In un’intima conversazione con Caroline Garcia per il canale YouTube Tennis Insider Club, Stefanos Tsitsipas ha aperto il suo cuore riguardo la decisione, presa lo scorso agosto, di interrompere il rapporto professionale con il padre Apostolos, una scelta che ha definito tanto difficile quanto necessaria.
“Molte cose sono cambiate fuori dal tennis, e questo ha inevitabilmente influenzato il mio gioco,” ha rivelato il numero 13 del mondo. “Mio padre è stato con me fin dall’inizio, è una persona profondamente emotiva. Non tutti capiscono quanto possa essere complesso avere accanto un padre così emotivamente coinvolto. Mi ha mostrato la strada per anni, e pur commettendo errori, ha sempre avuto l’onestà di ammetterli.”
La decisione di separarsi professionalmente è maturata osservando i segni di stanchezza nel padre: “Vedevo che non aveva più gli stessi livelli di energia di prima, commetteva errori più frequentemente. Da anni desideravo intraprendere il mio percorso, ma mi risultava difficile allontanare chi aveva fatto tanto per me. Pensavo a tutto il positivo che aveva portato nella mia vita e sapevo che allontanarlo gli avrebbe fatto male.”
Ma il vero cuore della questione riguarda il desiderio di Stefanos di recuperare un rapporto padre-figlio che rischiava di perdersi: “Voglio che torni ad essere principalmente mio padre. Attraverso la nostra relazione nel tennis, i confini si sono confusi. Ho perso quel valore paterno che desidero avere nella mia vita quotidiana. Il nostro rapporto era diventato più un business che una relazione familiare. Voglio ritrovare quel padre che ricordo quando avevo 10 o 12 anni, anche se so che non potrà essere esattamente lo stesso.”
Particolarmente toccante è la motivazione legata alla sofferenza del padre: “Vederlo stressato, vederlo soffrire così tanto mi fa male. Lui non ammetterà mai di star soffrendo o di trovarsi in difficoltà, è fatto così. Se lui non può prendere questa decisione, devo farlo io per lui. È una scelta per il suo bene, per proteggerlo. Non si tratta solo di me.”
La transizione, come sottolinea Tsitsipas, doveva essere graduale: “È difficile tagliare improvvisamente una relazione così profonda. Doveva accadere dolcemente, poco a poco. Il momento decisivo è stato settembre, quando ho davvero deciso di lasciarlo andare.”
Francesco Paolo Villarico