Tim Henman ritiene che le voci che vedono Djokovic demotivato dopo l’Oro olimpico e un passo dal ritiro sono totalmente errate, arrivando ad ipotizzare uno scenario totalmente opposto: l’aver vinto l’ultimo trofeo mancante nel suo palmares lo riporterà in campo totalmente libero da pressioni e quindi ancor più pericoloso e vincente. Il britannico ha analizzato il post Olimpiadi del serbo in una chiacchierata con il portale tennis365, fiducioso per il prossimo US Open di Novak.
“Conoscendo il modo in cui pensa e lavora, non credo che l’aver vinto la medaglia d’Oro per Djokovic significhi che d’ora in poi penserà a dire basta” dichiara Henman, “Ha ancora un’enorme passione per il gioco. Ama ciò che fa e potrebbe andare diversamente da quello che molti ipotizzano. Vincere le Olimpiadi potrebbe liberarlo. Potrebbe pensare di aver spuntato tutte le caselle e che ora sta giocando solo per la passione e divertimento. Potrebbe uscire là fuori e non sentire alcuna pressione mentre cerca di vincere un altro torneo, magari già il prossimo US Open”.
Novak è il campione in carica a New York. “Potrebbe essere ancor più pericoloso per il resto dei rivali perché dopo la vittoria alle Olimpiadi giocherà con libertà totale e finché è in forma e in salute penso che possa vincere altri titoli importanti”.
Henman ritiene che la vittoria di Djokovic contro Alcaraz nella finale di Parigi 2024 è stata uno dei suoi più grandi successi, poiché ha conquistato il suo primo titolo del 2024 nell’evento che voleva vincere più di ogni altro quest’anno. “Guardate cosa ha fatto Novak a Parigi, penso che sia stato assolutamente incredibile”, continua Henman. “Quello che ha fatto in finale contro Alcaraz è stata una delle migliori performance della sua carriera. La pressione era massima per lui, ma Djokovic era consapevole di quanto quella medaglia d’oro significasse per lui e realisticamente, persino per i suoi incredibili standard, quella era la sua ultima possibilità visti i suoi 37 anni. Battere Alcaraz, che era il campione del Roland Garros e di Wimbledon, è stato assolutamente fenomenale.”
Mario Cecchi