ITALIA – STATI UNITI 0-3 (23-25 17-25 27-29) –
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MODENA – 0-3 USA, settima sconfitta azzurra nel torneo, ottavo posto finale, dietro anche al Canada. Per il Mondiale c’è davvero tanto da lavorare. Il tempo non manca, speriamo che basti. Oggi l’Italia accusa in ricezione e fatica a produrre gioco, tanto da subire enormemente la prepotenza statunitense a muro e in attacco. Mvp del match Matt Anderson, posto 2 che riceve. 71% in attacco per lui, uno dei tanti ex modenesi presenti a questo torneo.
Il bilancio finale del torneo, attenendoci alla classifica e ai numeri non parla a favore dell’Italia. Resta la speranza che una parte del gap che ci separa dalle altre – in chiave Mondiale – sia dovuto dalla necessità del turnover, dal pazzo piano di viaggio riservato agli azzurri dalla FIVB, dai disagi creati da un torneo dove non tutti hanno giocato ad armi pari. Ora come ora l’Italia è ottava… A Torino arriveranno le prime sei: la speranza è che il lavoro di Cavalese, il recupero di condizione dei nostro atleti, i ritorni eccellenti riducano questa distanza.
PIU’ E MENO – Gli Stati Uniti dominano il campo, nonostante un terzo set in cui gli azzurri han dato l’impressione di poter dire la loro. Holt e compagni ci hanno surclassato a muro: 13 a 3, attacco con un 58% finale (70% nel secondo set, 68% nel terzo) contro il 45% azzurro, ricezione 62% positiva contro il 39% azzurro (Italia solo 5% di perfetta nel 1° set), battuta 5 ace a 2. Gli USA nel fondamentale dei nove metri forzano tanto. Colgono nel segno, ma regalano anche tanto: 21 battute sbagliate (contro 10 azzurre), per un totale di 30 errori punto complessivi che hanno dato ossigeno all’Italia (solo 15 gli errori azzurri). Migliore in campo l’opposto USA Matthew Anderson. Attacca al 71%, 15 su 21, 1 solo errore, 2 muri all’attivo, riceve 15 paloni cn una positività del 73%, 1 solo errore, 2 ace e un +12 finale.
SESTETTI – Italia con Baranowicz in regia, Zaytsev opposto, Anzani e Mazzone al centro, Lanza e Randazzo in posto 4, Colaci libero. Stati Uniti con Christenson in regia, Anderson opposto, Defalco e Ensing in posto 4, Holt e Smith al centro, Shoji libero.
LA PARTITA – Stati Uniti subito aggressivi al servizio, l’Italia fatica a ricostruire e si ritrova subito a inseguire (4-8, 8-11). Parodi rileva Randazzo, ma gli Usa vanno a +7 (10-17). L’Italia prova a entrare in partita con qualche difesa e contrattacco. Parodi sigla il -2: 18-20. L’ace di Holt tra Lanza e Colaci però riporta gli USA a +4. La linea di ricezione azzurra si allarga a 4, con Ivan che si prende un pezzo di campo. Usa sul 20-24 prima di tre set ball annullati. La battuta out di Parodi vale il 23-25. Fanno tutti gli Usa trascinati da Anderson (opposto che riceve). 6 punti per lui; 4 muti e 4 ace per gli americani che però regalano anche gli 11 errori punto che tengono in quota l’Italia.
Sestetti invariati in avvio di secondo set, con Randazzo che torna in diagonale a Lanza. Dal 2-5 al 6-5, gli Usa regalano qualcosa in ricezione, ma a muro no: 7-9 block di Holt su Lanza, 8-12 muro di Ensing su Anzani. Gli Stati Uniti controllano il set: 12-16, 16-21 con gli azzurri che regalano qualcosa di troppo al servizio. Parziale che scivola via 17-25, con l’Italia (36% in attacco) che punge solo con Zaytsev (5). Stati Uniti al top con il 70% nel fondamentale più 6 muri.
Reazione azzurra in avvio di terzo set con Candellaro (neo entrato per Mazzone) che mette a segno due muri che portano avanti gli azzurri (5-2, 6-4). Spazio a Rossini per Colaci, Parodi per Lanza. Azzurri sempre avanti fino al secondo time out tecnico (12-10, 16-13), quindi arriva il ritorno USA con Defalco al servizio e ingenuità difensive azzurre: 22-22. Break USA 23-24, con Anderson che tira in rete il match ball. Giannelli entra a muro per Baranowicz, ma lo Zar spara in rete: 24-25. Randazzo dai 9 metri: out 25-26. Zaytsev impatta il terzo match ball USA: 26-26. Defalco servizio out millimetrico: 27-26, Smith impatta: 27-27. Zaytsev la chiude troppo, rete: 27-28. Defalco al servizio schiena randazzo, Anderson può chiudere la freeeball: 27-29.