la capitana Camilla Pedrini.
“E pensare che sono tornata a giocare – racconta la centrale credere DOC – per caso. Era l’anno della seconda divisione quando un infortunio nella parte “calda” della stagione, aveva reso necessaria una sostituzione e, così, la chiamata. Quella che non ti aspetti, quando hai appeso ginocchiere e scarpe al chiodo. Ma poi rientri, dai una mano a conquistare la promozione e rimani. Una, due stagioni.
Finisci per conquistare una serie in cui non hai mai giocato, la D (sebbene abbia giocato nelle categorie superiori NdR) con la fascia al braccio.” Perché dietro ogni angolo della vita, ci può essere una sorpresa. “Come quella di Chiara Frittoli, che a gennaio ha lasciato la squadra perché in dolce attesa. Una banda in meno, per affrontare il campionato, ma una nipotina da coccolare in più: a settembre, infatti, arriverà Anna.
Un’attesa che abbiamo condiviso: Chiara è sempre stata presente, anche se non in campo fisicamente. Ha sofferto con noi nel periodo più buio della stagione e spronate in quello più impegnativo, quando a metà anno abbiamo iniziato la scalata vera e propria che ha coinciso con una serie di scontri al vertice, in cui abbiamo tenuto sia fisicamente che mentalmente. Questo racconta l’essenza della squadra: se dovessi descriverla, non esiterei ad utilizzare la parola “famiglia”, la più idonea.
Abbiamo formato un gruppo che ha sempre lavorato dal punto di vista tecnico senza dimenticare l’importanza delle relazioni umane da curare.
Tra noi atlete ma anche con gli allenatori, senza quel distacco che ogni tanto può crearsi. E poi con la società, che ha sempre favorito il dialogo e non è mai mancata. Tutte questioni davvero importanti.”
Una società, la Polisportiva CR81 Duemila, in crescita anche nell’ambito pallavolistico: “Fino alla scorsa stagione – conclude Matteo Agazzi – seguivamo solo il campionato di Prima Divisione e il progetto del VolleyS3. Dal prossimo settembre, invece, in collaborazione con la società di Montodine (CR) saremo presenti anche nei campionati UNDER.”
(Fonte: comunicato stampa)