Continua il nostro viaggio alla scoperta delle 12 nazionali che daranno vita al torneo olimpico femminile di Parigi 2024. Oggi prendiamo in esame una delle protagoniste annunciate, il Brasile, ma anche due potenziali mine vaganti come Polonia e Giappone, e l’unica rappresentante del continente africano, il Kenya. Ecco l’analisi delle squadre della Pool B.
BRASILE
Ci sono poche certezze nella vita: nascita, morte, Brasile competitivo. E state pure certi che anche stavolta bisognerà fare i conti con il team verdeoro – vicecampione olimpico, vicecampione del mondo e mai fuori dalle prime quattro nelle maggiori competizioni internazionali disputate dopo i Giochi di Rio (con la sola eccezione dei Mondiali 2018). Un trend positivo confermato dal buon avvio della stagione 2024, con Zé Roberto che ormai può contare su due blocchi di altissimo livello. Da un lato, quello composto dalle giocatrici più esperte ed affermate, con Macris, Roberta, Rosamaria, Gabi, Lorenne, Thaisa, Ana Carol e Nyeme. Dall’altro, quello delle giovani desiderose di sfondare a livello internazionale, con Tainara, Ana Cristina, Julia Bergmann e Diana (ci sarebbero anche la centrale Julia Kudiess e l’opposta Kisy, ma non faranno parte del roster olimpico). La consapevolezza nei propri mezzi delle prime con il talento inesplorato delle seconde sembrano costruire un mix al picco del suo rendimento, con le due parti a compensarsi senza “rubarsi” la scena: assicurando, quindi, sempre un livello di gioco massimo in tutti i suoi aspetti. È questa la grande forza del Brasile.
ROSTER
Palleggiatrici: Macris Carneiro, Roberta Ratzke
Opposte: Lorenne Teixeira, Tainara Santos, Rosamaria Montibeller
Schiacciatrici: Gabriela Guimarães, Ana Cristina Souza, Julia Bergmann
Centrali: Ana Carolina Da Silva, Thaisa Menezes, Diana Duarte
Libero: Nyeme Costa
Tredicesima: Natinha
Allenatore: Zè Roberto
UP: il gioco esalta non solo la classe infinita di Gabi ma anche le abilità delle altre giocatrici.
DOWN: nella testa delle brasiliane potrebbe insidiarsi l’idea di essere diventate le eterne seconde, quelle che non centrano mai il bersaglio grosso, pur avendo un roster di prim’ordine.
LA STELLA: Gabi
ONE TO WATCH: Ana Cristina
POLONIA
Ad alcune squadre è sufficiente una piccola scossa per dare senso a un puzzle che altrimenti sembrerebbe impossibile da far quadrare. Per la Polonia quella scossa è arrivata, e ha un nome e un cognome: Stefano Lavarini. Infatti, prima del suo arrivo, la compagine biancorossa sembrava una polveriera, tanto che alcune senatrici erano arrivate a chiedere la sostituzione dell’ex CT Jacek Nawrocki. I problemi interni erano acuiti dal fatto che un’intera generazione di talento non riusciva a fare il definitivo salto di qualità. Ma, dopo il cambio di allenatore a inizio 2022, la musica è cambiata. È vero, non abbiamo visto nulla di eccezionale ai Mondiali e agli Europei (eliminazioni ai quarti in entrambe le competizioni rispettivamente contro Serbia e Turchia, che poi si sono aggiudicate l’oro). Però, nel frattempo questa nazionale ha disputato due ottime VNL (argento nel 2023 e bronzo nel 2024), ha scalato diverse posizioni nel ranking e soprattutto torna a vedere i cinque cerchi da vicino dopo 16 anni. E proprio a Parigi la squadra di Lavarini – che può contare su un ottimo bilanciamento tra la freschezza della new wave (Martyna Lukasik, Magdalena Stysiak, Martyna Czyrnianska, Maria Stenzel) e l’esperienza della vecchia guardia (Joanna Wolosz, Natalia Medrzyk, Agnieszka Korneluk, Magdalena Jurczyk, Katarzyna Wenerska) – proverà a coronare il sogno di vincere una medaglia olimpica che manca dal 1968.
ROSTER
Palleggiatrici: Joanna Wolosz, Katarzyna Wenerska
Opposte: Magdalena Stysiak, Malwina Smarzek
Schiacciatrici: Martyna Czyrniańska, Martyna Lukasik, Natalia Medrzyk
Centrali: Agnieszka Korneluk, Klaudia Alagierska, Magdalena Jurczyk
Libero: Maria Stenzel, Aleksandra Szczyglowska
Tredicesima: Olivia Rozanski
Allenatore: Stefano Lavarini
UP: Wolosz in cabina di regia e Lavarini in panchina sono le garanzie di qualità che potrebbero aprire la porta a scenari inaspettati.
DOWN: i problemi di questa nazionale, specialmente contro le big, sono legati agli alti e bassi delle bocche da fuoco nell’arco della partita.
