Giovanni Oradini succede nell’albo d’oro ad Enrico Dalla Valle aggiudicandosi il torneo ITF Future maschile ‘The Over’s Guys’ (montepremi 25.000 dollari) andato in scena sui campi in terra del Queen’s Club di Cattolica.
Il 26enne mancino di Rovereto (n.399 della classifica mondiale), quinto favorito del torneo, si è imposto in finale con il punteggio di 7-6 3-6 7-5, dopo tre ore e 10 minuti di lotta, su Andrea Picchione (n.403 Atp), sesta testa di serie.
Nel primo set è di Picchione, nato all’Aquila 26 anni fa ma ormai romagnolo d’adozione (si allena da anni alla Galimberti Tennis Academy), il primo break nel terzo game, subito restituito per il 2-2, quindi turni regolari di servizio fino all’ottavo gioco, quando Oradini ha strappato di nuovo la battuta al giocatore seguito dall’ex davisman azzurro. Anche in questo caso immediato è stato il contro-break (a zero, per il 4-5) e Picchione è riuscito a riagganciare l’avversario. Per dirimere l’equilibrio si è dunque reso necessario il tie-break, nel quale Oradini è partito meglio e ha saputo incamerare il parziale per 7 punti a 4 dopo un’ora e 9 minuti di gioco.
Nella seconda frazione, sostenuto dai compagni di allenamento a Cattolica, Picchione sul 4-3 in suo favore ha piazzato il break, andando così a servire per il set e riuscendo a pareggiare la situazione alla seconda opportunità utile (il cronometro segnava 2 ore e 3’ di partita).
Sostanziale equilibrio anche nella partita decisiva, con l’aquilano a salvare una palla-break sul 2-3. SI prosegue dunque “on serve” fino al 6-5, quando Picchione commette due doppi falli, e sul secondo concede match point al rivale, pronto ad approfittarne con una palla corta sulla quale il giocatore della Galimberti Tennis Academy, venerdì in campo tre ore e mezza in singolare e un’altra ora e mezza nella finale del doppio, non arriva e Oradini può lanciare il suo “sì” liberatorio.
“E’ stata una splendida settimana, in una località accogliente sul mare e in un club davvero splendido – le parole del vincitore, da domenica impegnato nelle qualificazioni del Challenger di Milano – Sapevo che in finale sarebbe stata una battaglia e così si è dimostrato, un match deciso su pochissime palle, dopo numerosi alti e bassi da parte di entrambi. Al di là dei 25 punti preziosi per il ranking, è un risultato che mi dà fiducia nel lavoro sul mio tennis che stiamo portando avanti da meno di un mese con Laurynas Grigelis all’ATA Battisti Trento, per riuscire a portare in campo più serenità”.
Dopo il titolo in doppio con Francesco Forti, è dunque sfumata la doppietta vincente per Picchione. “Mi è stato fatale un calo fisico e mentale nell’ultimo turno di servizio – ammette Andrea – e Giovanni è stato bravo ad approfittarne al termine di una sfida dalla notevole intensità. Però è stata una settimana assai positiva, in cui oltre alla mia seconda finale in un 25mila dollari ho centrato il successo in doppio con il mio amico Francesco Forti, appena rientrato da un lungo infortunio, e sono felice che sia tornato competitivo. Sono soddisfatto soprattutto dell’attitudine che ho mostrato in campo, con tanta resilienza e voglia di non mollare, e del livello, aspetti che mi porto dietro per i prossimi impegni e il proseguo della stagione. Un’ulteriore dimostrazione che il lavoro che stiamo svolgendo e lo splendido clima che regna in questa accademia sta producendo frutti importanti nel mio percorso di crescita”.
RISULTATI
Finale singolare: Giovanni Oradini (Ita, n.5) b. Andrea Picchione (Ita,n.6) 7-6(4) 3-6 7-5-