ROMA – L’Unipol Arena di Bologna ha ospitato la grande festa dei campioni della Ducati, un’occasione per celebrare il 2023 a dir poco stupendo della scuderia di Borgo Panigale, davanti a settemila tifosi. Sul palco anche Francesco Bagnaia, tra i protagonisti della stagione che si è conclusa qualche settimana fa, e che lo ha visto trionfare per la seconda volta consecutiva in MotoGP. La Ducati, infatti, è ormai da tempo il punto di riferimento nel mondo a due ruote, avendo scavalcato e staccato in maniera netta le case giapponesi. “Quando sono arrivato in Ducati la moto cominciava ad essere competitiva, ma non erano in molti quelli che ci volevano salire – ha ricordato Pecco –. Ma negli ultimi anni siamo riusciti a portare avanti un qualcosa che ora tutti riescono a guidare, pur con stili differenti. È stato un bel lavoro collettivo, tra ingegneri e piloti”.
Bagnaia: “La svolta in Indonesia”
La stagione di Bagnaia è stata segnata dal brutto incidente di Barcellona, in cui è caduto mentre era al comando venendo poi investito dall’incolpevole Brad Binder. A riguardo, Pecco ha dichiarato: “Fisicamente ci ho messo un po’ a riprendermi, mentalmente ancora di più. Siamo riusciti a rimanere costanti, e alla fine vincere all’ultima gara, e vincendo la gara, è stato fantastico”. Sul fatto di non aver voluto dire pubblicamente il dolore che provava e quali fossero lo sue reali condizioni, Bagnaia ha spiegato: “Non mi piace cercare scuse. La mattina dopo non riuscivo a muovermi, era difficile immaginare di correre cinque giorni dopo a Misano. Sono riusciti a rimettermi sulla moto, ed è stato abbastanza per correre”. Nell’ultima parte di stagione, quindi, il testa a testa con Jorge Martin si è fatto sempre più teso e incerto: “La fortuna è che la domenica eravamo sempre i più forti, e questo ha fatto la differenza. Penso che una gara che ci ha aiutato tanto mentalmente sia stata l’Indonesia, dove ho vinto partendo tredicesimo; quello è stato un punto di svolta“, ha concluso Bagnaia.
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