Una quarantina di minuti per trovare le migliori sensazioni e sciogliersi, facendo viaggiare all’unisono gambe e braccio e recuperare un pericolosissimo 0-30 sul 4 pari del primo set. In quel preciso momento del match Matteo Arnaldi finalmente cambia passo dopo qualche incertezza iniziale, libera la qualità del suo tennis, superiore sul “rosso” a quello di Christopher O’Connell, e scappa via. Il sanremese vince il primo set e infila un parziale di sette game di fila, tramortendo la resistenza dell’australiano, battuto per 6-4 6-1 in 76 minuti di gioco nel primo turno del Masters 1000 di Madrid. Un bel successo, convincente, arrivato con un tennis in crescendo e mostrando sprazzi di quel gioco completo e terribilmente efficace in contrattacco che può diventare davvero ostico per ogni avversario. Arnaldi vola al secondo turno, dove l’aspetta una sfida intrigante contro Daniil Medvedev, terzo nel seeding. Non sarà un’impresa facile ma… visto il periodo di grande nervosismo del russo, la sensazione è che Matteo possa scendere in campo con qualche legittima ambizione.
Arnaldi non aveva iniziato benissimo il match di esordio nel torneo. Come spesso gli accade ultimamente, mostrava una certa fretta nel cercare l’affondo – con più di un attacco a rete sbagliato per tempo e profondità dell’approccio – e senza trovare la misura in risposta. O’Connell è un australiano atipico, ha buona mano e pur senza eccellere in nessun colpo ha un gioco che si adatta discretamente alla terra battuta, sopratutto se può comandare col diritto dopo il servizio. È riuscito a farlo con buon agio nei suoi primi turni di battuta, nei quali ha alternato bene tagli e velocità, non dando ritmo alla risposta dell’azzurro. Matteo si accendeva e si spegneva, senza dare continuità, affidandosi più alla situazione che a una precisa tattica. Dopo aver salvato la prima palla break del match sul 2 pari – resterà l’unica concessa – con la battuta, ha scelto di cambiare la posizione in risposta, più arretrata. Questo gli ha dato il tempo e più fiducia per spingere la palla, tanto che sul 5-4 ha finalmente cambiato passo. Anzi, l’ha cambiato accedendosi sul 4 pari, quando è andato sotto 0-30 e davvero è stato vicino a mandare avanti l’avversario. Lì si è come acceso, ha iniziato a spingere con più vigore, trovando maggior profondità nei colpi, continuando a spingere forte sul rovescio dell’avversario anche in risposta. Christopher gli ha apparecchiato il break su un piatto d’argento con due pessime scelte, ma bravo è stato Matteo a cogliere le chance, prendersi il break e il set, e quindi scappare sicuro al comando anche nel secondo parziale.
Appena Arnaldi è riuscito a pungere in risposta ed inchiodare O’Connell sulla diagonale di rovescio, costringendolo a rischiare per uscire dall’angolo, la partita è girata totalmente dalla parte dell’azzurro, bravo a scappare via subito e diventare imprendibile. C’era un discreto margine a favore di Matteo, prontamente sfruttato e capitalizzato con una prestazione sicura, in crescendo. L’azzurro ha chiuso la partita col 63% di prime palle in campo, vincendo il 73% dei punti e un ottimo 70% con la seconda. Proprio una seconda di servizio estremamente carica di spin “kick” ed esterna ha fatto danni nel gioco del rivale, in grande difficoltà a trovare la misura in risposta col rovescio, colpo esteticamente apprezzabile ma non così consistente.
Un buon ingresso nel torneo di Matteo. Lo scorso anno Arnaldi esplose proprio a Madrid, “scherzando” Ruud, entrando per la prima volta nei 100 del ranking e di fatto e lanciandosi verso i grandi tornei. Al prossimo turno la chance di giocarsela contro Medvedev. Partita ovviamente complicata… in altura se il russo prende ritmo al servizio può essere un incubo, ma in questa fase Daniil sembra bravissimo a complicarsi la vita da solo e regge davvero male la pressione. I contrattacchi di Matteo, davvero bravo nell’allungarsi in difesa e rubare tutta la velocità di palla del rivale, sembrano fatti apposta per mandare in confusione un rivale poco paziente…
Marco Mazzoni
La cronaca
Arnaldi inizia il match al servizio. Con un Ace chiude un buon game, comandato col diritto. Anche O’Connell parte discretamente bene, spinge col diritto e mostra una certa attitudine al “rosso”, pur essendo australiano. Matteo cerca servizi molto carichi di spin per far rimbalzare altissima la palla e mettere così in crisi la risposta del rivale, soprattutto sul lato del rovescio. Christopher governa bene lo scambio col diritto, ottima la sua azione col polso per cambiare all’ultimo la direzione della palla. Sul 2 pari Arnaldi commette un paio di errori (un po’ di fretta) e un doppio fallo, concede la prima palla break sul 30-40, l’annulla col servizio. Si porta avanti 3-2 il ligure, ma finora non incide granché in risposta, le variazioni del 29enne di Sydney con la battuta non danno punti di riferimento. Cerca la rete con risultati modesti Arnaldi, ma continua a vincere i suoi game senza concedere chance all’australiano. Gioca semplice O’Connell, spinge, apre il campo, trova anche qualche smorzata di qualità; con il decimo punto di fila vinto al servizio, lo score segna 4 pari. Si entra nel rush decisivo, “Arna” sente la pressione e ha fretta, due errori (smorzata e diritto), scivola sotto 0-30. Con coraggio si butta avanti e chiude di volo (dopo aver sbagliato più volée) e poi rischia anche una seconda palla molto carica ed esterna. 4 punti di fila per Matteo, 5-4. Come spesso accade nel tennis, dopo il pericolo scampato, arriva l’occasione, e arriva perché “il pericolo” alza l’attenzione e il livello. L’australiano è meno preciso, mentre Arnaldi cambio passo, trova profondità nello scambio sulla diagonale di rovescio. Ai vantaggi approfitta di una pessima scelta di Chris nell’attaccare in contro tempo. Errore che gli costa un Set Point. Se lo gioca malamente il canguro, in scambio sceglie una smorzata col diritto pessima, arriva in tre passi e chiude col diritto Matteo. 6-4 in 46 minuti. Un set molto equilibrato, deciso al fotofinish con l’azzurro più preciso, nei colpi e nelle scelte.
