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Nel 2025 non ci sarà il 250 di Cordoba, in America Latina restano solo tre tornei

In molti chiedono un rafforzamento della breve leg di tornei in America Latina, inclusi gli stessi tennisti, ma la realtà è diametralmente opposta. Secondo quanto afferma Jorge Salkeld, vicepresidente di Octagon, società che detiene i diritti di vari tornei nella stagione, nel calendario ATP 2025 scompare il primo torneo sul rosso in Argentina, quello di Cordoba. 

“Nel tour sudamericano, l’anno prossimo Cordoba esce dal calendario e rimane quello che abbiamo adesso, ovvero Buenos Aires, Rio e Santiago” afferma Salkeld, come riporta il quotidiano cileno El Deportivo. “L’ATP ha iniziato a promuovere cinque Masters 1000, Madrid, Roma, Toronto, Cincinnati e Shanghai, che sono stati allungati a 12 o 13 giorni, il che ha cambiato il calendario ed è nata la necessità rimodulare il mese di luglio, per far spazio agli eventi di Toronto e Cincinnati. Inoltre, ci saranno diversi movimenti per gli ATP 250, alcuni sono diventati 500, saranno disponibili nelle stesse settimane. Questa è la motivazione del tour, proporre un prodotto, se si può dire, più alto. Per i giocatori questo significa qualche obbligo in più a giocare i 500, non sono obblighi così difficili dal mio punto di vista, perché sono buoni tornei sotto ogni aspetto; premi e punti interessanti.”

Non a tutti i giocatori piace questa sistemazione con i 1000 “lunghi”: quando ce ne sono due di fila (vedi Madrid – Roma), se perdi due volte al primo turno significa giocare due partite in un mese… Così Salkeld: “Sento lamentele dai giocatori, a loro non piace passare due settimane nello stesso posto, perché se perdono al primo o al secondo turno, devono aspettare 12 giorni per il torneo successivo. In termini di salute, è meglio. È così che riposano, si rigenerano, si allenano. Ma psicologicamente, ai giocatori piace giocare. Sono molto competitivi. In altre parole, non gli piace fermarsi… In più, quando si infortunano, quello che desiderano di più è tornare in competizione prima possibile”.

Nonostante le tremende polemiche per la scarsa qualità dei campi, sembra salvo il torneo di Santiago: “Abbiamo appena rinnovato i diritti per altri 4 anni. L’evento sta crescendo. Quest’anno è migliorata l’infrastruttura, le tribune, la gente è molto contenta perché prima quando stavi quassù non si vedeva bene. Abbiamo avuto un incontro con l’ATP per discutere come possiamo continuare a far crescere il torneo. Credo che opereremo costruendo un centrale ancora più capiente, perché il pubblico c’è. Le vendite erano al 95% il mercoledì sera. Martedì eravamo già all’80. I campi? Beh, ci sono stati problemi, l’ATP può multarci come da contratto, vedremo cosa succederà. Con l’ATP parliamo quotidianamente. Hanno visto come siamo intervenuti sui campi, è per questo che ci hanno permesso di giocare. Sì, questa reazione e miglioramento del manto in terra dovevamo farla 10 giorni prima del torneo. Non è stato fatto, e questo è stato l’errore, poter avere quei 10 giorni per ritoccarlo. Campo vecchio? Assolutamente no, era nuovo ma non si era assestato. Il campo era nuovo, fatto tre mesi fa, ma era necessario giocarci di più”.

Restiamo in attesa di vedere che ne sarà del calendario ATP 2025, con le molte novità annunciate. Un punto di domanda resta il possibile Masters 1000 in Arabia Saudita prima degli Australian Open (mentre girano voci sempre più insistenti che le WTA Finals dal 2025 saranno a Jeddah, manca solo la conferma da parte della WTA), ma la “gira latina” così ridotta a soli tre tornei avrà molte difficoltà ad attrarre i migliori giocatori. È un vero peccato, poiché nei maggiori paesi sudamericani la passione per il tennis è forte e radicata, e anche a livello di risultati negli ultimi tre anni abbiamo assistito ad una crescita importante del livello medio dei tennisti argentini, cileni, brasiliani e non solo, grazie ai lungimiranti investimenti nel circuito Challenger, con molti tornei in paesi vicini che hanno creato un movimento solido e incrementato l’interesse generale.

Pur non avendo più un Del Porto o un Kuerten, questa settimana Baez è n.19 ATP, Cerundolo n.22 e Jarry n.24. L’Argentina ha 8 tennisti in top 100, il Cile 3, e il brasiliano Joao Fonseca promette moltissimo. La stagione tennistica copre 46 settimane; che all’America Latina ne siano destinate solo 3 è francamente ingiusto e sbagliato.

Marco Mazzoni 


Fonte: http://feed.livetennis.it/livetennis/


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