La Grande Bellezza del tennis italiano non è solo vincere ovunque. È la forza della passione, dei sogni, concretizzati dopo tanti sacrifici. Strade e storie si intrecciano.
Berrettini e Cobolli sono cresciuti tennisticamente a Roma a poche centinaia di metri. Matteo al Circolo della Corte dei Conti. Flavio al Tennis Club Parioli. Sei anni di differenza tra i due, con il piccolo Cobolli spinto anche dal sogno di potersi avvicinare un giorno a Matteo. La Coppa Davis li ha riuniti. Saranno i due singolaristi di un’Italia che vuole rivincere la Davis e non cadere nella trappola di un Belgio già in grado di sorprendere l’Olanda.
La prima volta di Flavio e l’esperienza di Matteo
Per Cobolli è l’esordio. La partita attesa e sognata da quando era bambino. Gioca non solo per la leggera distorsione alla caviglia di Arnaldi, nulla di preoccupante. Gioca Cobolli perchè è il n.1 di questa squadra con il suo ranking di n.31 al mondo. Volandri ci punta perché ha un tennis completo. Varietà di palleggio, gambe rapidissime, brillantezza e braccio morbido. Sostenuto sempre dallo spirito del lottatore. Di fronte avrà il n.1 belga Bergs. Avversario pericoloso, in ascesa, n.70 al mondo, battuto in 4 set due settimane fa a New York da Cobolli. Sarà un match duro, in cui dovrà essere gestita anche la parte emotiva della prima volta. Berrettini invece punterà sull’esperienza, il carisma e l’energia ritrovata per ipnotizzare il n.2 belga Collignon. Scenderà in campo prima Matteo alle 15.00, a seguire è pronto Flavio Cobolli. Tocca a loro continuare a far vincere questa splendida Italia.