Sulla terra veloce di Madrid si rivede un discreto Denis Shapovalov. Il talentoso mancino canadese, grande promessa del tennis alcuni anni fa ma già 25enne, dopo la semifinale a Wimbledon del 2021 non è riuscito a mantenere un livello di gioco costante e il ranking intorno alla top10, scivolando nelle retrovie anche per colpa di severi problemi al ginocchio, che l’hanno costretto a saltare tutta la seconda parte del 2023.
Rientrato a gennaio sul tour, ha fatto molta fatica a ritrovare buone sensazioni e colpi, tanto da essersi presentato a Madrid – col ranking protetto – con solo 4 vittorie all’attivo a fronte di 10 sconfitte. Il “solito” Shapovalov, colpi che ti lasciano di stucco ma grandi errori, niente di nuovo insomma. I suoi colpi avvincenti e un po’ arrotati non vanno affatto male sulla terra rossa, dove il canadese ha ottenuto buoni risultati anche in passato (nel 2022 per esempio fece quarti a Roma battendo Nadal, e nel 2020 sempre al Foro Italico semifinale). Nel torneo della capitate spagnolo si è issato al terzo turno dopo una bella vittoria su Etcheverry, ora l’attende la super sfida contro Zverev, altro giocatore che a Madrid gioca sempre molto bene (ha vinto il torneo in passato nel 2021 e 2018).
Interpellato dalla stampa, Denis ha parlato della difficoltà di rientrare sul tour dopo sei mesi di stop, una pausa che ti fa perdere fiducia e automatismi.
“Quando sei nella posizione in cui mi trovo io adesso, la cosa fondamentale è non confrontarti con le versioni precedenti di te stesso, quelle prima dell’infortunio” afferma Shapovalov. “A volte ti viene naturale farlo, ma quando questo mi passa per la mente mi dico che devo continuare a lavorare duro e se lo faccio, vedrò presto i risultati”.
“Stare lontano dalle gare per sei mesi significa perdere completamente il ritmo della competizione, gli automatismi e la fiducia. Ti ritrovi di nuovo su un circuito che è andato avanti: mentre hai passato sei mesi in riabilitazione, gli altri hanno disputato molte partite, imparando dalle sconfitte e prendendo fiducia con le vittorie. Hai la sensazione che tutti siano migliorati mentre tu hai bisogno di molto tempo per raggiungere il loro livello”.
Per Denis il peggio è passato: “Fisicamente mi sento già molto bene. A Indian Wells è stata la prima volta che sono tornato al livello necessario per essere competitivo. Mi sono allenato molto bene e non ho più paura con il ginocchio. Non ho avvertito alcun dolore in questi mesi, sto giocando in completa libertà e le mie aspettative cresceranno ancora di più nei prossimi mesi. Ho preso le prime settimane della stagione per capire di nuovo cos’è questo sport, ma ora penso di essere pronto per competere ai massimi livelli” conclude il canadese.
Effettivamente la concorrenza della sua generazione o quella appena successiva ha fatto enormi passi in avanti, non sarà facile per Shapovalov recuperare una posizione a ridosso dei migliori. Da non perdere la sua prossima partita vs. Zverev, potrebbe riservare un grande spettacolo. Resta un tennista davvero divertente da guardare per quei colpi impossibili, anche se da mal di testa per i suoi sostenitori…
Marco Mazzoni