Al termine della finale del Six Kings Slam 2024, Carlos Alcaraz ha offerto una riflessione profonda sulla sua rivalità con Jannik Sinner, mescolando sportività e ammirazione per il suo avversario. Nonostante la sconfitta, lo spagnolo ha analizzato con lucidità sia la partita che il significato più ampio di questa sfida generazionale.
“Avrei voluto un finale diverso, ma ogni momento qui è stato prezioso,” ha esordito Alcaraz. “Il livello è stato altissimo, come sempre quando incontro Jannik. Queste partite si decidono sui dettagli e probabilmente avrei dovuto osare di più invece di attendere i suoi errori. Contro di lui devi giocare al massimo, spingere ogni colpo e essere costantemente aggressivo.”
Parlando della loro rivalità, Alcaraz ha mostrato una sincerità disarmante: “A volte è bello affrontarlo, altre volte preferirei evitarlo,” ha ammesso con un sorriso. “Ogni nostro match è una battaglia estenuante, che si giochi al meglio dei tre o dei cinque set. Mi spinge sempre al limite e so che per batterlo devo esprimere il mio tennis migliore. Come professionista, amo queste sfide, anche se talvolta vorrei partite più semplici.”
Lo spagnolo ha poi toccato un aspetto più personale del loro rapporto: “La sua presenza nel circuito è un dono. Grazie a lui arrivo ogni giorno ai miei limiti, cercando di migliorarmi costantemente. Condividere il campo con Jannik è sempre un onore, anche se durante il match è difficile godersi il momento per l’intensità della sfida.”
“Spero che questa rivalità cresca ancora negli anni,” ha concluso Alcaraz. “Non è solo una questione di tennis: ci spingiamo a vicenda verso l’eccellenza, e questo spero renda il nostro sport più bello per tutti.”
Queste parole testimoniano la maturità di due giovani campioni che stanno ridefinendo il tennis moderno, con una rivalità basata sul rispetto reciproco e sulla continua ricerca del miglioramento. La finale del Six Kings Slam ha offerto solo l’ultimo capitolo di una sfida che promette di appassionare gli amanti del tennis per molti anni a venire.
Francesco Paolo Villarico