LA STELLA: Joanna Wolosz
ONE TO WATCH: Martyna Lukasik
GIAPPONE
Se doveste fare una lista delle superpotenze pallavolistiche in campo femminile, probabilmente tra i primi nomi che indichereste non ci sarebbe il Giappone. E avreste anche tutte le ragioni di questo mondo, dal momento che l’età dell’oro della nazionale nipponica risale agli anni ’60 e ’70 (2 titoli olimpici e 3 trionfi ai Mondiali) e l’ultima medaglia ad un “major tournament” che non sia il Campionato Asiatico risale al bronzo delle Olimpiadi di Londra 2012. Ma se dovessimo invece fare una lista delle candidate ad andare fino in fondo tra pochi giorni in Francia, allora il paese del Sol Levante sarebbe uno dei primi nomi da fare. Infatti, dopo il ritorno in panchina di Masayoshi Manabe (già CT tra il 2009 e il 2016), le giapponesi si sono messe alle spalle il deludente decimo posto dei Giochi di Tokyo e sono cresciute tantissimo, anche grazie a qualche nuovo talento sfornato da un movimento molto florido. Ora c’è proprio tutto per puntare in alto: esperienza ed imprevedibilità con Koyomi Iwasaki in cabina di regia, qualità tecnica e sostanza in banda con Mayu Ishikawa e Sarina Koga, pericolosità offensiva con la giovane opposta Yukiko Wada, difesa e copertura con i liberi Satomi Fukudome e Manami Kojima. Lo squillo suonato in VNL con il secondo posto finale ha alzato l’asticella sulle velleità del Giappone. Se il sistema difensivo si dovesse confermare ad altissimi livelli e l’attacco dovesse fare un passettino in avanti in termini di efficacia, allora la parola “medaglia” può davvero entrare nei pensieri di questa squadra.
ROSTER
Palleggiatrici: Koyomi Iwasaki, Nanami Seki
Opposta: Yukiko Wada
Schiacciatrici: Kotona Hayashi, Sarina Koga, Mayu Ishikawa, Arisa Inoue
Centrali: Nichika Yamada, Ayaka Araki, Airi Miyabe
Liberi: Manami Kojima, Satomi Fukudome
Tredicesima: Akane Yamagishi
Allenatore: Masayoshi Manabe
UP: la capacità di difendere, allungare gli scambi e togliere ogni certezza alle attaccanti avversarie.
DOWN: in termini di stazza e fisicità è tra le squadre meno attrezzate del torneo.
LA STELLA: Sarina Koga
ONE TO WATCH: Mayu Ishikawa
KENYA
Esserci è già un grande risultato. Le “Malkia Strikers” partecipano ai Giochi per la quarta volta nella loro storia, la seconda consecutiva. A Tokyo, tra l’altro, non sfigurarono nonostante le cinque sconfitte su cinque, sfiorando addirittura di vincere un set sia contro il Giappone sia contro la Corea del Sud. Tuttavia, rispetto al gruppo che ha partecipato all’ultima spedizione olimpica mancheranno l’allenatore Luizomar de Moura (lo scorso maggio è stato sostituito da Japheth Bulali Munala) e l’esperta schiacciatrice Mercy Moim (ex capitano, che recentemente ha perso il marito in un tragico incidente stradale). Inoltre, la giocatrice più rappresentativa del movimento keniano, ovvero l’opposta Sharon Chepchumba (universalmente nota con il soprannome “Chumba”), non è nelle migliori condizioni e così andrà a Parigi soltanto come riserva. Il punto di riferimento offensivo della squadra sarà dunque Veronica Oluoch Adhiambo, reduce da una stagione formativa in Grecia e protagonista del trionfo del Kenya agli ultimi Campionati Africani. Proprio nella rassegna continentale giocata ad agosto in Camerun, si è messa in evidenza per la prima volta la palleggiatrice classe 2003 Emmaculate Misoki (“Emma”): per lei – al pari delle centrali Trizah Atuka ed Edith Mukuvilani (“Wisah”), del libero Agripina Kundu, del posto 2 Pamella Adhiambo e della banda Juliana Namutira – queste Olimpiadi potrebbero essere un’ottima vetrina per finire sui taccuini dei direttori sportivi di tutto il mondo.
ROSTER
Palleggiatrici: Emmaculate Misoki, Esther Kamene Mutinda
Opposte: Pamella Adhiambo, Loice Simiyu
Schiacciatrici: Veronica Oluoch Adhiambo, Leonida Kasaya, Juliana Namutira
Centrali: Belinda Barasa, Lorine Kaei, Trizah Atuka, Edith Mukuvilani
Libero: Agripina Kundu
Tredicesima: Sharon Chepchumba
Allenatore: Japheth Munala
UP: la pressione per questa nazionale sarà relativa. Vada come vada questa rassegna olimpica.
DOWN: i problemi principali sono rappresentati dall’inesperienza in campo internazionale e dalla scarsa qualità delle giocatrici.
LA STELLA: Veronica Oluoch Adhiambo
ONE TO WATCH: Emmaculate Misoki
A cura di Alessandro Garotta