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Masters 1000 Shanghai: Berrettini subisce la rimonta di Rune

Un buon Matteo Berrettini non riesce ad arginare la rimonta prepotente di Holger Rune nel secondo turno del Masters 1000 di Shanghai, cedendo per 4-6 6-4 6-3. Sotto il tetto del centre court, l’azzurro gioca un gran bel primo set, perfetto al servizio e bravo a prendersi la chance e scappare al comando nella fase finale del parziale. Rune fa qualche scelta tattica a dir poco discutibile, ma cresce come rendimento dall’avvio del secondo set, con meno errori e una risposta progressivamente più incisiva, in particolare sulle seconde di servizio del romano. Il set si decide ancora al fotofinish, e stavolta è Berrettini a cedere, poco aiutato dal servizio e scivolando sotto all’aggressività in risposta del rivale. All’avvio del terzo set Rune è incerto, concede una palla break ma è davvero fortunato, un diritto impattato con poche corde genera una traiettoria bizzarra che pizzica un lembo di riga. È l’unico game nel quale il danese concede qualcosa alla battuta, mentre in risposta il suo pressing si fa sempre più minaccioso. Berrettini cala un po’ nel rendimento del servizio, meno prime palle in gioco ed è costretto a superare qualche passaggio non facile, finendo per capitolare in un durissimo ottavo game, alla terza palla break, davvero poco sostenuto dal servizio. Un match molto equilibrato, nel quale Berrettini ha giocato alla pari con Rune per quasi tutto l’incontro, ma l’efficacia della prima palla di battuta si è rivelata alla fine decisiva: nei due game nei quali l’ha smarrita, la risposta e prepotenza in spinta del danese ha prevalso e l’ha portato al successo.

Una partita equilibrata, con Berrettini partito davvero bene al servizio e non solo. Rapido negli spostamenti e nello scattare in risposta, Matteo ha controllato davvero bene i suoi turni di battuta, con la prima palla in ritmo e anche un diritto davvero pesante. Ma ha sofferto poco anche col rovescio, visto che il back è stato profondo e lento, palle difficili da tirar su e spingere per un tennista col movimento di diritto del danese. Berrettini è stato bravo a far sentire la pressione all’avversario nel rush finale del primo set, giocando in modo ordinato e pulito. Fino al 4 pari del secondo set Matteo aveva perso una manciata di punti nei suoi game, preciso e continuo. Purtroppo la risposta di Rune è migliorata, insieme all’atteggiamento complessivo del classe 2003, più focalizzato e centrato sullo scambio, senza quelle fiammate auto distruttive che spesso lo portano a scelte di gioco poco razionali e soprattutto per nulla efficaci. “Sul rovescio” continuavano a dirgli dal suo angolo, e infatti ha iniziato progressivamente a bloccare Matteo sulla sinistra, infilandolo poi dall’altro lato con un diritto pesante in avanzamento. Ma tutto è partito dalla risposta, dallo scambiare di più e stazionare con i piedi piuttosto vicini alla riga di fondo. Una posizione difficile da gestire per Berrettini, visto che gli errori gratuiti di Holger sono quasi scomparsi, e il suo ritmo è diventato sempre più importante. Finché il servizio l’ha sostenuto, Matteo è rimasto pienamente in partita. Ha pagato a caro prezzo un modesto turno di battuta nel decimo game del secondo set, e poi un altro nell’ottavo del terzo.

Purtroppo contro un avversario molto tosto e grande agonista come Rune devi essere molto forte nei tuoi turni e mettere pressione in risposta, esattamente come Berrettini è riuscito a fare nel primo set. Il calo di Matteo nel terzo c’è stato, ma non è affatto crollato, e se fosse riuscito a tenere fino al tiebreak, chissà. A livello di intensità generale il danese è cresciuto nel match, mentre l’azzurro un filo calato, ma Rune resterà sempre un avversario scomodo per Berrettini, vista la sua forza in risposta e forza generale nello scambio. Matteo ama spingere tanto e domare gli avversari di potenza; la potenza di Rune è altrettanto importante e stroncarlo sul quel piano non è affatto facile. Oltre al calo al servizio nel terzo set, forse Matteo avrebbe potuto prendersi qualche rischio in più nel secondo set, magari anche sbagliando ma per cercare di instillare qualche dubbio nella testa del rivale, non proprio granitica. Non c’è riuscito, pazienza, la prestazione resta complessivamente positiva.