Il finale del primo set sposta l’inerzia totalmente dalla parte di Arnaldi, che dopo un buon turno di servizio trova finalmente in risposta quella profondità che stentava a centrare all’avvio della partita. Ha retrocesso la sua posizione in risposta Matteo, e funziona. O’Connell dimentica quel servizio slice che bene aveva funzionato nei primi game dell’incontro, tira forte e poco preciso. Arnaldi vola 0-30 e poi 15-40 con bel passante di diritto in corsa, a punire un attacco non così profondo dell’avversario (ma grande esecuzione del nostro). Il break per Matteo arriva sul 30-40, con un contrattacco degno della sua miglior versione: palla di diritto molto carica di spin dalla difesa, sorprende in contro piede O’Connell che gioca molto corto, facile l’affondo successivo col diritto da tre quarti campo. 2-0 Arnaldi, poi bravo a servire due Ace e chiudere a zero il game del 3-0. Ha cambiato marcia Matteo, assai più sciolto e sicuro nella spinta, con palle più profonde che l’australiano governa a fatica da “laggiù”. Ha perso focus O’Connell, al servizio sul 30 pari attacca ma non chiude sulla rete… e la difesa dell’azzurro diventa attacco, ributta dietro il rivale si prende la chance del doppio break sul 30-40. Bravissimo Matteo, inchioda il rivale sulla diagonale di rovescio, con una sbracciata di Chris che vola malamente oltre il corridoio. 4-0 col doppio break e sesto gioco di fila per Arnaldi. La partita di fatto si è chiude qua, altro turno di battuta a zero per il 5-0 Arnaldi, che chiude per 6-1 senza alcun problema, volando al secondo turno dove sfida Daniil Medvedev, testa di serie n.3. Visto il momento non esattamente tranquillo del russo, in preda a crisi nervose anche in allenamento, perché non provarci…
O’Connell – Arnaldi
🇦🇺 Christopher O’Connell vs 🇮🇹 Matteo Arnaldi
**SERVICE STATS**
| Statistica | 🇦🇺 O’Connell | 🇮🇹 Arnaldi |
|——————————|—————–|—————–|
| Serve Rating | 246 | **307** |
| Aces | 0 | **8** |
| Double Faults | **1** | 3 |
| First Serve % | **71% (37/52)** | 62% (33/53) |
| 1st Serve Points Won % | 59% (22/37) | **73% (24/33)** |
| 2nd Serve Points Won % | 53% (8/15) | **70% (14/20)** |
| Break Points Saved % | 40% (2/5) | **100% (1/1)** |
| Service Games Played | 8 | **9** |
**RETURN STATS**
| Statistica | 🇦🇺 O’Connell | 🇮🇹 Arnaldi |
|——————————|—————–|—————–|
| Return Rating | 57 | **185** |
| 1st Serve Return Points Won %| 27% (9/33) | **41% (15/37)** |
| 2nd Serve Return Points Won %| 30% (6/20) | **47% (7/15)** |
| Break Points Converted % | 0% (0/1) | **60% (3/5)** |
| Return Games Played | **9** | 8 |
**ADDITIONAL STATS**
| Statistica | 🇦🇺 O’Connell | 🇮🇹 Arnaldi |
|——————————|—————–|—————–|
| Net Points Won % | **75% (6/8)** | 43% (6/14) |
| Winners | 10 | **17** |
| Unforced Errors | 13 | **11** |
| Service Points Won % | 58% (30/52) | **72% (38/53)** |
| Return Points Won % | 28% (15/53) | **42% (22/52)** |
| Total Points Won % | 43% (45/105) | **57% (60/105)**|
**SERVICE SPEED**
| Statistica | 🇦🇺 O’Connell | 🇮🇹 Arnaldi |
|——————————|—————–|—————–|
| Max Speed | 203km/h (126mph)| **205km/h (127mph)** |
| 1st Serve Average Speed | 181km/h (112mph)| **188km/h (116mph)** |
| 2nd Serve Average Speed | 160km/h (99mph) | **164km/h (101mph)** |
Le statistiche mostrano una netta superiorità di Arnaldi rispetto a O’Connell. L’italiano ha servito in maniera eccellente, mettendo a segno 8 ace e vincendo una percentuale più alta di punti sia sulla prima (73% vs 59%) che sulla seconda di servizio (70% vs 53%), salvando anche l’unica palla break affrontata. In risposta, Arnaldi è stato molto più efficace, vincendo il 42% dei punti totali, in particolare sulla prima di servizio di O’Connell (41%), e convertendo il 60% delle palle break. O’Connell, invece, ha faticato sia al servizio che in risposta, vincendo rispettivamente il 58% e il 28% dei punti, nonostante una percentuale più alta di prime di servizio (71% vs 62%). Arnaldi ha anche messo a segno più vincenti (17 vs 10) e commesso meno errori non forzati (11 vs 13). Nel complesso, Arnaldi si è aggiudicato il 57% dei punti totali contro il 43% di O’Connell.