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Tour, cosa pensare della caduta di Nibali

Vincenzo Nibali si è ritirato ieri dal Tour de France. Gli accertamenti presso l’ospedale di Grenoble, a seguito della caduta durante l’ascesa sull’Alpe d’Huez, non hanno lasciato spazio a interpretazioni: frattura di una vertebra. Impossibile continuare, si torna a casa.

Ma cosa accaduto esattamente ieri pomeriggio? Perché un evento sportivo di primo livello come il Tour de France è spesso caratterizzato da episodi simili? Il pubblico del ciclismo è cambiato? È semplicemente un problema di organizzazione o c’è una ragione più profonda alla base?

L’episodio

Ieri pomeriggio, durante la scalata sull’Alpe d’Huez, a 4 chilometri dall’arrivo, Nibali è caduto a terra. È stato un momento piuttosto concitato, nessuno ha esattamente capito – per tutto il giorno – cosa ha causato la caduta.

Complici i fumogeni che hanno ridotto la visibilità, le numerose persone a bordo strada, e la censura della regia francese che non ha trasmesso il replay, nessuno ha capito veramente cosa è successo. Dalle immagini si vede solo che in pochi secondi Nibali cade a terra, poco dopo si rialza, rimonta in bici e insegue i suoi avversari.

Inizialmente i telecronisti Rai Francesco Pancani e Silvio Martinello hanno accusato le moto della gendarmerie francese di aver urtato Nibali buttandolo a terra. Effettivamente, dopo la caduta, si vede una moto della gendermerie sbucare dal gruppo dei migliori a tutta velocità.

Mentre mezza Italia si scatenava a colpi di tweet velenosi contro la Francia – verso cui, e questo Mondiale di calcio lo ha confermato, non esiste simpatia – ribadendo con un certo campanilismo la supremazia dell’organizzazione del Giro d’Italia rispetto a quella del Tour de France, Nibali è riuscito con una cavalcata straordinaria a ridurre il il ritardo accumulato rispetto ai suoi avversari finendo per perdere solo 13 secondi dalla testa della corsa.

Va anche menzionato un momento tattico particolare della tappa che ha contribuito a far rientrare Nibali: a seguito della caduta, Froome, avvertito via radio dell’incidente di Nibali, ha rallentato il ritmo con una grande gesto di fair play, invitando Thomas, Dumoulin e Bardet a fare altrettanto. Un gesto rovinato dall’attacco improvviso di Bardet che ha spezzato subito l’accordo. Al termine della tappa, Bardet con un tweet in italiano ha provato a chiarire il suo gesto.


Fonte: https://sport.sky.it/rss/sport_ciclismo.xml


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