In un incontro con gli studenti dell’Università Alfonso X, Rafael Nadal ha condiviso riflessioni profonde sulla sua carriera e sull’importanza di rimanere umili e aperti all’apprendimento continuo.
Queste parole rivelano la mentalità che ha permesso a Nadal di mantenersi ai vertici del tennis mondiale per così tanti anni: un mix di umiltà, autocritica costruttiva e desiderio costante di miglioramento, un’eredità che va ben oltre i suoi numerosi trofei.
“C’è gente che, quando gli anni sono passati, ti chiede se cambieresti qualcosa. Qualcuno risponde di no, che non cambierebbe nulla. Beh, delle due l’una: o sei un superfenomeno o sei super arrogante,” ha dichiarato il campione maiorchino. “Se lo chiedete a me… certo che avrei cambiato molte cose, ma ho fatto del mio meglio con quello che sapevo allora. Tutti commettiamo errori, ed è da quelli che impariamo.”
Nadal ha poi sottolineato l’importanza dell’auto-analisi non solo nei momenti di difficoltà, ma anche nei successi: “Quando sbagliamo lo vediamo subito, ma quando vinciamo è importante chiedersi perché ho vinto, perché sono numero uno al mondo. Per rimanere al vertice, cosa mi serve? Questo è il consiglio: è importante essere soddisfatti, ma bisogna sempre restare vigili per capire cosa si può migliorare.”
Francesco Paolo Villarico