Marco Mazzoni

La cronaca

Rune inizia il match al servizio, molto sicuro in un minuto vince il primo game. Buon avvio anche di Berrettini, due Ace e via, 1 pari. Il campo è rapido, il servizio è un fattore decisivo. Con un rovescio profondo Matteo vince il primo punto il risposta sul 40-0, ma è solo una fiammata, molto solido con la battuta Holger, quasi non si scambia nei suoi turni. Impressionante la potenza col diritto di Berrettini, nel quarto game trova due sbracciate micidiali, una lungo linea e l’altra inside out che lasciano fermo Rune. 2 pari, con un lob ottimo che mostra la mano del romano. Invece Matteo non riesce ad entrare in risposta, altro game di servizio per il danese a zero (3-2). Gli scambi sono rarefatti, massimo 4 tiri, anche nei game dell’italiano, che in sicurezza si porta 3 pari (ma ottima la rincorsa di Holger su di una smorzata di Matteo, bel punto). Gran diritto dell’azzurro nel primo punto del settimo game, ma poi Rune sale in cattedra, perfetto nell’aggredire dopo una prima di battuta solida in gioco. 4-3. Berrettini vince il primo vero scambio sullo 0-15 dell’ottavo gioco, bel passante di diritto. L’equilibrio si spezza sul 4 pari. Rune sbaglia il primo punto su di una risposta molto profonda di Berrettini, quindi il danese “cade” nel tranello del back molto basso e lento del romano, lo approccia male e scarica il diritto in rete. 0-30. Holger rimonta con l’aiuto del servizio ma sul 30 pari sparacchia via un diritto banale, palla break per Berrettini. Servizio e attacco di diritto, Rune si salva, ma Matteo si prende un’altra chance con una frustrata di diritto che punisce l’attacco corto e prevedibile del rivale. Stavolta il BREAK arriva: seconda di servizio, risposta profonda e disastro col rovescio di Rune, che sotto pressione sbaglia tanto. L’azzurro serve come un treno, 2 Ace e via, pure una smorzata di diritto millimetrica. 6-4 Berrettini, bravissimo a capitalizzare le prime incertezze del rivale, che ha sentito tutta la pressione. 36 minuti praticamente senza sbavature di Matteo, gran livello (16 vincenti e 3 errori).

Rune riparte alla battuta nel secondo set. Il match prosegue spedito sul canovaccio della prima parte, domina la battuta, in risposta non si incide. Con altri 2 Ace Matteo chiude il quarto gioco, 2 pari, finora ha ceduto solo 6 punti nei suoi game di battuta, e spesso col suo diritto pesante sorprende il rivale che, per colpa della sua apertura un po’ larga, non sempre riesce a gestire. Il nostro unico finalista a Wimbledon è bravo ad alternare al servizio botte a tutta velocità a qualche traiettoria più lavorata di spin e con curve varie, Rune non ha punti di riferimento e la sua risposta non prende sicurezza. Con un altra bordata di diritto micidiale Matteo chiude comodamente il sesto game, 3 pari. Anche Rune è molto sicuro nei suoi game, il diritto è pesante, comanda e chiude rapidamente i punti. 4-3. Si scorre fino al 5-4 Rune, quando Berrettini è per la prima volta in difficoltà al servizio. Holger inizia con una risposta fantastica di diritto, nei piedi di Matteo, quindi avanza e chiude. Segue altra ottima risposta e via avanti a chiudere, 0-30. Non entra la prima palla esterna, e sulla seconda è bravo il danese a spingere sulla sinistra, bloccare l’azzurro nell’angelo e infilarlo col diritto cross nell’angolo scoperto. 0-40, prime tre palle break, e anche Set Point Rune. Berrettini cancella la prima con il suo schema principe, servizio potente, diritto d’attacco e comoda chiusura sul net, 15-40. Rune sul secondo servizio lavora bene lo scambio, martella a sinistra Berrettini e alla fine ne provoca l’errore. SET Rune, 6-4. Come nel primo parziale, è bastato un game a far girare tutto. Poco aiuto della battuta per Matteo nel momento decisivo.

