Chris Froome una presenza sgradita in gruppo. Non si placano le polemiche sulla partecipazione del corridore britannico al Tour de France 2018, nonostante il giudizio sulla sua positività al salbutamolo tardi ad arrivare. Froome é alla caccia della storica doppietta Giro-Tour venti anni dopo l’impresa di Marco Pantani, ultimo a raggiungere un simile traguardo. Le dichiarazioni della leggenda del ciclismo Bernard Hinault, che aveva invitato il gruppo a scioperare in caso di presenza al Tour del britannico, hanno provocato reazioni a catena all’interno del Team Sky. In particolare, Tim Kerrison, storico allenatore di Froome, ha dichiarato al quotidiano The Guardian: “Se le cose vengono presentate in modo sensazionalistico o che possano scatenare rabbia o risentimento nei confronti di Chris non penso questo possa essere considerato molto responsabile. Penso che un trattamento più equo sugli organi di informazione possa essere un modo per assicurare l’incolumità dei corridori”.
I timori del Team Sky sulla sicurezza di Froome. La preoccupazione maggiore del team britannico riguarda l’incolumità del Keniano bianco, già protagonista suo malgrado di episodi spiacevoli nei suoi riguardi nelle precedenti edizioni del Tour e al quale sarà assegnata una guardia del corpo. “La sicurezza e l’incolumità generale è un argomento di cui parliamo tanto – ammette Kerrison – Abbiamo avuto con noi alcuni membri della sicurezza del gruppo Sky che ci hanno spiegato come possiamo comportarci e come possiamo migliorare la nostra sicurezza e incolumità nelle corse. Sappiamo anche che ci può essere una piccola parte della folla che sarà ostile e alcuni elementi che possono essere considerati haters”.
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