GRONINGEN (OLANDA) – L’Italia perde l’ultima gara valida per la prima fase delle qualificazioni ai Mondiali 2019 di basket ma chiude comunque al primo posto il girone D. Dopo la sconfitta interna contro la Croazia, gli azzurri cedono per 81-66 anche in casa dell’Olanda, in un match tra due squadre che avevano già messo al sicuro il pass per la seconda fase, al via in settembre. Per la nazionale guidata da Meo Sacchetti, che aveva vinto le prime quattro partite, seconda battuta d’arresto consecutiva e cammino nella prima fase concluso con un bilancio di 4 successi e 2 ko. Passano dunque Italia, Olanda e Croazia (per entrambe tre vittorie e tre sconfitte), che dopo l’affermazione di giovedì scorso a Trieste si è aggiudicata lo scontro diretto contro la Romania (90-63).
A SETTEMBRE LA FASE DECISIVA DI QUALIFICAZIONE – Italia, Paesi Bassi e Croazia comporranno il gruppo J insieme a Lituania, Polonia e Ungheria, già qualificate con una partita di anticipo (Kosovo eliminato). Per il calendario sarà però necessario attendere gli ultimi match del gruppo C, dove polacchi e ungheresi si contendono ancora il secondo posto. Delle sei squadre in lizza, tre staccheranno il pass per il Mondiale cinese del prossimo anno. Solo la Lituania partirà a punteggio pieno, non avendo perso nessuna delle sei partite disputate nella prima fase. L’Italia è seconda con 10 punti, frutto di 4 vittorie e due sconfitte (secondo il regolamento Fiba alla squadra perdente si assegna un punto). A seguire le altre. Gli azzurri non potranno più affrontare Croazia e Paesi Bassi e disputeranno gare di andata e ritorno con Lituania, Polonia e Ungheria. Prima finestra 14/17 settembre, seconda finestra 29 novembre/3 dicembre, terza finestra 21/25 febbraio.
ESORDIO IN AZZURRO PER MANNION A 17 ANNI E TRE MESI – Sul parquet di Groningen per l’Italia, priva dell’infortunato Hackett (distorsione alla caviglia riportata nel match con i croati) e dell’influenzato Della Valle, il primo tempo è complicato, più del previsto. La fisicità degli olandesi, unita alla scarsa vena degli azzurri, produce subito un match in salita. Gli orange si arrampicano fino al +11 (18-7). Fa il suo esordio con la Nazionale Nico Mannion a 17 anni, 3 mesi e 17 giorni (il quarto più giovane esordiente di sempre dietro Vinicio Nesti, Dino Meneghin e Sandro Riminucci). Il playmaker nato a Siena in pochi secondi va subito a segno, prende un rimbalzo difensivo e in transizione fallisce un tiro da dietro l’arco: la personalità non manca di certo. Quello che manca è continuità sotto canestro.