Le parole di Jannik dopo la vittoria all’esordio con Jarry: “È stata una partita combattuta, nei primi due set ho gestito bene i momenti complicati. Essendo l’esordio sono soddisfatto, ma sicuramente posso fare meglio”. E a Sky Sport aggiunge: “Quando vedo altri vincere tornei, a me viene voglia di lavorare ancor di più. La fame non andrà mai via”
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“Sono felice di essere di nuovo a Melbourne, l’atmosfera è straordinaria”. Parola di Jannik Sinner, convincente all’esordio agli Australian Open contro Nicolas Jarry, battuto in tre set. “Sicuramente posso fare qualcosa meglio in campo, ma essendo l’esordio posso ritenermi molto soddisfatto” ha detto il n. 1 al mondo, campione in carica a Melbourne Park. Un esordio tutt’altro che semplice per l’azzurro, soprattutto nei primi due parziali, risolti entrambi al tiebreak: “I primi due set potevano anche andare in modo diverso, ma sono stato bravo a gestire i momenti complicati. Il break nel terzo set è stato importantissimo, Jarry ha un potenziale enorme. Adesso ho due giorni di riposo, cercherò di trovare il ritmo giusto per la prossima partita”.
Il consiglio ai giovani: “Il successo non deve cambiarci”
Sinner si è poi rivolto ai più giovani: “Un consiglio? Serve anche un pizzico di fortuna – ha ammesso – Sono stato fortunato ad avere le persone giuste al momento giusto. I momenti difficili ci saranno sempre, ma bisogna sempre avere il sorriso in volto e lavorare sodo. La famiglia e le persone vicine vengono sempre al primo posto”. Jannik ha aggiunto: “Il successo non deve cambiarti come persona. Dobbiamo rimanere noi stessi, io non credo di esser cambiato. Tanti giocatori prima di me continuano a motivarmi. E poi ho il miglior team al mondo al mio fianco. Sono felice di averli con me e cercheremo di migliorare”.
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Sinner a Sky Sport: “La fame non andrà mai via”
Intervistato da Sky Sport, Sinner ha poi parlato dei dettagli da migliorare in vista dei prossimi impegni: “Il servizio sarà molto importante nelle prossime partite. Ci sono dei dettagli in cui potevo far meglio, ma oggi la partita era difficile contro un avversario tosto. Sento che potrei andare più volte a rete e usare il rovescio lungolinea. Ogni partita è diversa, soprattutto dipende dai giocatori. Con chi serve bene, devi rispondere bene, soprattutto al tiebreak. Con altri devi spingere un po’ di più, è tutta una questione di bilanciamento. Ci sono giocatori che ti spingono a far meglio. Quando vedo altri vincere tornei, a me viene voglia di lavorare ancor di più. La fame non andrà mai via”.