Primoz Roglic ha fatto poker, vincendo la Vuelta per la quarta volta in carriera. Lo sloveno si è imposto dopo i successi del 2019, 2020, 2021 al termine di tre settimane estremamente combattute e avvincenti, caratterizzate dal grande recupero nei confronti di Ben O’Connor. Il leader della squadra Red Bull-Bora ha così eguagliato il record di vittorie alla Vuelta stabilito dallo spagnolo Roberto Heras nei primi anni 2000 (2000, 2003, 2004, 2005). Dopo 21 tappe e quasi 60.000 metri di dislivello, Roglic ha chiuso con 2 minuti e 36 secondi di vantaggio sull’australiano Ben O’Connor, che ha indossato la maglia rossa di leader per tredici giorni. Lo spagnolo Enric Mas ha conservato il terzo posto sul podio, davanti all’ecuadoriano Richard Carapaz, quarto. L’australiano Kaden Groves ha lasciato Madrid con la maglia verde della classifica a punti, mentre il suo connazionale Jay Vine ha chiuso in testa alla classifica dei migliori scalatori.
Roglic, che recupero su O’Connor nella classifica generale
Roglic ha dovuto lottare per la maglia rossa dopo una corsa estenuante iniziata tre settimane fa in Portogallo e caratterizzata da alcune delle salite più dure che questo sport possa offrire. Ha vinto la quarta tappa per prendere il comando della classifica generale, ma poi O’Connor (team Decathlon AG2R La Mondiale) è balzato in testa alla classifica generale con quasi cinque minuti di vantaggio. Roglic ha lentamente intaccato l’enorme vantaggio dell’australiano con una serie di ottimi piazzamenti in montagna. Ha recuperato la maglia rossa di leader dopo la sua terza vittoria nella 19^ tappa. Questo trionfo alla Vuelta è servito a compensare la delusione per la caduta che ha chiuso il Tour de France a luglio. Già sicuro del trionfo finale visto l’ampio vantaggio sui rivali, Roglic ha chiuso al secondo posto l’inedita cronometro finale di Madrid, vinta da Stefan Küng (Groupama-FDJ) in 26’28”. Lo svizzero ha preceduto di 30″ Roglic e 41″ Mattia Cattaneo (T-Rex Soudal-QuickStep).