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Jabeur e la rinuncia alle Olimpiadi di Parigi 2024: “Una decisione difficile, ma necessaria. Calendario inadatto per qualsiasi giocatore professionista”

Ons Jabeur, la stella del tennis tunisino, ha fatto notizia con la sua decisione di non partecipare alle Olimpiadi di Parigi 2024. La giocatrice, attualmente impegnata nel WTA 500 di Washington, ha spiegato le ragioni dietro questa scelta complicata, mettendo in luce le sfide che i tennisti professionisti devono affrontare nel gestire il loro calendario e la loro salute.

“Non sono alle Olimpiadi a causa del cambio di superficie e dei problemi che ho al ginocchio,” ha dichiarato Jabeur all’arrivo a Washington. “È stata una decisione molto difficile da prendere. Essere lì probabilmente mi avrebbe fatto perdere il resto della stagione. La gente non ha idea di cosa sto passando con il mio ginocchio.”

La tunisina ha sottolineato come il passaggio rapido dalla superficie in erba alla terra battuta sia particolarmente impegnativo per il suo fisico. “Con il mio infortunio, credo di aver bisogno di molto più tempo per prepararmi per la terra battuta,” ha spiegato. Jabeur ha anche criticato il calendario della stagione, definendolo inadatto per qualsiasi giocatore professionista, data la vicinanza tra gli eventi olimpici e i tornei successivi.

Nonostante la delusione per l’assenza dai Giochi, Jabeur guarda con ottimismo al torneo di Washington e alla preparazione per lo US Open. “Spero che mi serva come trampolino di lancio per tutto ciò che verrà dopo,” ha affermato. “Voglio prepararmi molto bene per lo US Open.”

La giocatrice ha anche condiviso le sue riflessioni sulla sua relazione con le superfici dure, ammettendo di avere sentimenti contrastanti. “Le superfici dure non mi entusiasmavano troppo all’inizio della stagione a causa del mio ginocchio, quindi cercherò di recuperare la mia fiducia su questa superficie,” ha detto.
Jabeur ha concluso l’intervista con un consiglio per i giovani tennisti in transizione dal circuito juniores a quello professionistico, sottolineando l’importanza di seguire il proprio istinto e di non prolungare troppo la permanenza nel settore giovanile.

Francesco Paolo Villarico


Fonte: http://feed.livetennis.it/livetennis/


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