Terzo set, Rune to serve. Entra bene con la risposta Berrettini, prende il centro del campo e comanda, forzando due errori del rivale, 0-30. Il danese rimedia con due buoni servizi, poi Matteo trova un diritto pesantissimo che sbaraglia il rovescio di Holger. 30-40, palla break! Non entra la prima palla, si scambia ed è fortunato il danese che impatta male un diritto in contro balzo, ma trova un filo di riga esterna. Più che discutibili le scelte di gioco del danese: ok istinto, ma i tempi d’attacco, la direttrice degli scambi, le difese sono dettate da un misto di presunzione e scarsa lucidità. In qualche modo, Rune chiude il game, 1-0. Risponde tanto Rune, è meno definitiva la battuta di Berrettini, e i game si fanno difficili. Sul 2-1, Holger si porta 0-30 con risposte aggressive. Matteo chiede tutto il possibile alla sua prima palla, ne trova tre ottime, martellando il centro del campo, poi sbaglia un diritto dal centro colpito con scarso equilibrio. Vantaggi. Berrettini trova un bel rovescio cross, profondo e angolo, Rune è sorpreso e sbaglia. Con l’Ace n.15 del match, impatta 2 pari. Ottimo turno dell’azzurro nel sesto game, grandi angoli e potenza col servizio, 3 pari. È una molla Rune nello scattare sulle seconde di servizio di Berrettini e trovare grande profondità. Non trova la prima palla Matteo servendo sotto 4-3, gli va bene sullo 0-15, di poco lunga una risposta molto incisiva del rivale, sarebbero stati guai seri. Quando torna il servizio, la musica cambia, altrimenti è il danese a dirigere l’orchestra. Ancora una seconda palla sul 30 pari, Rune aggredisce duro col diritto e si prende una palla break delicatissima. Bravo Matteo, ritrova una gran prima palla al T, impossibile rimetterla in gioco. Il game è durissimo, il più duro dell’incontro. Un grave errore di volo costa a Berrettini la seconda palla, che annulla con un servizio esterno potente. Ma non è finita, Berrettini purtroppo sbaglia un diritto di scambio, errore banale con la palla colpita troppo bassa, e c’è la PB n.3. È quella buona per Rune, niente primo servizio in gioco, sulla seconda un altro errore grave col diritto, fretta e troppa potenza senza equilibrio. BREAK Rune, serve per il match sul 5-3, e trova pure due Ace, chiudendo al primo match point grazie a un duro scambio condotto dal centro del campo. Peccato per come Matteo ha giocato male quei due diritti nell’ottavo game.

Matteo Berrettini vs [12] Holger Rune

Statistiche🇮🇹 M. Berrettini🇩🇰 H. Rune
Punteggio servizio290308
Ace167
Doppi falli10
Percentuale prime di servizio65% (51/79)62% (51/82)
Punti vinti con la prima75% (38/51)82% (42/51)
Punti vinti con la seconda61% (17/28)68% (21/31)
Palle break salvate60% (3/5)67% (2/3)
Giochi di servizio giocati1415
Punteggio risposta90119
Punti vinti in risposta sulla prima18% (9/51)25% (13/51)
Punti vinti in risposta sulla seconda32% (10/31)39% (11/28)
Palle break convertite33% (1/3)40% (2/5)
Giochi di risposta giocati1514
Punti vinti a rete73% (8/11)85% (11/13)
Vincenti3030
Errori non forzati3519
Punti vinti al servizio70% (55/79)77% (63/82)
Punti vinti in risposta23% (19/82)30% (24/79)
Punti totali vinti46% (74/161)54% (87/161)
Velocità massima servizio222 km/h214 km/h
Velocità media prima di servizio209 km/h193 km/h
Velocità media seconda di servizio170 km/h170 km/h


Fonte: http://feed.livetennis.it/livetennis/


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