Mentalità vincente e intensità di gioco non appena il coach lo richiede. Queste le credenziali migliori nell’ampio repertorio di Roberto “Bobo” Prandin, veneziano di 188 cm per 86 kg, nato in Laguna il 9/6/1986. Con il suo arrivo con contratto (1+1) giungono a sette gli acquisti per il progetto Mens Sana fatti dal binomio Marruganti-Moretti. Negli ultimi quattro anni all’Alma Trieste, ha contribuito dentro e fuori del campo alla promozione dello squadrone giuliano. Le sue cifre parlano di 29 giocate con 17:41 minuti sul parquet, contenuto il suo apporto realizzativo (6p di media) ma sempre offerto con percentuali di tutto rispetto sia dalla corta distanza che dalla lunga.
– Bobo benvenuto, cominciamo da qui. Cifre e modo di giocare…
“Intanto grazie. Alla Società e a coach Moretti. Il fatto che abbia potuto discutere con il secondo il sistema di gioco e la costanza con cui la Società ha tentato di convincermi, alla fine, mi hanno spinto a venire a Siena. Sono un giocatore che negli anni ha cambiato modo di giocare e si è adattato alle esigenze della squadra. Quando giocavo a Treviso ero una guardia tiratrice (e difatti quell’anno in Lega B fu il topscorer dei trevigiani, ndr), a Trieste sono stato un po’ play, un po’ guardia e molto difensore. Ho sviluppato un modo di giocare avendo meno la palla in mano”.
– Dicci di Trieste. Leggendo qualcosa di te, sembra che l’affetto reciproco con la città sia l’aspetto dominante…
“E difatti è stato un amore a prima vista. Il fatto che in campo ci metta l’animo e nella vita normale sia una persona tranquilla hanno pagato un sacco. Mi sono sentito apprezzato e ho ricambiato ogni sentimento. Lasciare Trieste è stata indubbiamente una scelta difficile: ho provato a restare lì per disputare l’A1, ma alla fine con la Società non ci siamo trovati. Detto questo, però, vorrei che fosse chiaro che Siena non è una scelta di ripiego. Anzi, pur se non conosco la città, so che è bellissima e dire che il suo pubblico è molto appassionato mi sembra di dire una cosa scontata. Vedo questa nuova esperienza come una buona opportunità per la mia carriera e una piazza ideale in cui giocare”.
– Cosa conosci dei tuoi nuovi compagni e sulla nuova squadra?
“Tommy Marino e Poletti li conosco, ma la prima citazione spetta ad Alex Ranuzzi con cui ho giocato e a cui sono molto legato. Ci ha messo indubbiamente del suo per farmi venire a Siena. Alex ed io siamo giocatori e uomini con molti punti di similitudine. E da quel che sto venendo a sapere ci sono molti altri capaci di esprimere intensità sul campo. Credo che verrà fuori una buona squadra, le idee che sono al suo fondamento mi piacciono”.
– Un messaggio ai tuoi nuovi tifosi?
“Spero che sarà un’annata ricca di soddisfazioni e che avrete la possibilità di apprezzarmi per come sono veramente. Sì, ci regaleremo un bell’anno insieme”.
Dice di lui coach Paolo Moretti: “Sono molto contento che Roberto ci abbia scelto. E’ un giocatore molto particolare che già da anni ho avuto l’occasione di ammirare. Per l’atteggiamento, per la disponibilità, per la capacità di mettersi al servizio della squadra. Mi attendo da lui che sappia darci la sua grande spinta emozionale e che sia di esempio per tutti i suoi compagni. Sono molto orgoglioso per il suo arrivo e, dopo averci parlato, ammetto che sono stato molto colpito anche dalla sua ambizione e dalla sua voglia di fare un’altra grande stagione”.