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Mascolo ha preso per mano la Nutribullet

Da squadra in crisi a possibile rivelazione la differenza è sottile. In freddi numeri, le quattro vittorie consecutive ottenute da Treviso da metà novembre in poi. Un poker di successi che ha portato la Nutribullet dal terzultimo all’ottavo posto. Merito anche di un metronomo da regia come Bruno Mascolo che sabato si è fatto rimpiangere dal pubblico del PalaFerraris: «Ho lasciato Tortona da un paio d’anni ma è sempre particolare ritornare – commenta il play campano allevato dalla PMS -. Ormai sono abituato alle gare da ex, l’emozione si fa sempre sentire. Almeno fino alla palla a due, poi si spegne l’interruttore e si pensa unicamente alla partita».

Contro la Bertram avete colto la quinta affermazione stagionale, la quarta in fila: cos’è cambiato rispetto alle difficoltà precedenti?
«La chiave di volta è stato il match interno contro Scafati, all’intervallo eravamo sotto di dieci punti e negli spogliatoi ci siamo compattati. La squadra c’è, il talento è indiscutibile, era soltanto una questione di equilibrio. Dovevamo renderci conto di fare qualcosa di più in ogni aspetto del gioco. Ora il peggiore errore che potremmo mai commettere è mollare il colpo pensando di aver già raggiunto l’obiettivo».

Un filone positivo ottenuto a dispetto delle assenze di Harrison e Mazzola. In emergenza si gioca meglio?
«Piuttosto emerge il carattere. Lavorare a ranghi ridotti non è semplice, tuttavia non abbiamo fatto di questa situazione una scusante per giustificare delle prestazioni sottotono. Piuttosto alcuni di noi hanno compiuto un deciso passo in avanti dal punto di vista del rendimento e dei risultati».

A quanto pare è in atto un percorso di maturazione di tutto il gruppo trevigiano.
«Ad inizio stagione ognuno voleva capire cosa doveva fare e in quali circostanze. Settimana dopo settimana la conoscenza reciproca aumenta, riusciamo a prepararci meglio per le varie gare. E adesso siamo maggiormente consapevoli di ciò che serve per vincere».

Parlando di ex Tortona, Macura appare ancora un po’ in difficoltà.
«JP è un ragazzo straordinario che può dare moltissimo, un giocatore che potrebbe segnare trenta punti di fila. Purtroppo è rimasto fermo un anno per il problema all’anca, risolto con l’operazione, e per un atleta come lui dodici mesi di stop sono tantissimi. Soltanto di recente ha ricominciato a prendere il ritmo, non è ancora al 100% e deve ambientarsi in un ruolo nuovo partendo dalla panchina. Ma è il nostro ago della bilancia: in queste quattro vittorie c’è sempre stato il suo zampino con giocate molto preziose».

In cabina di regia sta crescendo un giovane talento, David Torresani.
«Un ragazzo dalle potenzialità importanti. Dal primo giorno ho stretto un bel rapporto con lui, l’ho preso sotto la mia ala protettrice: lui ascolta i miei consigli, mi fa domande, io gli fornisco tutto l’aiuto possibile. Anche David è stato molto importante nelle nostre vittorie. È un diciannovenne che sta disputando la prima stagione da professionista: cerco di trasmettergli tranquillità, deve fare ciò che sa senza fretta».

Tornando al campionato, vi attendono due gare delicate prima di Natale.
«Con Cremona e a Sassari vivremo due partite fondamentali, da affrontare con la giusta concentrazione. Abbiamo già iniziato a preparare il match contro la Vanoli, consapevoli che la nostra avversaria ha sì perso otto partite su dieci finora ma lo ha fatto sempre in volata dimostrando di non mollare sino all’ultimo istante. Noi vogliamo migliorare ancora, sappiamo cosa fare per risultare efficaci. Non abbiamo smesso di guardarci alle spalle in classifica ma se sapremo imprimere una svolta ulteriore potremo toglierci diverse soddisfazioni » .


Fonte: http://www.tuttosport.com/rss/basket


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